08-Payton

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Cazzo che mal di testa. Mi sono svegliato con un fascio di sole che spuntava dalla finestra ed un mal di testa tremendo.
"Ma buongiorno raggio di sole"
Faccio un salto dallo spavento. Ma chi è? Non vedo niente con la luce del sole.
"Sai,è presto per alzarsi" dice la ragazza avvicinandosi a me.
Fortunatamente ora la riconosco,è Juliet.
Aspetta ma dove sono? Ok questo è un letto ma non è quello della mia camera d'hotel.
"D-dove sono?" Cazzo mi fa male la testa anche solo parlando.
"A casa mia piccolo" dice salendo sul letto.
Piccolo? A quel nomignolo mi giro verso la ragazza dagli occhi chiari accanto a me.
Lei sorride e mi bacia.
Ma che cazzo sta succedendo?
Io mi ritraggo. Voglio spiegazioni.
"Cosa è successo ieri sera?"  Chiedo.
"Ah,non ricordi niente?" Dice in modo molto deluso.
"No e mi piacerebbe sapere"
"Siamo andati a letto insieme"
Mi si ghiaccia il sangue nelle vene. Davvero l'ho fatto? Come cazzo ho fatto? È una ragazza stupenda e di questo non c'è dubbio...ma mi viene da vomitare solo al pensiero.
All'improvviso mi ricordo di Ianira...mi sembrerebbe di tradirla ma poi mi ricordo che é lei quella che è andata a cena con quel suo amico di cui non ricordo neanche piu il nome.
"Che c'è? Ripensamenti?" Chiede Juliet avvicinandosi pericolosamente.
"Beh si" dico alzandomi velocemente dal letto. "Non fraintendermi Juliet,sei una ragazza bellissima ma..."
"Ma ami lei" dice interrompmendomi, è molto delusa.
"N-no non stavo per dire quello in realtà, dicevo che non sono ancora pronto per arrivare subito al dunque...non so se mi sono spiegato" dico impanicandomi,cercando di allacciare la cintura.
D'improvviso si accendono gli occhi a Janette...no Juliet,cavolo sono ridotto così male?.
"Questo vuol dire che se andiamo piano potrebbe esserci una possibilità per noi?" Chiede sorridendo piena di speranza.
'No, Juliet io amo un'altra' le vorrei dire ma invece faccio un gran un sospiro.
"I-io non...non lo so ok? Juliet ascolta, io non so cosa farò adesso,ma se le circostanze aiutano e andiamo davvero davvero piano senza gelosie,invidie e niente....si...si può darsi che ci sia una possibilità" dico sedendosi accanto a lei.
Quando alzo lo sguardo vedo i suoi occhi brillare, un sorriso spuntare e un nasino perfetto muoversi all'insù.
Mi abbraccia felice.
"Ora devo davvero andare"  dico mettendomi la maglia e prendendo le ultime cose.
"Ok,ti chiamo dopo piccolo" dice Juliet quando apro la porta per andarmene.
"Juliet, chiarisciti il concetto di 'andare piano' ok?" Replico con un sorriso falso.
Lei annuisce contenta. A volte mi stupisco di quanto la gente possa essere sciocca. Non la prendo un giro ma non le prometto niente.

Mentre cammino per le strade di Roma ed il sole mi si sbatte in faccia, ripenso alla sera prima cercando di ricordare qualcosa...ma davvero non riesco.
Mi viene da vomitare al pensiero di essere andato a letto con lei, potrei persino averla chiamata Ianira.
Ahh cazzo che imbarazzo.
Meglio lasciar perdere.
Devo trovare Ianira e farle cambiare idea su di noi.

Dopo essermi perso per almeno 15 minuti, aver cercato un taxi per poi scoprire che c'era una fila immensa ed aver camminato tra i piccioni, di cui uno mi ha persino cagato sulla spalla, arrivo a casa di Ianira. È incredibile quanto sia complicata Roma,è una New York ma con molta più storia e cultura.
Mi piace questa città,mi piace l'Italia in generale.
Ma ora devo concentrarmi solo su una cosa.
Sono le 6 di sera,ho praticamente passato tutto il giorno a camminare per le strade e per i monumenti di Roma per poi arrivare qui ed essere giunti a 2 conclusioni.
Io adesso ho 3 opzioni: 1. La mia preferita: vado dalla mia ragazza e le faccio cambiare idea su di noi per farla ritornare la mia ragazza vera e propria, 2. Opzione un po orribile: visto che lei frequenta Lorenzo,io potrei dare una chance a Juliet e vedere come va, 3. L'opzione più brutta ma efficace: tornarmene a L.A. da solo... non è un'opzione molto invitante però.
Non riesco a decidere quindi proverò con la uno ma se non funziona...beh vedrò quale scegliere tra la 2 e la 3.

Busso alla porta.
Ti prego sii in casa,ti prego sii in casa...
Mi apre un'anziana signora e penso di aver sbagliato porta...cosa impossibile...è tornata a L.A. da sola?...oppure si è trasferita da quel coglione del suo migliore amico?.
"Mi scusi" provo a dire anche se il mio italiano è storpiato.
"Credo di aver sbagliato porta" dico in inglese facendomi capire a gesti.
"Ianira! Tesoro! Credo che qui ci sia qualcuno che vuole vederti!" Utla la signora.
Bene,ho capito Ianira quindi spero sia in casa.
"Chi è?" Eccola che scende dalle scale "payton.. che ci fai qui?...vuoi vedere i bambini o...?" Chiede mettendosi una ciocca di capelli lisci dietro all'orecchio.
" i-io e-ehm..." mi schiarisco ma voce:" no.. beh si ,ma prima voglio pararti" non so perché mi rende così nervoso parlarle.
Mi fa entrare e ci mettiamo a sedere sul divano.
"Ehm...ok di cosa vuoi parlarmi?" Chiede spezzando il silenzio creatosi per colpa mia.
" si...ehm...ecco" prendo un respiro per farmi coraggio. "Non ce la faccio più. Ecco tutto. Non ce la faccio più a starti lontano, a star lontano dall'essere una famiglia come una volta. Non ce la faccio più a vederti con un'altro che non sono io e non ce la faccio più a vedermi con un'altra che non sei tu. Non ce la faccio più ad alzarmi la.mattina senza il tuo bacio del buongiorno oppure i tuoi scleri perché i bambini non ti hanno fatta dormire la notte. Non ce la faccio più ad andare a dormire la sera senza abbracciarti per proteggerti dalle tue stesse paure. Io. Non. Ce. La. Faccio. Piu. Ho bisogno di te,lo capisci?.
Sono fiero di te che stai inseguendo il tuo sogno e voglio che tu continui a farlo,ma vorrei starti affianco e sostenerti nei momenti in cui non credi più a te stessa e nei momenti in cui sei al massimo della tua felicità. Voglio svegliarmi alle 4 di mattina con le urla dei nostri figli e tu incazzata che cerchi di calmargli ed io che ti punzecchio per farti innervosire di piu. Io ti voglio. Voglio la nostra famiglia insieme come ai vecchi tempi. Siamo giovani,abbiamo ancora mille cose da affrontare ma ti prego, affrontiamole,litighiamo,confrontiamoci,urliamoci e facciamo tutto quello che ti pare,ma facciamolo insieme,come coppia,perché è questo che le coppie fanno no? Risolvono insieme i problemi,si aiutano a vicenda, si stanno accanto in tutti i momenti dai belli ai brutti,non lasciamo andare tutto via."  Mi asciugo le lacrime e prendo un bel respiro per riprendere ossigeno.
Lei si asciuga le lacrime e guarda davanti a sé.
L'ho guardata fissa negli occhi per tutto il tempo,ho visto i suoi occhi inumidirsi e riempirsi di lacrime insieme ai miei.
Accettami piccola.
Torniamo piccola.
"Ti prego dì qualcosa"  la supplico con vice disperata,il che la fa piangere ancora di più.
Mi guarda,mi sorride e mette una mano sulla mia guancia.
"Payton...io..."

S.A.
Ush scusate,un po di suspense ahah🥰

The voices of our hearts 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora