15 ANNI
“Ehi Harry quello ti sta guardando!” aveva sbottato Louis.
Harry aveva alzato lentamente la testa, per vedere il capitano di calcio della scuola che giocava nel campo lontano da loro; che passava la palla e correva di là e di qua con i suoi amici.
Quel pomeriggio avevano deciso di studiare nel parco della scuola dato la bella giornata, perché Harry amava stare all’aria aperta, lo faceva sentire libero o meglio voleva esserlo; in effetti aveva una grande ossessione per la libertà, lo affascinava e spaventava a tal punto di non riuscirne nemmeno a parlarne.
“E allora? Si vede che non sa chi sono...”, aveva ribattuto.
“Andiamo Hazza sei così bello da fare invidia!”, aveva continuato Louis in modo naturale.
Ed Harry era arrossito leggermente, non era abituato ai complimenti dell’amico che era così freddo a volte.. infatti il loro rapporto era un po’ strano, riuscivano a passare ore intere in silenzio, con la sola melodia della natura che li divorava, e poi bastava un semplice sguardo, un sorriso e si capivano, si leggevano dentro; un lavoro di squadra che molti invidiano.
Il riccio continuava a scrivere sul suo diario, quello delle poesie che solo Louis poteva leggere, perché si, aveva il sogno di diventare un bravissimo poeta; ed era deciso a diventarlo poiché sapeva che bisognava prima ottenere tutto ciò che si era sempre desiderato e poi prenderlo, per sapere cos’è la vera libertà.
“Lou dove vai?”, aveva Harry.
“A prendermelo”, aveva risposto sorridente Louis. Era orgoglioso, Harry lo sapeva... L’avrebbe portato a bere qualche drink per poi finire a ballare da qualche parte; in fondo Louis era sempre stato desiderato da tutti, maschi o femmine, e lui di certo non sprecava ciò, era bisex.
Harry tratteneva a stento le lacrime, quando sarebbe riuscito a dirgli che era pazzo di lui da anni?
Dopo lo studio, quella sera si ritrovava da solo a casa (i genitori e la sorella erano andati a far visita ai nonni).
Stava andando a letto; aveva il terrore della pioggia che sbatteva contro il vetro, il tempo era imprevedibile ed era arrivato un temporale; di solito in questi casi correva nella casa di Louis, quella vicino alla sua, ma si era ricordato che lui non c’era.
Ferito e solo, come quella foglia gialla a terra caduta lontana dalle altre, ecco come si sentiva.
Così si era addromentato con la faccia premuta contro il cuscino per soffocare i singhiozzi che non cessavano.
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Rain.
FanfictionSua mamma diceva sempre che Harry, il suo bambino che tanto ama, dai vistosi capelli ricci, avesse un'anima dolce, tranquilla con nessuna personalità fissa... era una indecisione interna, vasta e tremolante come l'oceano.