Capitolo 4

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Brigitte si ritrovo' tra la platea, mentre il giudice farfugliava qualcosa tra se' e se'.
Non vedeva l'ora di andarsene da quel posto e poter riabbracciare sua mamma.
Mentre Julien fissava il vuoto, Corinne giocava con il labbro inferiore e faceva le smorfie. Era davvero ancora una bambina, sebbene avesse 12 anni.
Brigitte pensava alla chiamata che aveva fatto al nonno di madame Lemoine e non pote' fare a meno di pensare al perché mai avrebbe potuto fare una cosa come far ricadere un furto su sua madre Yves.
Forse perché voleva rivendicarsi dello scherzo che avevano fatto, ma non per questo avrebbe dovuto esagerare in quel modo,se davvero fosse stata lei.
O forse c'era un conflitto tra loro da anni, anche se, a dirla tutta, non è difficile farsela nemica.

Poi comincio' la sentenza.
Tutto proseguiva molto conflittualmente, tra chi affermava che era colpa di Yves e il suo avvocato che sosteneva che non poteva essere cosi'.
Brigitte aspetto', finche' non suono' il suo orologio. Erano le 12.
Finalmente, dopo mezz'ora, la sentenza si concluse.
Alla fine si decise che Yves sarebbe rimasta in prigione finche' non si sarebbe scoperto chi aveva rubato il diamante.
Brigitte doveva assolutamente intervenire. Non poteva lasciare che sbattessero per anni sua madre ingiustamente in carcere.

Si decise a raggiungere l'indirizzo che si era segnata, ma prima aveva bisogno di un aiuto.
Decise di andare a trovare sua mamma e dirle che voleva scoprire la verita'.
Yves rispose che non ce n'era bisogno ma Brigitte era molto ostinata.
Le chiese un paio di cose riguardo al rapporto con madame Lemoine.
Ora sapeva che solo quando lei, Julien e Corinne erano nati, col passare degli anni, madame Lemoine aveva cominciato a detestarli e a lamentarsi sempre di piu'. Con Yves aveva dei buoni rapporti finche' non iniziarono  i problemi con i figli.

Si decise di chiedere all'amica di sua mamma di portarla fino a dove si trovava madame Lemoine e di portare anche Julien.
Appena arrivati i due si scambiarono un'occhiata d'intesa e salutarono Margaret.

Erano decisi a fare tutto in maniera il meno possibile complicata. Julien temeva di passare per un ladro o chissa' cos'altro ma Brigitte riusci' a convincerlo del piano.

Sapevano che madame Lemoine era andata alla sua villa al mare e che suo marito non c'era in quel momento. Si sarebbero intrufolati da una finestra stretta dello scantinato, sarebbero saliti e avrebbero fermato madame Lemoine. Se necessario l'avrebbero anche legata, ma per Brigitte sembrava fin troppo eccessivo, anche se non era da escludere come opzione.
Non appena entrarono, cercarono di aprire dall'interno con una forcina.
Dopo vari tentativi Brigitte riusci' a forzare la serratura e osservarono per un po' il corridoio davanti a loro. Non sentivano nulla, quando ad un certo punto so senti' sbattere una porta. Proveniva dal piano di sopra. Sicuramente era madame Lemoine, penso' Brigitte.
Salirono molto lentamente le scale finche' non arrivarono fino all'unica stanza chiusa. Sbirciarono dalla serratura. Madame Lemoine si trovava davanti a un grande specchio e si stava pettinando i capelli. Notaronp inoltre che dalla finestra aperta entrava un forte vento e pensarono subito che fosse stato quello a chiudere la porta.
Brigitte busso' lentamente alla porta,facendo sobbalzare madame Lemoine.
Lei prese lo sgabello e si mise in ascolto.
Brigitte decise cosi' di aprire di punto in bianco la porta, facendo arretrare madame Lemoine, che cadde come un sacco di patate.
<<Voi?! Che ci fate in casa mia! Andatevene! >> mugugno' lei.
Brigitte pero' riusci' a bloccarla.
<<Ora lei ci deve delle spiegazioni. Inanzitutto, perchè è venuta qui proprio in questi giorni che mia mamma sta scontando una pena per aver rubato un diamante che si trovava nella sua borsa. Lei non ruberebbe mai, e l'ultima volta che ha incontrato qualcuno è stata proprio lei>>.
Lei cerco' di muoversi e sfuggire alla presa di Brigitte ma la teneva Ben sald alle braccia.
<<Io... non ho nulla da dire! Se lei ha rubato mon è un mio problema!>>
<<Ma la conosci bene, sai che mon è il tipo di persona. Avanti, madame Lemoine, confessi: ha messo lei quel diamante per far ricadere la colpa su di lei, solo perché la detesta e detesta noi!>>
<<Smettela marmocchi! Io non so niente di questa storia! E tu lasciami subito!>>
<<Ok... Ora dovremmo passare alle maniere forti. Julien, vai a prendere tu sai cosa e un coltello... Oh, stia tranquilla, non faremo del male a lei.>>
Madame Lemoine era furibonda.
<<Ecco. Sbaglio o questo è il suo caro cagnolino? Beh, se non ci dice la verita' noi lo uccideremo. Siamo intesi?! >>
<<Oh no! Voi non lo farete, non ne siete in grado! >>
<<E invece si.>> disse Brigitte, maliziosa.
Julien avvicino' di piu' il coltello alla pelle del barboncino e comincio' a sentire punzecchiare.
<<D'accordo! Quel diamante... non è mio, ma di una persona che conosco. Mi ha detto che se non avessi fatto in modo di nasconderlo me l'avrebbero fatta pagare. Non sono stata io comunque. >>
<<Ci puoi dire chi è questa persona>> chiede Julien.
<<Si chiama Rafael. È un mio vecchio compagno delle superiori, ma non chiedetemi dove abita perché non lo so. E ora lasciami andare.>>
<<Un'ultima cosa. Saprebbe come contattarlo? Anche attraverso un altro suo compagno. >>
<<Io ho ancora il suo numero in rubrica.>>
<<Bene,allora lo chiami. O almeno ci dia il numero.>>
<<Ma se lo faro' lui me la fara' pagare.>>
<<Non finche' stara' in prigione. Non si preoccupi e mi dia quel numero... O sa che fine fara' il suo caro barboncino.>>
Madame Lemoine si alzo', lasciata dalle prese di Brigitte e prese il cellulare.
Cerco' in rubrica e detto' il numero di Rafael.
<<Molto bene. Il lavoro qui è terminato. Puoi lasciare andare il cane, Julien.>>
<<Ma... adesso lo denuncerete? Sappiate che lui cambia qualche volta numero per non farsi ritracciare, ma dovrei averne un altro. In caso io ho una foto di lui. Era solo un ragazzo ma la polizia potrebbe identificarlo. Ecco.>>
Brigitte scatto' una foto e si precipito' giu' dalle scale. Non aveva intenzione di perdere un minuto di piu'.
Si sarebbe catapultata subito dalla polizia e denunciato il vero ladro e avrebbero cosi' liberato finalmente dua madre.

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