Il concetto è lo stesso del capitolo prima: sei una puttana molto discreta. Una star di instagram. Una di quelle che va alle feste dei vecchi per soldi e si fa di ketch davanti a tutti. Una di quelle che guarda anime per non farsi dare della puttana dai weeb insicuri del proprio corpo. Una di quelle che della musica se ne sbatte il cazzo, se la fa fare dal primo che passa: letteralmente, l'ultima volta hai chiesto al fruttivendolo come chiudere quella barra, dai, GucciLover, un po' di contegno; Gino ha fatto il professionale, però lo sa cosa fa rima con "montagne di cash".
Insomma: la tua unica dote è essere figa, che tral'altro spacci tutto per genetica, invece t'ammazzi di squat, dai, si vede a mille miglia di distanza che il tuo culo l'hai fatto col fottuto compasso.
Ci troviamo in studio, da Greg Willen, non ti sembra vero, cazzo, sei qui, sei qui e non hai fatto mai un'emerita minchia nella vita: il pensiero di non meritare la presenza di questo idolo ti sfiora la testa, ti accarezza i capelli, per un attimo, un brivido ti assale, e sembra quasi un anello al dito della tua insicurezza, un'insicurezza molto probabilmente fondata, che ha ragione di esistere, perché sai che il tuo castello di carte crollerà con l'arrivo di una nuova epoca musicale, dal momento che la capacità di rinnovarti, non ti sembra appartenere; ma cerchi di non farci caso, di rimanere immobile, a guardare - con la coda dell'occhio -, chiunque stia registrando. Non appare come un ragazzo troppo alto, anzi, ti supererà circa di cinque centimetri, ma non è una novità: sei sempre stata troppo alta, troppo, cazzo, ma questa è stata un'ottima caratteristica: all'infuori dell'adolescenza, è tutto ciò che ti ha permesso di entrare in un'agenzia di moda.
Le sporche che il ragazzo registra, sembrano cullarti verso uno stato di ipnosi assoluta, mentre vedi le sue labbra muoversi dolcemente, modulando un "baing baing baing" fondamentalmente divino. Guardandolo, facendoti rapire dalle sue ö, ti chiedi "come fa?", fra te e te, o forse lo sussurri: non ti ricordi, hai quasi la sensazione di averlo detto ad alta voce, tant'è che spalanchi i tuoi - scontati - occhi azzurri, i quali hanno questo colore freddo e particolare solo a causa delle lentine che ti fanno il piacere di aderire ai tuoi bulbi oculari ogni mattina; lui, invece, gli occhi azzurri ce li ha realmente, lo sai perché ti ha appena guardato, sì, forse l'eco del tuo "come fa?" lo ha raggiunto, o forse è lui stesso ad essere nella tua testa, e non ci sarebbe da stupirsi: è il fottutissimo sapobully, non ci si può aspettare di meglio.
Tornando al discorso: ti ha guardata, ti ha squadrata, partendo dalle Jordan - anch'esse veramente molto scontate - che hai ai piedi, salendo lungo la tua pancia piatta, soffermandosi sulla tue tette, per poi concludere il suo tour proprio sul tuo viso, soffermandosi poi nuovamente sulle tette.
Ti sorride dolcemente, quando poi inizia a cantare sul serio, per bene: non vuoi fare l'egocentrica di stocazzo, ma hai quasi l'impressione che si stia impegnando solo per te, o almeno, lo speri. Sì, sei l'egocentrica di stocazzo.
<<questa bitch vuole cocaine da sapobully.>> a questo punto, la scena sembra veramente descriverti, nel senso, grazie al cazzo che vuoi cocaine da sapobully, un momento di scoperesti anche tuo cugino per una dose, se solo Roberto avesse un po' di intelligenza emotiva in quella sua testolina da futuro ingegnere.
Solo una volta finito il pezzo, riesci a staccare gli occhi dal ragazzo, ma unicamente grazie a Rosa Chemical, che - avvicinandosi a te -, ti dice che <<tocca a te, fiorellino italiano.>> e ti tende la mano per poterti alzare dal divanetto su cui hai poggiato il culo; tu ti alzi comunque da sola, perché le mani ti servono per alzarti i jeans fino al collo, mentre lo fai. Rosa Chemical se ne ritorna accanto a Greg Willen, o meglio, dietro di lui, mentre gli limona la pelata solo e unicamente per dargli fastidio. Ora: io lo so che Greg Willen e Rosa Chemical hanno litigato assieme a Radical, FSK, cazzi e mazzi. Me ne fotte qualcosa? No. Continuerò a scrivere che scopano? Sì.
Mentre ti spacchi il culo con le mutande, - visto che i tuoi jeans hanno superato l'altezza dell'atmosfera -, incroci nuovamente lo sguardo di Sapo, che subito, ti porge la mano, prima di darti i due soliti baci sulla guancia, perché lui è del suddditalia.
<<piācërë, sapöbûlly 4L.>> si presenta, con il suo solito sorriso magnetico da tossico marcio.
<<piacere, GucciLover>> rispondi, ricambiando il sorriso magnetico con uno di quelli che fai la sera davanti allo specchio, prima di entrare in doccia.
<<ānchë tû quā...>> si blocca, guarda il vuoto per qualche istante, e poi riprende a parlare. <<për rëgistrārë ün pëzzö?>>
Tu annuisci, silenziosa, cercando di capire di che cazzo si sia fatto in questi anni per diventare così lento; "forse xanax" ti rispondi da sola, nella tua testolina, mentre lui ti sorride con i suoi occhi da scugnizzo napoletano sceso da scampia coi fratm e Niko Pandetta in cassa. <<ti vā di scëndërë për ûn cāffë, döpö?>> continua, lui.
<<quando finiamo? certo.>> tu te l'aspettavi, insomma, non ti sei rifatta le minne per nulla: giusto? scoperete? sicuro, è la seconda ragione per cui hai voluto rifarti le tette, voglio dire.
//spazio autore//
ciao, in questi dieci mesi sono stata - purtroppo - molto occupata a fondare e sostenere la mia setta antisemita; spero che voi e wattpad mi possiate perdonare, visto che probabilmente - dopo questo ritardo - la mia storia la vedranno in cinque. km smpr ditemi ke ne penzate!!!
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❝immagina; capi della trappolla... ❞
Fiksi PenggemarOllaregangshit, brö, benvenuti nella lobby. Questa è una raccolta di vari immagina sui nostri idoli, i re della trapshit. Invece di usare la solita scritta cringe "y/n", vi chiamerò direttamente "GucciLover", perché? Perché tutti amano Gucci.