Little white lies.

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La sera erano tutti e tre pronti.

Harry indossava degli skinny che mettevano in risalto le sue gambe chilometriche e una camicia aperta che mostrava le sue due rondini tatuate.

"Louis come fai ad essere così bello? Dio mio" pensò Harry.

"Haz sta cambiando, grazie al cielo! Sta uscendo! Deve svagarsi. E un punto a me che sto facendo guarire il riccio" disse nella sua mente Niall.

"Perché stiamo qui fermi sull'uscio come degli imbecilli?" Urlò Louis.

Raggiunsero il pub in una mezz'ora.

Il locale era piccolo ma pieno di gente. Le luci stroboscopiche intontivano le persone che si accalcavano al centro della pista.

Non erano passati neanche 20 minuti che Harry già sbuffava impaziente di ritornare a casa. Niall aveva conosciuto una ragazza molto carina e lo aveva mollato da solo per andare sul divanetto a chiacchierare con lei. Louis sembrava essersi volatilizzato e il riccio aveva troppa paura che fosse avvinghiato a qualcuno/a per andare a cercarlo.

Si limitava quindi a lanciare sguardi supplica a Niall (che li ignorava senza pietà) e a guardarsi intorno.

《Non ti diverti eh?!》

Harry si voltò spaventato e notò con piacere che era Louis.

《Non mi sono mai piaciute le serate così. Rimorchiare qualcuno solo per divertirsi... non ne capisco il senso》rispose a modo il riccio.

《Forse non ti sai divertire》.

Beh in effetti. La vita non è un gioco. È una cosa seria. Sta alle persone capire quando si può prendere in giro la vita o quando è lei a schiacciarti. Ed Harry non riusciva proprio a capire la differenza. Nel dubbio preferiva essere serio e non sfidare la sorte.

《Tu dici eh?!》Il riccio era scocciato. Chi era questo che si permetteva di insinuare e giudicare il suo modo di fare?! Si azzardava a giudicarlo senza sapere chi fosse veramente. Ma, ugualmente, Harry stava giudicando Louis senza conoscerlo.

"Arma a doppio taglio, aaaah"

《La verità fa male, soprattutto se a dirtela è qualcun'altro, ti capisco ricciolo》

《Ah sì?! Beh ci rivediamo a casa, vado a spezzare qualche cuore tesoro》.

Il riccio era livido di rabbia. Succedeva sempre così: se veniva attaccato, non era in grado di reggere il confronto e quindi se ne andava. Sapeva benissimo che Louis aveva ragione ma a volte dirsi delle piccole bugie bianche e innocenti non faceva male a nessuno no?

Harry si fiondò nella pista, tra il sudore e il fiato caldo delle persone. Quanto odiava flirtare, illudere le persone, costruire castelli sul niente!

E la serata passò tra lo sguardo schifato di Harry in pista, le occhiate tristi e pentite di Louis e la non-presenza di Niall.

Il ritorno in macchina fu silenzioso ma appena il biondo si allontanò dai due per mettere la macchina in garage, Louis ruppe il ghiaccio:《Scusami, non volevo infastidirti》.

《Senti ti va se ne parliamo domani? Sono stanco, senza rancore eh?》rispose Harry, ormai stanco e distrutto dal mal di testa che non accennava ad andarsene.

Louis passò una notte tremenda. I pensieri affollavano la sua mente, non gli permettevano di respirare. E un buon the può fare miracoli, quindi il ragazzo decise di prepararselo.

Appena entrato in cucina, notò una figura alta seduta su una sedia con una tazza in mano.
Harry aveva avuto la stessa sua idea.

Louis accennò per andarsene ma il riccio lo fermò.

《Ti va di parlare un po'?》

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