E così, come gli ultimi 2 anni che le due hanno passato insieme, anche in questo caso, dopo esattamente 7 minuti da che Zulema si è messa in auto per aspettare Macarena, quest'ultima le ha mandato un messaggio:
"altri 5 minuti e sono lì, non andare, non obbligarmi a prendere un taxi per raggiungerti...sola e, per giunta, senza armi :)" spaventata dall'essere ipoteticamente lasciata sola lì, perché lo aveva fatto, in passato, Zulema, l'aveva lasciata a casa per andare, sola, nei luoghi stabiliti per colpi o incontri.
Sapeva, Macarena, di aver fatto centro, soprattutto con quella faccina alla fine che le ricorda tanto il sorriso che, raramente, le riserva Zulema e, anche in quel caso, le ha riservato ma rivolta ad uno schermo e questo, lei, non può saperlo. Ultimamente rideva spesso Zulema, per colpa di Maca e anche Maca si sentiva più leggera, ultimamente, da quando era tornata Zulema
13 minuti. Sono esattamente 13 i minuti che Zulema ha aspettato la biondina in auto però, per gli standard della bionda, son fin troppo pochi quindi, a modo suo, Zulema è riuscita nel suo intento
-"eccomi, avevi dimenticato questi" è ciò che dice Maca, entrando in auto e mostrandole lo zaino con i diamanti perché non si può mai star tranquille con l'imprevedibilità di Zulema e Macarena questo lo sa perciò ha dovuto prendere una assicurazione, una certezza per non essere lasciata sola e in disparte, in qualcosa che era stata lei stessa ad organizzare
-"Questi li prendo io" dice Zulema strappandole lo zaino di dosso
-"assolutamente no, tu prendi questa e guida, a questi ci penso io, non voglio rischiare che tu scappi di nuovo, non con questo malloppo" e dicendo questo Maca si riprende quanto le era stato strappato dalle mani poco prima, con un sorriso soddisfatto sul viso. Ma quanta verità c'era in quelle parole, quanta paura in ciò che le ha detto e quanta sincerità nel suo sguardo, non ha mai voluto, Macarena, che Zulema andasse via, riusciva ad essere diversa quando c'era la mora nei dintorni, era una Macarena sicuramente diversa da quella timida, insicura e impacciata che era entrata circa 20 anni prima a Cruz del Norte ma non le dispiaceva quello che era, perché Zulema la spingeva al limite e tutte queste sensazioni, Macarena, non le aveva mai provate prima, sapeva di aver fatto tante cazzate prima e di ognuna di esse dopo poco tempo si pentiva, ma di tutto ciò che ha fatto con Zulema, non cambierebbe assolutamente nulla, nel bene o nel male.
Zulema la fulmina con lo sguardo ma non dice nulla, capita spesso, nell'ultimo periodo, che sia Maca ad avere l'ultima parola e che Zulema lasci cadere tanti discorsi, non sapendo che dire, forse, o perché non vuole iniziare una faida che non è sicura di poter vincere, forse questo Macarena non lo saprà mai, e forse nemmeno Zulema sarebbe in grado di dare una spiegazione coerente senza risultare una bambina impacciata. Zulema, alla guida dell'auto, mette in moto e parte e dopo circa una mezz'ora (in cui in auto c'è stato un silenzio rotto solo dalla musica della radio, silenzio che non disturbava nessuna delle due perché non avevano il morboso bisogno di parlare, sapevamo stare anche senza parlare loro due, non c'era disagio) le due arrivano a destinazione con una mezz'oretta d'anticipo, tempo che Macarena tiene a sottolineare con quel suo sarcasmo beffardo nei confronti della mora, ma Zulema scende dall'auto e inizia a perlustrare come meglio può tutto intorno a questo enorme fossato in cui, di lì a breve, le avrebbe raggiunte il contatto e lascia, a qualche distanza dall'auto una pistola, nascosta per bene tra i massi, per essere sicura di avere una alternativa, ma con la speranza di non doverne aver bisogno.
Passa poco meno di mezz'ora e le due sono raggiunte dal contatto, un uomo tutto d'un pezzo, elegante, palesemente ricco sfondato che non ha alcun timore di mostrarlo.
È Macarena ad avvicinarsi a lui, guarda Zulema e con un accordo fatto semplicemente con lo sguardo, le due raggiungono un'intesa, è la bionda che dovrà occuparsi dello scambio, la mora si limiterà a farle da guardia del corpo. Sarà impossibile a chiunque le guardi, ste due, capire come cazzo sia possibile che abbiano una così forte intesa, da non aver bisogno di parlare, dal capirsi con uno sguardo, nonostante con lo stesso sguardo facciamo percepire la reciproca voglia di farsi fuori.
Lo scambio va a buon fine e a buon fine va anche la mano dell'uomo che finisce furtivamente sul il culo della bionda, il tizio non solo non ha paura di mostrare le sue ricchezze ma neanche il suo essere un viscido. A quel contatto contemporaneamente si voltano Macarena verso l'uomo e Zulema, che osservava poco distante la scena, scatta sull'attenti già con una mano sull'arma, pronta a sparare, ma è Macarena (dopo aver preso la mano dell'uomo, storcendola un po' per fargli capire il suo non essere interessata e di non aver apprezzato il gesto) a guardare Zulema e tranquillizzarla con lo sguardo, sempre quel fottuto sguardo che fa miracoli.
Non appena Macarena è di nuovo vicino la bionda, ma l'uomo non si è mosso di un centimetro dal luogo in cui i due hanno fatto lo scambio, è Zulema a mettere una mano sul culo di Macarena, cogliendo di sorpresa anche lei, le si avvicina al collo, come a volerle dare un bacio, con l'altra mano le prende la valigia che l'uomo le ha dato, contenente i soldi, stringe ancora un po' più a sé la bionda e poi la lascia andare, senza fare altro, guardando prima l'uomo e sfidandolo con gli occhi. Macarena sorride al gesto strambo ma divertente della donna, ma la lascia fare, sa che quello è il suo strano modo di marcare il territorio. Ma che territorio ha la necessità di marcare Zulema? È una domanda che entrambe si pongono ma nessuna delle due si risponde, non in quel momento.
Risalgono in macchina e vanno via, ma Zulema resta attenta ad ogni minimo comportamento dell'uomo, non lo perde di vista fino a quando non sono di parecchio lontane dal luogo, poi ha come l'impressione di poter tornare a respirare con un ritmo regolare, ma continua a guidare a mani serrate sul volante e questo non passa inosservato alla bionda, che decide di smorzare la tensione facendo ciò che ultimamente le viene meglio, stuzzicare l'altra donna.
-"A che devo quel tuo comportamento di prima?" le dice in tono di sfida, una sfida che entrambe però vogliono giocare, e soprattutto vincere
-"Che comportamento? Non so di che parli" Zulema non vuole scoprire le carte, lascia che sia la bionda ad attaccare per prima, lei è lì, pronta a difendersi
-"La tua mano sul mio sedere, la tua bocca particolarmente vicina al mio collo, è un modo convenzionale di marcare il territorio, pensavo che Zulema Zahir fosse più tipa da entro-spacco-esco-ciao, pensavo non usassi questi mezzucci per colpire e annientare l'ego maschile" la conversazione inizia a farsi interessante e Maca è sicura di avere in pugno la vittoria
-"eppure ha funzionato, tu non l'hai vista la sua faccia, ma era stato colpito e affondato quel figlio di puttana...per la cronaca, non marco nessun territorio, non ho da marcare nulla io" eccola, Zulema è stata colpita nell'orgoglio, sono stati detti a voce alta quelli che erano i suoi obiettivi e, lo scorpione del deserto, non può fare altro che pungere per difendersi e questo Maca l'ha capito ma non può esserne felice, anche lei è stata colpita, ma soprattutto è stata lasciata dall'altra con tanti forse e tanti perché.
Guidando per mezz'oretta raggiungono prima la stanza d'hotel in cui lasciano parte del denaro e con quella restante si fermano in un fast food per pranzo, successivamente, poi, le due si dirigono nel luogo per il quale si trovano lì. Entrambe hanno bisogno di un controllo, una delle due ha anche bisogno di un miracolo e questo, purtroppo, lo sanno entrambe.
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Questa non è ancora la fine
FanfictionCosa sarebbe successo alle due protagoniste se Macarena avesse messo da parte il suo egoismo materno, strappando Zulema al suo eroico suicidio? Il finale di El Oasis ha dato un degno epilogo a tutti i protagonisti, restando coerente con le scelte d...