Capitolo 8

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Il giorno seguente, Zulema viene sballottolata da una stanza all'altra per gli ultimi esami, tutti straordinariamente positivi, infatti, come mai accaduto prima d'ora, le hanno dato la possibilità di tornare a casa e di essere, quindi, dimessa dall'ospedale, con la promessa di riposare, non stressarsi e di tornare dopo pochi giorni per un ulteriore controllo.
Non era mai successo che una persona reagisse così positivamente ad un intervento di tale portata come fosse un banale intervento alla cataratta.
Ottenute e firmate le dimissioni dall'ospedale, quindi, Zulema con l'aiuto di Macarena torna al mothel, si stendono entrambe sul letto dove Macarena riprende le carte su cui avevano iniziato a progettare il colpo e continuano con altri dettagli. Al motel avevano lasciato tutto quanto e col pagamento dell'intervento erano rimasti solo due milioni per poter organizzare il colpo.
Z: -"Questi due milioni sono tuoi, abbiamo usato i miei e anche una parte dei tuoi per pagare il mio intervento, questi quindi sono tuoi e restano a te" il senso di colpa, in questo momento eccezionalmente ha colpito la bruna
M: -"Ho fatto tutto ciò che era necessario per la tua guarigione, questi potranno anche essere la mia parte ma io li metto a disposizione di entrambe per organizzare al meglio il colpo che ci frutterà abbastanza denaro per poter vivere serenamente e senza ulteriori pazzie per il resto della vita, non discuterò oltre" non si sa come ma ultimamente Macarena riesce ad essere abbastanza convincente da zittire Zulema, o forse è Zulema che sta concedendo a Macarena abbastanza terreno su cui aver ragione.
M: -"Va tutto bene? Sei stanca? Possiamo anche continuare dopo, d'altronde ti hanno prescritto del riposo" Macarena azzarda un consiglio alla bruna vedendole chiudere gli occhi e poggiarsi sulla sua spalla. Non vuole allontanarla da lei, non l'ha infastidita il contatto, ma l'ha preoccupata, questo non può nasconderlo e non riesce a farlo, il tutto trapela dalla sua voce e dalla velocità con cui le parla, d'altronde è sera, sono lì su quel letto a parlare del colpo da più di due ore, ci hanno anche cenato lì sopra, una pausa possono concedersela entrambe, anche Macarena non può dire di essere fresca come un rosa, avendo passato le ultime due notti in ospedale con Zulema.
Z: -"Non sono stanca, possiamo continuare ancora un po'" l'ultima cosa che Zulema vuole è far compassione o pietà alla bionda, farsi vedere debole o vulnerabile, è una cosa che non ha mai accettato è mai accetterà.
M: -"Non importa, io sono parecchio stanca, vado a cambiarmi e vado a letto, se vuoi puoi continuare da sola" l'ultima cosa che Macarena vuole è togliere lo scettro del potere alla bruna, che vive di questo, pertanto le lascia la possibilità di continuare da sola, sapendo che non lo farà, hanno raggiunto una tale sintonia da riuscire ad organizzare qualcosa solo cooperando, nessuna può andare avanti senza l'altra, non in questo colpo almeno. Infatti Zulema, vedendo Macarena allontanarsi, ripone tutti i fogli in un cassetto del comodino accanto all'etto e si sistema meglio sotto le coperte, lasciando la parte di letto accanto al sua scoperta, ad accogliere Macarena che poco dopo la raggiunge, sdraiandosi accanto a lei e cingendole con un braccio il busto, a quel contatto Zulema si irrigidisce e Macarena ritrae il braccio scusandosi. È Zulema che di forza le riprende il braccio e lo posiziona lì dove era fino a qualche secondo prima.
Z: -"Non ci sono abituata"
M: -"A cosa?"
Z: -"A questo"
M: -"A qualcuno che si preoccupa per te?"
Z: -"Esatto, a qualcuno che si preoccupa per me e il fatto che lo faccia tu mi mette su una posizione tale da doverti talmente tanti favori da aver perso il conto e questo non mi va" a quel punto Macarena scoppia in una grossa risata che innervosisce la bruna, ottenendo l'effetto contrario di ciò che avrebbe voluto che era semplicemente stemperare la tensione. Macarena non voleva ridere di lei o ridicolizzarla, apprezza il fatto che si stia aprendo come mai aveva fatto prima, in più di 12 anni di rapporto, per quanto strano fosse, ma semplicemente non concepisce come ancora Zulema vede ciò che lei sta facendo per la bruna.
M: -"Non mi devi nulla, non l'ho fatto per un tornaconto personale, Zule, l'ho fatto semplicemente per te. È così strano che qualcuno, anche la tua più acerrima nemica, faccia qualcosa per te e per farti star bene?" parla subito Macarena, così da stemperare quella situazione di gelo che si era creata dopo il risentimento di Zulema, la sua voce è calma, rassicurante, dolce, semplicemente sincera, pur volendo Zulema non riesce a trovare della finzione in ciò che sente pronunciare dalla bionda.
Z: -"Te l'ho appena detto, non ci sono abituata"
M: -"E allora inizia a farlo, io non ho intenzione di smettere"
Z: -"Perché?"
M: -"Perché cosa?
Z: -"Perché lo fai? Perché stai qua? Perché non mi hai lasciata lì a morire e non sei scappata?" entrambe sapevano che questo momento sarebbe arrivato, era una scommessa puntare su quando sarebbe successo, prima o poi avrebbero dovuto parlarne, è arrivato il momento di vuotare il sacco e parlare a mente fresca, a cuore aperto e spalla contro spalla.
M: -"Da quando ci conosciamo siamo sempre state l'una l'opposto dell'altra, il giorno e la notte, lo Yin e lo Yang, ciò che non abbiamo mai saputo e che io ho capito solo qualche tempo fa, però, è che siamo sempre state parte della stessa unità, pertanto una non può esistere senza l'altra. Ho sempre avuto quella tensione che da una parte mi portava ad allontanarti e dall'altra mi spingeva ad attirarti, a cercarti e a trovarti. Con te mi sono ritrovata ad essere parte di un duo perfettamente bilanciato in grado di fottere il mondo, fottere gli altri e ottenere ciò che vuole. Non sono andata via e non sono scappata proprio per questo, perché due metà destinate ad essere parte di un intero, non possono essere separate, noi due non potevamo avere due destini, te l'ho detto: uguali o niente. Ho deciso di starti accanto, di supportarti, sopportarti e aiutarti a racimolare le forze e a tornare quella di prima, ti ho proposto quello che tu tempo fa hai proposto a me, tuttavia nella mia mente il finale è un altro: il colpo va bene, ne usciamo entrambe vive e vegete, forse con qualche ammaccatura che d'altronde ci ha sempre contraddistinte, ricche sfondate, in un'altra parte del mondo che, in una zona remota del mio cervello, è anche la stessa per entrambe perché nella mia testa, il tutto continua. Non ero pronta a lasciarti andare, non so se lo sarò tra qualche tempo". Zulema è senza parole, alla lacrima tatuata per la morte della sua Fátim, se ne affianca una nata dalle parole della bionda, mai aveva sentito qualcuno parlare così di lei e per lei, non può far altro che cacciare la lacrima con una mano, girarsi verso la bionda e bearsi della visione dei suoi occhi, per incastrarli con i suoi e non lasciarli andare.

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Capitolo decisamente fluff ma ne abbiamo bisogno tutti. Mi è piaciuto molto scriverlo, dar voce alle parole di Maca che sono un po' ciò che abbiamo sempre pensato noi di quelle due vedendole dallo schermo (per non pagare di Maggie e Najwa, altro grandissimo e bellissimo capitolo, nonché doloroso *sigh*), spero piaccia anche a voi leggerlo, ma questo posso solo scoprirlo attraverso i vostri commenti che attenderò con ansia!
Vi do appuntamento al prossimo capitolo, vi adoro e vi ringrazio per le letture e le stelline, a presto! Xoxo

Questa non è ancora la fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora