Capitolo 30

821 58 1
                                    

Kat: oddio, mi dispiace tanto. I- io non lo sapevo.
Kai: tranquilla Katie, nessuno lo sapeva
La calmò Ale.
Alv: possiamo andare dentro?
Mi chiese Alvaro
<<non so, non gliel'ho chiesto. Ora vado>>
Andai dallo stesso dottore di prima, e gli chiesi se potessimo entrare. Lui ci disse di si, ma di farla stamcare troppo.
Ritornai dai ragazzi, e gli dissi quello che mi aveva detto. Decise di andare per prima Katie da sola.

Katie's pov
Aprì la porta, e la vedi distesa sul letto, a guardare fuori dalla finestra, e appena sentì la porta aprirsi si girò. È bruttissimo vederla così...
Kat: hey
Dissi, ormai con le lacrime agli occhi
Per un po' non disse niente, e poi aprì bocca.
Fat: cosa...?
Kat: Fat... Io...
Fat: piacere, io sono Fatou
Mi disse. Iniziai a piangere ancora più forte. Ha perso la memoria...
Fat: Hey va tutto bene?
Uscì subito dalla stanza. Non ce la facevo più.
Ale: Katie!
Si avvicinò, e mi abbracció.
Kat: non si ricorda più di me
dissi. Sono distrutta... la mia migliore amica si è dimenticata di me.
Rosh: cosa? Ha perso la memoria?!
Mi chiese Roshaun.
<<io penso di si...>>
Kai: ora che ci penso, quando è caduta ha preso una botta molto forte per terra.

Fatou's pov
Non so chi fosse quella ragazza, e cosa voleva da me, ma mi è dispiaciuto molto vederla piangere.
Ora che ci penso però, come sono venuta qui, e perché quella ragazza sapeva il mio nome? A interrompere i miei pensieri è il rumore della porta. E chi è ora? Ad aprire la porta questa volta, sono 5 ragazzi, e la ragazza di prima.
Ale: Fatou...
<<Ale!>>
È il mio tutor a scuola.
Ale: ti ricordi di me?
<<se non mi sbaglio sei il mio tutor a scuola...>>
Ale: ah... si
Disse lui. Sembra esserci rimasto male.
<<ciao Alvaro!>>
Lui invece è stata la prima persona con cui ho parlato a scuola. Mi aveva consigliato di entrare nel gruppo delle cheerleader.
Alv: Hey. Ti senti meglio ora?
<<si, mi gira ancora un po' la testa, ma sto molto meglio>>
<<non mi presentate i vostri amici?>>
Chiesi ad Alvaro e Alejandro.
Si stavano tutti quanti guardando a vicenda... Non capisco.
??: ragazzi, mi potete lasciare un attimo da solo con lei?
Chiese uno dei ragazzi. Il ragazzo è molto alto e moro. È molto carino se devo dire. I ragazzi annuirono e uscirono dalla stanza.
??: mi chiamo Mattia Polibio. Sono io il ragazzo... la tua anima gemella.
Non so ma non sono molto sicura che sia veramente lui.
Mat: hai perso la memoria quando sei caduta, dopo la partita. Avevi ricevuto una notizia-

Avevo il cuore in gola.
J: anche se non dovrei dirtelo, la mamma ha il cancro...
Mi disse tutto d'un fiato. Non sapevo che fare... come reagire... mi senti lentamente il mondo cadere addosso. Prima una, poi due, tre e persi il conto, lacrime che rigavano la guancia.

Iniziai subito a piangere. Ora ricordo, mio fratello mi aveva chiamato per dirmi che mia mamma aveva il cancro.
<<i- io devo andare in Italia>>
Stavo cercando di mettei seduta sul letto, per poi alzarmi, ma il ragazzo mi fermò.

Non ci posso credere...
Mi alzai sulle punte, vedendolo col collo piegato in avanti. E lui vedendomi sulle punte mi prese in braccio, per facilitare le cose a tutti e due. Incrociai le braccia sul suo collo, e iniziammo a baciarci con ancor più foga.
Era da tanto che aspettavo questo momento, ma voglio comunque andare piano.

Mi vennero in mente dei ricordi con un ragazzo, ma non ricordo il viso ...

Forse Era Lui //Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora