15. Ballo

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-Oops, attenta!- esclamò Scorpius facendo uno sgambetto a Rose, che gli camminava affianco.
La ragazza inciampò e fece un saltello per non cadere, rischiando di farsi sfuggire il barattolo di sanguisughe di mano.
-Sarà almeno la quinta volta che lo fai, smettila- disse lei lanciandogli un'occhiata omicida.
-Ammetti che sarebbe spassoso vedere quel barattolo per terra in mille pezzi- rispose lui con un ghigno.
-Sarebbe spassoso anche se te lo spaccassi in testa, sai?- borbottò Rose assottigliando lo sguardo.
-Può darsi, ho sentito dire che le sanguisughe fanno bene ai capelli- rispose prontamente il biondo.
Rose dubitava fortemente che una cosa del genere fosse vera, e si astenne dal replicare.

-...Malfoy e Weasley si tengono per mano...
...Povero Scamander li guarda da lontano...
...La rossa non ha cuore e tratta tutti male...
...Malfoy si illude che lei lo possa amare...-

Peeves il poltergaist fluttuò sopra di loro, canticchiando quella orrenda filastrocca e guardandoli divertito mentre si esibiva in fantasiose linguacce.
-Guarda che l'ultima rima è un pugno nell'occhio, tanto quanto lo è la tua faccia!- gli gridò Rose dietro, mentre il poltergaist li superava continuando a intonare la filastrocca per i corridoi dei sotterranei.
-È da una settimana che va avanti con quella canzone, è un pessimo poeta- disse Rose sbuffando e alzando gli occhi azzurrini al cielo.
-L'ho notato, i primi giorni non ha fatto che inseguirmi per urlarmela nelle orecchie- rispose Scorpius sbuffando.
-Quell'ammasso ambulante di ectoplasma...- borbottò Rose stringendo i denti dalla rabbia -...lo sai che ora tutta la scuola pensa che io abbia vinto le selezioni di Quiddich perché Lorcan ha una cotta per me? E che io gli ho spezzato il cuore tradendolo con te. Assurdo!- disse Rose indignata, stringendo tra le mani il barattolo con forza.
-Scamander non ti ha più parlato?- chiese Scorpius dopo un po'.
-Sì, sono tornata a semi ignorarlo come prima. Ho sentito che va al ballo con Amanda Spinnet, forse pensava di darmi fastidio invitando proprio la mia arcinemica. Chissà- disse lei facendo spallucce.
-E a te da fastidio?- chiese Scorpius, e Rose inarcò un sopracciglio guardandolo.
-Ma figurati! E poi io al ballo non ci sarei andata...-
-Ma se avessi potuto andarci...- iniziò Scorpius rallentando il passo, dato che ormai erano nelle vicinanze dell'aula di pozioni -...insomma so che non puoi così come non posso nemmeno io, perché si farà di notte. Ma se avessi potuto, con chi saresti andata?- le chiese Scorpius, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni scuri.
-Ovviamente da sola, dopo la storia di Tobias Robin i ragazzi mi stanno lontani come se fossi un Troll- gli spiegò lei con un sorrisetto -...e sinceramente li capisco. Ogni donna che è stata tradita vorrebbe incatenare il proprio ex a un albero assassino, ma solo in poche hanno davvero il coraggio di farlo. Accetto le conseguenze delle mie azioni- gli spiegò lei.
-E ne vai anche fiera- aggiunse Scorpius con una risatina.
-Assolutamente- disse Rose soddisfatta, mentre entravano nell'aula buia e fredda di pozioni.
Il professor Lumacorno era in piedi dietro la scrivania mescolando vari calderoni che ribollivano.
Quel giorno indossava una tunica grigio topo, con dei fronzoli alle maniche molto fuori moda.
-Eccovi. Oh grazie signorina Weasley- disse lui con un sorriso caloroso mentre Rose gli porgeva il barattolo di sanguisughe.
-Vi starete chiedendo perché vi ho convocati qui prima di cena- disse lui con un sorrisetto, mentre Rose e Scorpius si sedevano su un banco.
-Moriamo dalla curiosità- rispose Rose sarcastica, mentre il professore si compiaceva già di ciò che doveva dire loro.
-Come penso saprete bene ormai, sono io che ho organizzato il ballo di Halloween. La professoressa McGranitt non è molto portata per le feste in grande stile...- disse lui svitando il barattolo di Rose e mettendo una manciata di sanguisughe sul tagliere davanti a sé.
Scorpius lanciò una breve occhiata divertita alla ragazza, e tornò subito serio appena il vecchio professore riportò l'attenzione su di loro.
-Ci ho pensato molto, e trovo che sarebbe davvero ingiusto privarvi di un così bel festeggiamento, unicamente a causa della vostra triste condizione...- disse lui assumendo l'espressione più dispiaciuta che gli riuscisse, mentre sminuzzava le sanguisughe sul tagliere, senza pietà -Essendo che il ballo si svolge di notte, voi non potrete esserci. A meno che non vi immedesimiate davvero nel vostro costume, ma prevedo molte morti e sangue...- disse lui ridacchiando, e Rose cercò di reprimere l'espressione schifata che le si formava in faccia, a sentire la leggerezza con cui Lumacorno aveva descritto la cosa.
-Quindi?- chiese Rose, sperando che il vecchio professore si decidesse ad arrivare al dunque.
-Quindi ho deciso che, domani, il ballo di Halloween si terrà al pomeriggio invece che alla sera. Per permettere a tutti gli studenti di partecipare- disse lui agitando le braccia in aria, come a voler annunciare una grande idea.
-Sta scherzando- disse Rose, mentre sgranava gli occhi.
Si voltò verso Scorpius e lo trovò altrettanto stupito.
-Quindi lei farebbe questo... solo per far partecipare anche noi?- chiese il biondo, mentre le sopracciglia chiare schizzavano verso l'alto.
-Esatto! Dopotutto fate entrambi parte del Lumaclub, e siete tra i miei studenti prediletti- spiegò Lumacorno spostando i pezzetti di sanguisuga in una ciotola.
-Ma veramente...- iniziò Rose, pronta a dirgli che poteva anche risparmiarsi quell'orribile idea, dato che in nessun universo parallelo avrebbe mai avuto qualcuno con cui andare al ballo.
-...la ringraziamo molto- finì Scorpius per lei, e la rossa lo guardò come se le avesse detto che si tinge i capelli.
-Sapete, pensavo che potreste andarci insieme. Dopotutto le voci che girano per i corridoi...- iniziò Lumacorno, ma si interruppe sbalordito appena vide Rose ridergli in faccia.
-Per Salazar! Non avrà dato retta alla filastrocca di Peeves!- esclamò lei sconcertata dalla sfacciataggine del professore, mentre Scorpius la guardava inespressivo.
Lumacorno fece un sorriso comprensivo -Beh, dopotutto sareste una bellissima coppia...-
Rose scese con un balzo dal banco alzando le mani al cielo, non voleva sentire una sola parola in più da quel pallone gonfiato che si cibava di gossip.
Si incamminò a falcate fuori dalla classe, senza nemmeno salutare.
-Che caratterino- commentò Lumacorno, mentre Scorpius scendeva dal banco a sua volta.
-A che ora inizierà il ballo?- chiese
-Le tre del pomeriggio, buona fortuna signorino Malfoy- disse facendogli un ochiolino, mentre il biondo si precipitava fuori dall'aula per raggiungere la rossa.
Rose corse più veloce che poté, in modo da mettere più distanza possibile tra lei e Scorpius.
Perché non le aveva lasciato dire un "no grazie, tanto io al ballo non ci vado"?
Forse voleva andarci lui... ma con chi?
Rallentò il passo scervellandosi su quell'idea, mentre ormai aveva raggiunto la Sala Grande.
Urtò con la spalla una ragazza, e Amanda Spinnet la guardò male mentre riprendeva l'equilibrio -Guarda dove metti i piedi, pel di carota- le disse scontrosa, ma Rose la ignorò completamente sondando con lo sguardo la sala, alla ricerca della sua migliore amica.
-Oh eccoti!- disse raggiungendo il tavolo dei Grifondoro, ma si bloccò sul posto vedendo che accanto a lei sedeva suo cugino Albus, con un gran sorriso stampato in faccia.
-Ciao Alice... Albus- mormorò lei con un mezzo sorriso.
-Ciao Rose, dimmi- disse Alice, voltandosi verso di lei, con un'espressione luminosa come un raggio di sole.
-Ero venuta a informarvi che il ballo sarà al pomeriggio, non di notte- disse lei guardando prima l'uno poi l'altra -insomma credo che vi interessi saperlo- disse facendo ad Alice un occhiolino, e la mora arrossì leggermente.
-Tutto qua, ora vado- disse lei con un gran sorriso.
Appena diede loro le spalle però, il sorriso le morì sulle labbra in meno di un secondo.
Avrebbe voluto parlare con Alice, ne aveva bisogno, ma vederla così felice e finalmente insieme ad Albus...
Non voleva rovinarle il momento, per di più andavano al ballo insieme, era evidente.
Rose avrebbe voluto chiedere ad Alice di andare al ballo con lei, come ogni anno, ma stavolta la mora avrebbe avuto un cavaliere.
La delusione si faceva largo dentro Rose mangiandole le viscere, e la ragazza si diresse fuori dalla Sala Grande come in trance.
Si ricordò di quando, settimane prima, Scorpius le aveva detto che Alice e Albus si sarebbero messi insieme, e Rose sarebbe rimasta da sola.
Pensò che il momento era arrivato prima del previsto, sebbene fosse felice per l'amica, non poteva non provare pena per se stessa.
-Eccoti! Ti ho cercata per tutto il castello- disse una voce affannata fermandosi di fronte a lei.
Rose alzò gli occhi da terra, e vide Scorpius davanti a se.
-Alice e Albus vanno al ballo insieme- disse lei d'istinto, quasi in un sussurro.
Scorpius sorrise -Fantastico, no?- chiese.
Rose decise che era col morale troppo a terra persino per parlare con lui, e iniziò a camminare superandolo.
-Che ti prende?- chiese lui confuso, seguendola.
-Mi prende che prima ho detto una balla, e non ci andrei mai al ballo da sola come una povera sfigata. Buon per te che al ballo vuoi andarci a quanto pare... visto che hai appoggiato Lumacorno prima!- scoprì che in effetti riusciva benissimo a essere arrabbiata, se riconduceva il problema del ballo a una sola persona: Scorpius.
-Sì, ci voglio andare al ballo. Halloween è la mia festa preferita- disse Scorpius facendo spallucce.
-Bene!- rispose Rose accelerando il passo -Buon per te!- aggiunse furiosa, mentre stringeva i pugni.
-Perché sei arrabbiata?- chiese il biondo.
-Sai sono contenta che puoi goderti la festa, invitando una ragazza che ti piace. Io me ne starò in compagnia del Calamaro Gigante, perché io non piaccio a nessuno!- sbottò lei, e si rese conto di essere stanca di ciò.
Stanca che tutti la vedessero come una gran stronza senza sentimenti, che i ragazzi le stessero alla larga come se odorasse di puzzalinfa, e che nessuno si affezionasse a lei.
-Va bene così, sai? Va tutto come deve andare- aggiunse lei mentre la rabbia iniziava a scemare, rimpiazzata dalla delusione -perché io sono Rose Weasley, e come ho detto oggi a pozioni, io non amo nessuno. Non c'è da stupirsi che nessuno mi ami... come dicesti tu, nemmeno la mia famiglia- disse lei fermandosi in cima alla collinetta che dava sul lago nero, e guardando il sole che si preparava a tuffarsi nelle sue acque.
-Mi dispiace di averlo detto, era una bugia- le disse Scorpius affiancandola.
-Invece è la verità: mio fratello mi odia, i miei cugini mi considerano a malapena... ho solo Albus e Alice, e ora loro due si metteranno insieme e io resterò davvero da sola-
Ricacciò indietro le lacrime di frustrazione, e strinse i denti cercando di non darvi peso.
-Scusa, non avrei dovuto dirti queste cose. Se sapessi come si fa ti oblivierei, sono stata patetica- disse lei con un sorriso amaro, evitando di guardarlo.
-Non potresti mai esserlo, tanto meno quando per una volta fai vedere il tuo lato più fragile- rispose lui.
Rose tuttavia odiava essere fragile, perché equivaleva ad essere debole. E con tutte le cose storte che c'erano nella sua vita, non poteva permettersi di piangersi addosso e autocommiserarsi.
-Andiamo, è quasi ora di cena- disse lei piano, dando le spalle al lago e facendo per scendere la collinetta e tornare al castello.
-Aspetta- disse Scorpius prendendole una mano, e Rose sussultò guardando confusa quel gesto.
Scorpius guardava il lago, con la mascella contratta e lo sguardo serio.
Rose mosse qualche passo finché non gli fu davanti, e Scorpius le lasciò andare la mano, rendendosi conto che gliela stava stringendo troppo forte.
Il biondo abbassò il viso guardando concentrato per terra.
-Sono contento che Lumacorno abbia spostato il ballo, perché io voglio andarci sì...- fece una pausa e Rose si stupì di vederlo prendere un gran respiro -... e come hai detto tu prima, sì, voglio invitare una ragazza che mi piace...- alzò finalmente gli occhi su di lei, guardandola con un'espressione indecifrabile.
-Vuoi venire al ballo con me?- le chiese piano, e Rose sgranò gli occhi dalla sorpresa.

Clair De Lune  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora