2

10 2 0
                                    

-Perché fai domande idiote!- Draco la ammonì irritato, scostandosi bruscamente dalla parete per avvicinarsi alla grifondoro.

"Che diavolo ha la Granger? Gioca a fare l'attrice?"

Le afferrò il polso stringendolo e guardandola negli occhi.
Per un attimo si perse in quello sguardo avvertendo l'inebriante sensazione al petto che aveva sentito poco tempo prima sul treno.

"Perfetto" pensò, nemmeno l'alcool riusciva a placare quel calore fastidioso.

-Ma, io non..- la interuppe spingendola contro il muro ed intrappolandola, premendo involontariamente il bacino contro quello di lei.
A quel contatto avvertì qualcosa nel basso ventre risvegliarsi e notò la Granger indietreggiare, appiattendosi contro il muro.

"È così irritante."

-M..malfoy la..la tua bacchetta mi sta..- il biondino si accorse troppo tardi di ciò che stava per fare la Granger. Sentì la mano della ragazza toccare il suo membro e poi ritrarla all'istante. Vide la grifondoro avvampare boccheggiando qualcosa di molto simile a delle scuse.

-Oh oddio s..scusa i..io non volevo, i..io che figura..- si scusò poi, chinando il capo.

Draco teneva gli occhi sgranati fissi su di lei. Quando la Granger alzò lo sguardo verso il suo, notò che le guance le si erano imporporate di rosso più di quanto lo erano prima.
A quella vista sentì l'adrenalina scorrergli nelle vene in un modo così violento da farlo rabbrividire.
Il profumo della sanguesporco gli arrivò al naso inebriandogli i sensi, odorava di vaniglia e ciliegia e non era per niente male come invece aveva creduto in tutti quegli anni..questa cosa mista all'espressione imbarazzata della Granger, non lo stavano aiutando affatto.
Era da tanto tempo che non riceveva attenzioni del genere da parte di una donna, ed ora anche se sapeva che la Granger l'aveva fatto per sbaglio, sentiva l'eccitazione attanagliargli le viscere.
Incominciò a respirare affannosamente, il sangue iniziò a pompare più velocemente e  sentì il basso ventre fargli male, solo per lo sforzo di impedirsi di saltarle addosso.

-Granger..- sussurrò supplicante.

-Scusa io pensavo fosse la bacchetta, la vera bacchetta intendo e oddio! B..beh mi puoi lasciar andare per favore..- piagnucolò la grifona.

***

Malfoy indietreggiò di un passo.

"Ora o mai più."

Con un gesto fulmineo Hermione afferrò l'avambraccio sinistro del Serpeverde tirando su la manica.

Avete mai sperato?
Avete mai sperato talmente tanto in qualcosa da non riuscire più a vedere il confine che vi divide dalla realtà?
Avete mai varcato quel confine rendendovi conto che non è andata come volevate, come avete sperato che andasse, affondando come una nave quando per caso va a sbattere contro un iceberg?
Pensateci un po' su, lo avete mai fatto?
Se la risposta è si, allora potete capire quello che provò Hermione in quel momento.

Il Marchio Nero era li, sul braccio di Malfoy. Se ne stava inciso sulla pelle candida del ragazzo: un teschio con un serpente che fuoriusciva dalla bocca.

La prova che stava cercando era davanti ai suoi occhi.

Nel mondo Babbano quel simbolo poteva essere scambiato molto facilmente per un tatuaggio, e fondamentalmente lo era, per quanto un marchio inciso a fuoco nell'avambraccio di una persona lo possa essere.
Ma nel Mondo Magico quel simbolo assumeva un significato totalmente diverso: era presagio di morte, distruzione e paura, ed era il chiaro segno della fedeltà riposta a Lord Voldemort.

Damnatio memoriae.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora