Severus Piton e la maschera del cuore.

Capitolo 8

Danielle era seduta su un muretto della scuola a guardare il cielo era veramente un peccato non essere stata smistata in Serpeverde o in Grifondoro ma in fondo con i suoi amici poteva sempre stare no? E per quanto riguarda il professor Piton beh lui era pure sempre il suo insegnante di pozioni no? Quindi lo avrebbe comunque visto e si sarebbe impegnata al massimo in quella materia. Severus Piton i loro occhi si erano incrociati durante lo smistamento e le era sembrato di vedere sul viso un lieve sorriso che poi era sparito subito dopo. Forse era rimasto deluso perché non era diventata una Serpeverde? O forse Danielle se lo era solo sognata quel sorriso? Ah ma perché doveva essere così complesso e lui così enigmatico? Ma forse non era quello il suo bello? Pensò la ragazza mettendosi le mani fra i capelli.

<<Oh una studentessa tutta sola>> disse una voce dietro di lei

Danielle si voltò di scatto davanti a lei si trovava un uomo dai grandi occhi verdi con capelli castano chiari con qualche striature di grigio e accanto a lui c'era runa che lo guardava con due occhi sognanti, possibile che anche lei fosse innamorata? Sembravano proprio gli stessi occhi con cui lei guardava Kol e con cui Elijah guardava Hayley .

<<Piacere mio mi chiamo Remus Lupin e sono il tuo professore di difesa contro le arti oscure>> disse <<e lei è Laila studentessa  Corvonero nonché mia figlioccia>> aggiunse

<<Piacere professore io sono Danielle Evans e con Runa ci siamo già conosciute>> rispose Danielle.

<<Porti il suo stesso cognome>> disse Remus sgranando gli occhi dalla sorpresa.

<<Il cognome di chi mi scusi>> chiese Danielle

<<Bene bene eccola qui>> disse Piton raggiungendoli con il prefetto di Tassorosso. <<Come mai non sei nel tuo dormitorio a sfare i bagagli>> chiese Piton con distacco

<<Mi stavo rilassando in biblioteca, io amo la lettura, ma poi quando sono tornata indietro mi sono resa conto che non sapevo quale fosse il mio dormitorio>> spiegò Danielle.

<<Bene adesso vai nel tuo dormitorio a sistemare le tue cose signorina!>> esclamò Severus con stizza. Danielle annuì e seguì il prefetto.

<<Runa adesso vai anche tu ci vediamo dopo>> disse Remus alla ragazza e aggiunse una volta che Runa se ne fu andata <<Severus dobbiamo parlare>>

Severus sbuffò rumorosamente e si diresse verso le sue stanze.

<<Allora di che mi volevi parlare>> chiese entrando nella sua stanza e chiudendosi la porta alle spalle.

<<Severus non dirmi che non te ne sei accorto, porta il suo stesso cognome>> esclamò Remus

<<E allora? Che vorresti dire? Lei non era mica l'unica a portare quel cognome!>> disse a denti stretti Severus. Certo che se ne era accorto non era mica così stupido.

<<E io glielo detto>> disse Remus

<<Gli hai detto cosa Remus Lupin?!>> ringhiò Severus

<<Che portava il suo stesso cognome ma poi tu ci hai interrotto>> rispose Remus

<<E per fortuna>> sospirò Severus <<Adesso vattene>> aggiunse

<<Ma non capisci bisogna indagare magari sono lontanamente imparentate>> continuò Lupin

<<Ho detto vattene!>> urlò Severus spingendolo fuori e chiudendo la porta con rabbia.

Severus accese il fuoco del suo camino che aveva nella stanza e sprofondò nella sua poltrona. Ma seriamente quello stolto pensava non se ne fosse accorto? Forse è proprio il suo cognome e l'idea che in qualche modo quella ragazzina fosse imparentata con Lilly ad attirarlo verso di lei come una calamita. Ma Remus come si era permesso di dire a Danielle che portava quel cognome simile a... Lui come l'avrebbe presa se lui avesse rivelato la cotta segreta che aveva per la sua figlioccia da sempre? Beh c'era anche da dire che neanche lui era stato troppo gentile con Danielle. Lui non poteva dirle quel che sentiva se veramente sentiva qualcosa doveva capirlo prima lui e al momento era così confuso non la voleva illudere. Certo che non poteva neanche perdonarsi per il tono che aveva usato non dopo aver visto il suo sguardo triste. Non sapeva cosa le avrebbe detto ma qualcosa le avrebbe detto pensando questo il pipistrello dei sotterranei si alzò e si diresse verso i dormitori dei Tassorosso.