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Erano le 20:00 e Jungkook, un giovane ragazzo di appena 23 anni, si accingeva per uscire a compiere la sua quotidiana battuta di caccia.

Ciò non andava contro i suoi principi, tuttavia non rientrava nemmeno nella sua etica.
Fu un qualcosa che fin da tenera età gli era stato impartito dai suoi genitori.

Il ragazzo dall'alta statura, afferrò il suo fucile e chiuse la porta dietro di se.

Si incamminò fra i sentieri, quando ad un certo punto udì uno strano rumore.
Si girò di scatto, guardandosi intorno, stringendo maggiormente la presa sull'arma.

La portò vicino all'occhio, e prima di premere il grilletto, un grosso animale fuggì spaventato.

Dopo due ore di caccia, il ragazzo tornò a casa con un cervo esanime fra le sue braccia.

Giunse nella sua abitazione, poggiando la carcassa di quell'animale sul tavolo della cucina.
Si sentiva molto stanco, decise quindi di farsi una doccia, per pulirsi dagli schizzi di sangue che ricoprivano il suo viso, le sue braccia muscolose e i suoi vestiti.

Dopo essersi levato gli indumenti, aprì il getto d'acqua, posizionandosi sotto di esso.
L'acqua calda scendeva sui suoi pettorali, con qualche cicatrice che decorava la sua pelle candida e soffice.

Si soffermò a guardare una di queste, e un flashback fu ciò che gli venne in mente.

Seoul, 2010, ore 23:45.
la tv era accesa, e il piccolo Jungkook teneva gli occhi puntati su di essa.
Sentiva in sottofondo la voce della madre che canticchiava una dolce melodia; mentre il padre sfogliava le pagine di un articolo che avvertiva la popolazione riguardo a due assassini a piede libero in città.
hai sentito le notizie delle ultime ore?
domandò l'uomo girandosi verso la figura indaffarata della moglie, che in tutta risposta si limitò ad annuire.
Dei frastuoni si udirono dalla cantina, nella quale il padre si recò.
Un urlo, fu ciò che echeggiò nelle orecchie del piccolo Jungkook.
In un attimo, si ritrovò inginocchiato sul pavimento, in compagnia di due cadaveri  dall'ormai volto sfigurato.

Jungkook appoggiò la schiena alla parete della doccia, lasciandosi cadere, insieme a lui delle lacrime fecero lo stesso, confondendosi con l'acqua.

Dopo svariati minuti, si mise a letto.
Dei continui rumori, delle voci, furono ciò che non lo fecero dormire.

PREDATOR [taekook]Where stories live. Discover now