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Siamo sulla veranda di JHON b e parliamo del fatto che JHON b vuole tirarsi fuori da tutto.
Jj è seduto su un tavolo e lancia pietre mentre kie suona dei tamburelli pope guarda dei fogli ed io fisso il vuoto
JB:IO MI TIRO FUORI PITERKINDI DICE CHE SE STO ALLA LARGA DALLA PALUDE MI AIUTERÀ CON I SERVIZI SOCIALI
JJ: E TU LE CREDI?smette di tirare sassi
JB: SI JJ
JJ: È UNA POLIZIOTTA JHON B CREDI AD UNA POLIZIOTTA?lancia un sasso più arrabbiato
JB:MI IUTERA DI CERTO NON MI AIUTA IL FATTO CHE FU ABBIA SPARATO
JJ:AVREI DOTUTO LASCIARE CHE TOPPER TI AFFOGASSE non h torto
JJ
B: MI STAVA AGFFOGANDO?
JJ: SEMBRAVA DI SI TI SEI VISTO ALLO SPECCHIO RECENTEMENTE? domanda alzandosi ed avvicinandosi
JJ: VONCONO SEMRPE LORO I COOK CONTRO I POUGES SEMPRE si appoggia alla trave
JJ:VINCONO SEMPRE MALEDISIONE tira un pugno alla boa appesa al soffitto per poi tornare indietro
K:V GUTTO BENE
JJ:NON VA AFFATTO BENE torna indietro
Jj:NON VOGLIONO CHE CI IMMERGINAMO QUINDI LI SOTTO C'È QUALCOSA DI VALORE E TU JH9N B LO SAI BENE E CAPISCO PERCHÉ NON VOGLIATE ANDARCI POPE SEI UN RAGAZZO PRODIGIO VOI DUE SIETE GIÀ RICCHE MA NOI DUE JHON B NON ABBIAMO NIENTE DA PERDERE E IO SO CHE UN TEMPO NON ERI COSÌ sa esser convincente quando vuole
JB: NON NE VOGLIO PARLARE sbuffa e zi avvicina
NJ: QUINDI È TUTTO
lo spintona
JB:TOGLITI DI MEZZO JJ jj lo segue
JJ:JHON B HO UN PIANO HAI LE CHIAVI DELLA BARCA DEI CAMERON PRENDIAMO IN PRESTITO LATTREZZATURA DA SUB E ANDIAMO OGGI POMERIGGIO È LI LA TUA SALVEZZA JHON B I RAGAZI RICCHI NON VANNO IN AFFIDAMNETO ed ecco che JHON b si fa convincere
P:OK CAMBIAMO ARGOMENTO ORA? Tutti annuiscono e cominciano a parlare di non so cosa mentre io fisso il nulla ripensando a quegli attimi orribili.
<<c'è qualcuno?>> urlo quando sento un rumore venire da dentro la rimessa delle brache.
Nessuno risponde . Sono ad una cena di lavoro con i miei genitori ma non ne posso più di sentir parlare di affari e soldi così sto facendo una passeggiata.
<<CIAO SCARLET>> sussulto dallo spavento quando sento la voce del signor Morrison uscire dalla rimessa
<< SIGNOR MORRISON MI HA SPAVENTATA>> alza le braccia al cielo
<<NON EFA MIA INTENZIONE >> si scusa lui
<<NON SI PREOCCIPI>> e un amico di famiglia da anni ormai
<<VIENI QUI TI PRESENTO UN MI AMICO >> indica la rimessa e io vado senza pensarci mi fidavo di lui ciecamente.
<<BARRY >> un ragazzi esce fuori da una barca e vienenverso di me
<<PIACERE>>
<<CIAO SONO SCARLET>> Sstringo la sua mano. Restiamo a parlare
<<OK BARRY ORA > li guardo non capendo ma subito sento qualcosa di caldo essee poggiato sulle mie labbra un panno.
<BUONANOTTE SCARLET> era il migliore amico di mio padre.
Mi risveglio legata ad un letto quasi completamente nuda sembra la parte coperta di una barca.
<FINELMENTE TI SEI SVEGLIATA > Harry entra nella stanza ed io urlo
<SIAMO IN MARE APERTO NESDUNO TI SENTIRÀ URLA QUANTO VUOI > si avvicina
<COSA VUOI SOLDI?> scuote la testa e si avvicina ancora fino a essere di fianco a me
< VOGLIO TE > mi sussurra all'orecchio ed è in quel momento che ho capito di essere spacciata. Dopo due secondi era sopra di me che mi toccava dappertutto mentre io urlavo e mi dimenava senza ottenere nulla. Ho davvero pensato di morire di non rivedere mai più mio padre o mi madre mio fratello e i miei amici li conoscevo da poco. Avevo solo 13 anni quando le mani di quel ragazzo che ne avra avuti 18 vagavano sul mio corpo , avevo solo 13 anni quando le mie urla e i suoi gemiti erano l'unica cosa che squarciata il silenzio in quella nave
solo tredici anni quando lui con una violenza inaudita ha portato via la mia purezza avevo 13 anni ed ero ancora una bambina. Non so di preciso quanto tempo durò non riuscivo a vedere ne se fuori era giorno ne se era notte , a me sembrava andare avanti per ore ma lui non era contento mi stringeva la gola si prendeva ogni parte di me con rabbia senza chiedere senza gentilezza. Credevo che appena avrebbe finito mi sarei sentita meglio ma stavo peggio dal momento in cui il suo sguardo soddisfatto si è posato su di me per poi voltarsi come se non fosse successo niente e andare via da quel momento mi sono sentita sporta sbagliata ed il dolore che provavo dentro superava quello alla gola e quello al basso ventre. Le lacrime ormai erano troppe non ho mai pianto così mai e spero di non doverlo mai rifare.
Dopo tre ore ero avvolta in una coperta e lasciata nella rimessa di casa mia dove mia madre con il volto pieno di lacrime mi chiedeva cosa fosse successo ed io che ero solo una bambina mi sentivo tremendamente sbagliata

Tremo nel ricordare quel giorno.
Lo ricordo bene ogni singolo dettaglio ricordo addirittura il numero delle spinte che diede perché ad ogni spinta un dolore lancinante mi faceva urlare e piangere.
IO: I IO DEVO ANDARE mi alzo e quasi inciampo .
P: TUTTO OK?
annuisco e vado verso la strada
JJ:SCARL SCARL mi prende per un braccio e sussulto dallo spavento .
JJ: HEY mi lascia subito
K:SCATL TUTTO OK?
II:SI DEVO DEVO ANDARE RAGAZZI CI CIVEDIAMO OGGI vado via ignorando i loro richiami

outerbanks //JJ//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora