IL SEGRETO NELLA VERITÀ~Kiribaku

"Daijōbudesu"

(era troppo bello in giapponese ok?!)

Passò un giorno dall'accaduto.

Gli studenti erano di nuovo bloccati.

Chiusi nel dormitorio.

Sotto supervisione di All might e Aizawa.

Bakugou si era chiuso in stanza.

Non cenò la sera prima,ne fece colazione la mattina dopo.

La sera la avevano sentito singhiozzare pesantemente.

Lasciava la porta semi-aperta propio come quella della stanza di kiri che era rimasta così dal giorno prima.

Aveva lasciato però un cartello con scritto

"Non entrate"

Deku non aveva mai visto bakugou singhiozzare come il giorno prima.

Ne tantomeno in quelle condizione.

Non davano il consenso a nessuno di vedere kiri oltre che agli eroi professionisti.

<All might,ti prego fallo vedere a kacchan.Trova il modo>

Deku implorò All might  di far qualcosa a riguardo.

All might riconobbe la preoccupazione del ragazzo e fece il possibile per far dare il consenso a bakugou.

<BAKUGOU!>

Todoroki urlò davanti alla porta del biondo.

<Sò  che non vuoi parlare ma riguarda kirishima.>

La porta si spalancò.

C'erano tutta la prima A fuori dalla porta per escluso kirishima.

Rimasero quasi feriti.

Bakugou era in condizioni pessime.

I suoi occhi erano gonfi e aveva i capillari sotto agli occhi esplosi.

Si notava dai lividi sotto gli occhi violacei e ancora freschi.

Le sue mani erano chiuse a pugni.

Quando le aprì si poteva scorgere il segno delle unghie provocato dalla stringa troppo forte.

<Che è successo!?>

Bakugou sembrava impaziente e disperato.

<puoi vederlo>

Gli occhi di bakugou si aprirono ancora di più.

"io..posso.."

<.. vederlo..>

sussurrò abbassando lo sguardo.

Una lacrima scese lungo la sua guancia.

<Ora?>

Todoroki annuì facendo un sorriso notando la felicità che stava nascendo negli occhi del biondo.

<Devo andarci subito.>

Si precipitò nella sua stanz se in meno di cinque minuti uscì cambiato e in ordine.

si notavano ancora però i lividi sulle guancie causati dall'eccessivo pianto.

Iniziò a correre verso l'uscita ma venne bloccato dal nastro(?) di Sero.

<Apsetta moccioso ti devo accompagnare>

Disse il professore facendo cenno a Sero di lasciarlo per poi avvicinarsi al biondo.

Arrivati nell'infermeria si fermarono in una stanza con il vetro.