Blue Eyes.

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Questa OS è stata scritta per il concorso Context Roulette, indetto da DeboraRebai e Moody_Isa .


Spero possa piacervi ^.^



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Finalmente, dopo una giornata passata a lavorare, Hoseok poteva riposarsi.

Tutto ciò a cui riusciva a pensare, mentre guidava la sua vecchia auto in direzione del suo appartamento in periferia, era il suo adorato letto. Le tempie gli pulsavano per il caldo che, nonostante fosse soltanto inizio giugno, cominciava a farsi sentire e il suo mixtape auto-prodotto pompava dalle casse di bassa qualità.

Il suo motto da ormai qualche anno era "se le cose vanno male, cantaci sopra" e così fece. Alzò il volume della musica e i lati della sua bocca si aprirono in un sorriso. Cambiò la marcia, abbassò totalmente il finestrino e con un braccio penzolante schiacciò sull'acceleratore, cominciando a cantare a squarciagola Base Line, una delle sue tracce preferite.

Oggi al ristorante gli avevano reso la vita difficile, l'unica cosa positiva di quella giornata era stato l'arrivo di Taehyung e alcuni suoi amici verso mezzogiorno. Tra un cliente maleducato e un altro forse peggiore, era riuscito a trovare un po' di conforto negli occhi color nocciola del ragazzo e nelle risate di quelli che ormai erano diventati anche i suoi amici.

La risata cristallina di Jimin, le battute di Jin e il sorriso genuino di Jungkook lo avevano distratto dal mal di schiena che aveva cominciato a tormentarlo da un mese a quella parte, ma alla fine, ogni volta che passava dal loro tavolo, non poteva fare a meno di far cadere l'occhio sulla figura di Taehyung.

L'aveva sempre ammirato, sin da quando si erano conosciuti alle medie. Da quando l'aveva visto con l'arco in mano, lo sguardo concentrato e la lingua a bagnare il labbro inferiore, come se così facendo la sua mira avesse potuto diventare più precisa di quanto già non fosse, non aveva più potuto fare a meno di guardarlo con occhi diversi. Ci misero poco a diventare amici. Hoseok dopo averlo visto competere si iscrisse al club di tiro con l'arco. Voleva essere come lui, bravo in tutto ciò che faceva.

Il moro ci mise poco a capire che il tiro con l'arco non faceva decisamente per lui. Continuava a guardare Taehyung, cercando di imitare i suoi movimenti con scarsi se non assenti risultati. Per quanto ci provasse, continuava a fallire miseramente. Ogni freccia che scagliava contro il bersaglio finiva a terra e la sola idea che un ragazzo di due anni più piccolo riuscisse a fare le cose dieci volte meglio di lui lo mandava in bestia. Ogni sabato si allenava per ore, ma nulla. Non solo il piccolo prodigio sembrava non notare minimamente la sua presenza all'interno del club, ma addirittura Hoseok non riusciva a migliorare in alcun modo.

Dopo un mese il moro si arrese. Decise che sarebbe andato solamente ad un'altra lezione e dopo avrebbe mollato. Arrivò, si cambiò mettendosi la divisa e si posizionò davanti ad uno dei bersagli. Strinse con convinzione l'impugnatura dell'arco nelle mani e incoccò una freccia, portando la corda in tensione. Fece un respiro profondo e cercò di concentrare il suo sguardo su un punto preciso.

«Scusami..»

Una voce alle sue spalle lo fece sobbalzare e lanciare la freccia che, come al solito, finì a terra.

Hoseok si girò e con sua grande sorpresa, si trovò davanti lo stesso ragazzo per cui aveva deciso di iscriversi al club di tiro con l'arco. Aveva le gote arrossate e un sorrisino cortese sul viso.

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