Finisco di sistemare le ultime cose e finalmente,dopo ore e ore di duro lavoro,chiudo quella benedetta valigia colma di vestiti e robe varie.
Il sole è ancora su nel cielo pronto a penetrare dalla mia finestra che mi assicuro di chiudere sempre poiché non sopporto il caldo. Tuttavia,questa volta farò un eccezione. Che faccia un eccezione? Succede di rado,di consueto mi mantengo sempre sugli stessi binari. Ma oggi è diverso,o meglio, dopo oggi sarà tutto diverso. Lascio stasera questa città,la mia città natale,il luogo con cui ho condiviso tanti momenti,spensierati e bui,a cui ho dedicato troppo tempo.
Sono felice di lasciarla in fondo,inizierò una nuova vita,conoscerò nuove persone,sperando di farci amicizia. Mi mancheranno però tutti coloro a cui ho voluto bene,tra cui la mia migliore amica Addie,che per fortuna non sarò tenuta a salutare per sempre giacché mi abbia promesso di farmi visita e restare qualche giorno in prossimità di eventi speciali.
Avvicinata la valigia all'ingresso,arriva il fatidico momento in cui non so cosa diamine indossare. Apro dunque l'armadio e sbircio in caso ci fosse qualcosa di realmente interessante. Alla fine,annoiata,punto su un maglione oversize e un paio di leggings di pelle.
Dopo mezz'ora ad aspettare il ritorno di mia madre e mio fratello Rick ci avviamo verso la stazione e,superati i controlli,saliamo finalmente sull'aereo.
Afferro le cuffie dalla tasca e aziono la mia playlist preferita cercando di scacciare via quei ricordi spensierati insieme ai miei cari durante il periodo estivo ormai concluso.
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Non so di preciso quante ore siano passate,ma di certo non poche. Dopo una quindicina di minuti a canticchiare quelle canzoni malinconiche sono caduta in un sonno profondo a causa della la mia stanchezza infinita e del poco tempo dedicato al riposo durante gli ultimi giorni. Sento la voce di mia madre rammentare in continuazione che tra pochi minuti saremmo scesi e di raccogliere le nostre cose.
L'aeroporto è pieno di persone tra cui turisti e gente del posto. A malapena riusciamo a camminare. Nel mentre mi sorge un'idea. Perché non visitare la cittadina? Potrei orientarmi in prossimità dell'inizio scuola e potrei magari già abituarmici. Così, chiedo gentilmente a mia mamma con quegli occhioni da gattino che le piacciono tanto e che mi aiutano generalmente a convincerla e in seguito a svariate suppliche,riesco a convincerla.
Cercando di uscire da quell'ammasso di gente,mi dirigo verso l'uscita. Una volta raggiunta,mi si apre uno scenario a dir poco incredibile. Per le strade della cittadina vi erano due o tre persone con l'aggiunta di qualche automobile frenetica. Nient'altro. Ciò che dovrebbe chiamarsi cielo appare soltanto un insieme di nuvole grigie che si affrettano a limitare qualsiasi raggio di luce.
Almeno,uno dei miei problemi cesserà,essendo amante del freddo e dei maglioni caldi.Noto all'angolino di una viuzza un piccolo negozio di frullati e così decido di avviarmici. Spingo quella porta molto decorata da variegate figure simpatiche e fiori. Mi si presenta un uomo abbastanza alto,con un sorriso stampato sul viso abbastanza esile. Controllo la bacheca dei gusti e decido il gusto fragola. Chiedo cordialmente un frullato alla fragola e l'uomo dalla voce flebile soddisfa la mia richiesta.
Aspettando il mio ordine,sento la porta alle mie spalle aprirsi. Mi volto per curiosare e mi si mostrano un gruppetto di ragazzi, suppongo della mia età. Tra i più alti troviamo un ragazzo moro dal sorriso contagioso e dalla pelle ambrata. Accanto una ragazza dai capelli rossi piacevoli alla vista, mai visti dalle mie parti. E infine un ragazzo credo un po' più piccolo di loro dai capelli castani svolazzanti. Li vedo avvicinarsi al bancone per ordinare.
<< Buongiorno Alan,tre frullati al mango grazie>> comincia la ragazza dai capelli rossicci.
<<Arrivano subito cara>> replica Alan impegnato ancora nel mio frullato.
<<Ecco a te>> si volta infine dalla mia parte lasciandomi il frullato fresco sul bancone. Rispondo con un debole grazie e mi dirigo verso un tavolino. Sblocco il telefono e mi ritrovo un sacco di messaggi da parte di Addie alla quale,stupidamente,ho dimenticato di aggiornare. Le rispondo molto velocemente e in modo laconico e torno a gustarmi il mio frullato.Ancora una volta la porta si apre. A presentarsi questa volta sono due ragazzi. Uno dai capelli folti e dalla carnagione per nulla mediterranea e una ragazza dalla carnagione diafana dai lunghi capelli corvini. Si incamminano verso quel gruppetto, a quanto pare si conoscono.
La ragazza si accolla al ragazzo più alto mentre l'altro ragazzo trova una sedia libera e ci si siede tranquillamente. Ad un certo punto alcuni di loro si girano verso il mio tavolino e iniziano a fissarmi. Credo si siano accorti della mia apparentemente invadente curiosità. Bisbigliano qualcosa ma non riesco a captare l'argomento. Perciò decido di dedicarmi solamente al mio frullato ormai finito.
Dal bancone la voce flebile ricompare richiamando l'attenzione dei ragazzi. Anche per loro i frullati erano pronti. Così alcuni di loro si affrettano a prenderli.
<< Liam perché non ci racconti di ieri sera?>> rompe il silenzio la corvina.
<<Cosa dovrei raccontare>> scoppia in una fragorosa risata questo Liam
<< Ma ti piace? Vedi che non siamo qui per giudicarti anzi>> assicura il più alto
<< Beh si,diciamo di sì>>
Nei loro occhi improvvisamente appare speranza.
<<Vedi che Theo non è mica male>> continua lasciando una pacca bella e buona l'ultimo ragazzo arrivato. In realtà non so precisamente perché stia continuando ad ascoltare dato che non li conosca affatto. Però ho così tanta voglia di fare amicizia. Ma sono timida.Perciò butto il contenitore ormai vuoto ed esco da quel bar. Nel mentre i loro volti tornano su di me e sento bisbigliare se qualcuno di loro mi avesse vista prima con ovviamente, segno di diniego da parte di tutti i presenti.
Per le strade mi sale un grande senso di colpa di aver potuto dire qualcosa,di essermi potuta farmi degli amici e invece ho buttato la possibilità nel cestino.
Cerco di liberarmi da questi pensieri raggiungendo mia madre e mio fratello nella nuova casa.Però devo dire che è proprio bella Beacon Hills.
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Hi questa è la mia prima storia e nel caso vi si presenta qualche errore non uccidetemi ahah
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𝐄𝐯𝐞𝐧 𝐛𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫 <<𝚂𝚝𝚒𝚕𝚎𝚜 𝚂𝚝𝚒𝚕𝚒𝚗𝚜𝚔𝚒>>
RomanceLa diciassettenne Cora Wood si trasferisce a Beacon Hills a causa di problemi familiari. Piano piano conoscerà dei ragazzi diversi da tutti gli altri, uno dei quali Stiles,che le incuriosirà in particolare modo.