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"Vuoi davvero ritornare in quel posto?" Chiese Harry con un leggero cipiglio sul volto.
"Perché no? È da troppo tempo che non andiamo a divertirci, tesoro" lo incalzò Zayn mettendo una mano dietro la sua nuca e sporgendosi verso di lui fino a quando le loro bocche entrarono in contatto.
Le loro lingue si cercarono, iniziando una sensuale lotta di intrecci e saliva. I loro sapori si mescolarono mentre Harry posizionava le mani sulle natiche del moro stringendole con forza e e facendolo gemere nella sua bocca.
Fu Zayn il primo a interrompere quel contatto per poi guardare il maggiore negli occhi sorridendo beffardo. "Non ti va di rivedere quel ragazzo?" Sussurrò malizioso sulle sue labbra.
Harry aggrottò le sopracciglia e il suo volto assunse un'espressione leggermente dubbiosa. "Non accetterà mai qualcosa di simile" disse poi infastidito.
"Non puoi dirlo senza prima tentarci" disse il moro prima di sorridere ancora una volta compiaciuto di se stesso. Convincere Harry non era mai troppo difficile.

"Cosa gli hai fatto questa volta?" Chiese Zayn entrando nello studio. Guardò Harry che lanciò una fugace occhiata nella sua direzione per poi tornare a prestare attenzione al computer di fronte a se.
"Nulla" rispose lasciavo, come se quella conversazione lo infastidisse.
"Haz... cosa è successo?" Zayn lo fissò insistentemente fino a quando gli occhi verdi del compagno si puntarono finalmente nei suoi.
"Voleva passare la notte da Stan" disse infastidito socchiudendo gli occhi e stravaccandosi sulla poltrona.
"E?" Lo incalzò nuovamente il moro.
"Non permetterò che passino la notte insieme"
"Harry, dovresti fidarti di lui. Come credi che possa sentirsi al riguardo? Continui a trattarlo come un bambino dannazione!"
"È un bambino" lo corresse il riccio utilizzando un tono di voce così freddo e distaccato da mettere i brividi.
Zayn non perse neanche per un secondo la sua tranquillità ma continuò a fissare insistentemente la figura del compagno. "Quindi vorresti dire che ti piace scopare con un bambino? Potresti esser accusato di pedofilia signor Styles" lo derise cercando di mantenere i toni pacati. Intraprendere una conversazione pacifica con l'uomo era davvero difficile.
"Hai capito cosa intendo" disse semplicemente il riccio ritrovando un po' di autocontrollo. Zayn riusciva sempre a tranquillizzarlo. Forse era proprio per questo che erano andati sempre d'accordo fino all'arrivo di Louis. "E mi fido di lui. È dell'altro marmocchio che non ho fiducia. Hai visto anche tu come lo guarda Zee, quindi non venire a farmi la paternale ora" aggiunse con una leggera nota amara nella voce.
"Neanche a me piace Stan, Harry. Ma non puoi impedire a Louis di vivere la sua vita come meglio crede. Ha ancora 24 anni e merita di fare le proprie esperienze."
"Come fai ad essere sempre così tranquillo?" Sussurrò il riccio mentre Zayn si posizionava a cavalcioni sulle sue gambe.
"Almeno uno di uno deve cercare di esserlo" scherzò il moro prima di iniziare a lasciare baci umidi sulla mascella dell'altro. Ispezionò tutta la zona prima di giungere sulle labbra carnose del compagno.
"Ho paura di perderlo, Zayn" Harry socchiuse gli occhi inclinando la testa all'indietro e lasciandosi cullare dalle attenzioni che il compagno gli stava dando. Zayn sorrise sulle sua bocca prima di lasciare un fugace bacio a fior di labbra. "Ma in questo modo renderai tutto più difficile, amore"

Harry entrò nella camera del compagno trovando il castano rannicchiato sul proprio letto. Rimase a fissarlo in silenzio fino a quando gli occhi azzurri di Louis si puntarono nel suoi. "Vattene via" ringhiò il minore.
"Possiamo parlare?" Chiese il riccio avvicinandosi cautamente nella sua direzione.
"Non abbiamo niente da dirci" borbottò l'altro rigirandosi sul letto in modo da dare le spalle al compagno.
"Louis" provò di nuovo Harry senza però ottener alcun successo. "Mi dispiace" sussurrò leggermente esitante. Chiedere scusa non era mai stato il suo forte.
A quelle parole il più piccolo si irrigidì leggermente. "Dici sul serio?" Si voltò verso di lui per guardarlo negli occhi. L'espressione del maggiore come al solito era indecifrabile. Forse era anche per queste che si sentiva leggermente sotto pressione ogni qualvolta avesse a che fare con lui.
"Mh" annuì semplicemente, Harry.
"Quindi posso andare da Stan?"
"No" ribatté duro il compagno.
Louis boccheggiò leggermente "Che senso ha scusarsi se alla fine ti ritrovi a ripetere sempre le stesse azioni?" Sbottò esasperato il più piccolo mentre i suoi occhi diventarono umidi.
"Mi spieghi perché dovresti passare la notte da quello?" Urlò il maggiore. Le conversazione intrattenute dai due amanti erano sempre turbolenti e per nulla tranquille se mancava la presenza di Zayn d'altronde.
"È solo una cazzo di festa a casa sua Harry! Non sarò il solo a passare la notte li!"
"E cosa avresti intenzione di fare? Ubriacarti? Drogarti forse? In quel caso sarebbe molto più facile per il tuo amico portarti ad aprire le gambe giusto?"
Louis sorrise amaramente prima di avvicinarsi pericolosamente al volto del compagno. "Perché io posso aprire solo le gambe a te giusto?" Lo provocò il minore.
"Finiscila Louis"
"Credi che sia uno stupido? Ero solo una puttana con cui divertirsi per voi. Forse le cose non sono davvero cambiate" lo incalzò nuovamente utilizzando un certo tono provocatorio.
Harry dal canto suo non rispose ma sembrò star per lasciare la stanza. Peccato che non fu davvero quello il suo obiettivo. Quando chiuse la porta a chiave Louis si pietrificò sul posto non riuscendo a capire le intenzioni del compagno.
"Se credi di essere una puttana non avrai nessun problema nel farla per me, giusto?"

Triade {Zourry} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora