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{Il giorno dopo}

Strecatto's pov.

Erano all'incirca le otto e mezza del mattino ed io mi ero appena svegliato, ma non avevo ancora intenzione di alzarmi. Continuavo a ripensare a ciò che era accaduto il giorno prima, le parole di Alex..."vuole te"!

S “Perché io?! Non voglio che succeda anche a me!”

Sapevo cosa quel ragazzo fosse capace di fare, lo sapevo bene...conoscevo Giorgio da quando eravamo piccoli quindi, quando lui stava con Thomas, sapevo cosa gli faceva e non riuscivo a capire perché non lo voleva lasciare. Diceva sempre "vedrai che cambierà" oppure "smetterà di farlo, stai tranquillo" ma non è mai successo. Lo aveva sempre fatto stare male ed ora che sapevo che Alex era suo fratello capivo la causa della sua timidezza. Decisi di smettere di pensarci, almeno per il momento, e mi alzai dirigendomi in cucina per fare colazione.

{Dopo un po'}

Ero comodamente seduto sul divano a guardare la televisione, quando qualcuno suonò il campanello. Mi alzai ed andai ad aprire, ma fuori dalla porta non c'era nessuno. Stavo per chiuderla, quando, con la coda dell'occhio, notai qualcosa per terra...era un mazzo di rose rosa, le mie preferite! Le raccolsi e rientrai in casa...

S «C'è un biglietto...»

Lo aprii e lo lessi.

„Biglietto„
Vai al luogo del nostro primo incontro alle venti!
Cico♡︎
„Fine biglietto„

Sorrisi, ero veramente curioso, Cico non sembrava il tipo che fa questi gesti romantici.

{Alle diciannove}

Mancava solo un'ora al mio "appuntamento" con Cico ed ero letteralmente in panico! Non avevo la più pallida idea di cosa mettere...era da, più o meno, due ore che fissavo l'armadio in cerca di qualcosa da mettere, ma niente! Non che io non avessi vestiti, forse ne avevo anche troppi, ma non sapevo se dovevo mettere qualcosa di elegante o casual...in fondo non sapevo nemmeno il motivo dell'incontro. Alla fine scelsi una semplice felpa magenta, dei jeans chiari ed un giubbottino del medesimo materiale felpato all'interno...era pur sempre dicembre! Mi feci una doccia, dopodiché mi vestii e, molto velocemente, salii sulla mia auto dirigendomi verso il porticciolo dal quale partivano i traghetti. Appena arrivai, però, ad attendermi c'era una barca privata, probabilmente apparentemente al ragazzo dai capelli rossi. Mi avvicinai all'uomo che presumevo mi stesse aspettando.

S «Buonasera...»
? «Salve, lei è il signor De Lucis?!»
S «Si, sono io...»
? «Perfetto, il signor Tobbi la sta aspettando! Salga a bordo...»

Mi misi su uno dei sedili del mezzo e, dopo poco, arrivammo a destinazione. Salutai il signore ed andai allo scoglio da cui tutto è iniziato. Sentii due mani posarsi sui miei fianchi.

C «Ciao~»
S «Ciao!»

Dissi sorridendo e voltandomi verso di lui.

C «Sei bellissimo, come sempre d'altronde!»
S «Anche tu non sei male, ma io sono meglio!»

Ci mettemmo a ridere entrambi...

C «Allora...io non sono e non sarò mai uno chef, ma ho comunque provato a preparare qualcosa...»
S «Beh, in effetti ho un po' di fame, ma non è che mi fidi così tanto della tua cucina!»
C «Tranquillo, sono solo dei tramezzini!»

Mi disse ridendo...

S «Va bene, ma se mi sento male è colpa tua!»

Dopo aver mangiato ci sdraiammo sull'erba a guardare le stelle.

S «C-Cico...h-ho freddo...»
C «Ho pensato anche a questo!»

Si alzò e dopo poco tornò con una coperta in mano. La mise sopra di noi e dopo mi abbracciò.

C «Stre, c'è un motivo se ti ho chiesto di vederci proprio qui, proprio oggi!»
S «...»
C «Due mesi fa, questo giorno, in questo luogo, ti ho incontrato per la prima volta...»
S «Te ne sei ricordato?!»
C «Non potrei mai dimenticarlo!»

Mi prese le mani e mi guardò dritto negli occhi.

C «Sono stanco di aspettare! Sono stanco di fare le cose con calma...ti amo e lo sai! Te l'ho già detto, ma adesso tocca a te...»
S «Per me sei importante, Cico...e si, ti amo anch'io, ma-»

Mi bloccai per qualche istante...

S «Ho paura...paura di rovinare tutto, paura di non essere all'altezza, paura di non essere abbastanza per te...»
C «Non dire cavolate... sono io che non sono abbastanza per te! Stre, non posso più mentirti... all'inizio io volevo solo fare un torto a mio padre, che dopo aver scoperto che sono gay mi ha spedito qui, ma poi mi sono innamorato veramente! Se adesso sei arrabbiato, lo capisco...»
S «...»

Non ci potevo credere... mi aveva usato, aveva solo giocato con me!

C «Ti prego, rispondi...»
S «Lasciami solo...anzi no, vado via io!»

Iniziai a camminare verso la barca...

❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀

Cico's pov.

Si alzò e velocemente si allontanò da me. Iniziarono a scendere sulle mie guance delle piccole goccioline, non potevo crederci, lo avevo perso veramente! Mi sdraiai nuovamente sull'erba guardando il cielo senza mai smettere di piangere finché sentii due braccia avvolgersi intorno alla mia vita e, subito dopo, notai una chioma violacea e due splendidi occhi verdi, leggermente lucidi, che mi fissavano.

C «S-sei tornato...»
S «Non dovevo andare via così, scusa...»
C «No, invece dovevi, me lo merito! Sono stato uno stro*zo...»
S «È vero, ma...mi ami davvero?!»
C «Come non ho mai amato nessun'altro!»
S «Baciami...»

Mi disse sorridendo ed io lo feci senza esitare. Mi avvicinai lentamente al suo viso e lo spinsi sull'erba mettendomi leggermente sopra di lui. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo e poi lo baciai. Senza staccarmi, gli presi la mano e dopo qualche secondo ci allontanammo l'uno dalle labbra dell'altro.

S «Ti amo...»
C «Anch'io...davvero!»
S «Tranquillo, ti credo!»
C «Come mai hai cambiato idea così velocemente?!»
S «Perché tu sei stato il primo a farmi sentire realmente bene! So che se me ne fossi andato me ne sarei pentito...così sono tornato e ne sono felice!»
C «Quindi...vuoi essere il mio ragazzo?!»
S «Assolutamente si!»

Lo baciai ancora e ancora finché...

S «Aspetta...»
C «Cosa?!»
S «Andiamo a casa mia!»

Ci alzammo, raccogliemmo tutto e ci avviammo verso la casa del mio ragazzo!

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༺♡︎•ꪗꪮꪊ ᭙𝓲ꪶꪶ ᥇ꫀ ꪑ𝓲ꪀꫀ!•♡︎༻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora