Capitolo 11 "Cambierà idea?"

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Siamo in macchina, il viaggio é  come sempre molto allegro. Tutti parlano, scherzano e coinvolgono anche me. Mentre stiamo canticchiando una canzone che trasmette la radio, sento il mio cellulare vibrare. Ignoro il messaggio leggendo solo l'emittente. In questo momento non ho voglia di rispondere, sono ancora arrabbiata con lui, quello di poco fa non é modo di comportarsi.
"Ragazzi, cerchiamo di capire perché l'ha fatto." espongo il mio pensiero ad alta voce.
"Piccola lo sappiamo perché lo ha fatto." sussurra Liam.
"Cioè?" chiedo.
Liam sta rispondere quando la voce di Niall si fa sentire.
"É una nostra questione, non posso parlartene."

Decido di leggere il messaggio per capire questa "questione" chiamata così dal biondino.
Da: Harry
*Volevo chiederti scusa, non so cosa mi sia preso. Ma posso giurarti che io non sono così e credo che in questi otto giorni tu l'abbia capito.*

Quando arriviamo vado subito a farmi una doccia. Sono ancora piena di pensieri, il che non mi aiuta affatto.
Esco dopo una mezzora e mi vesto comoda: semplici pantaloncini e canotta con colori vivaci.
Sono appena uscita dal bagno e chi mi ritrovo davanti? Harry.
Non so cosa dire o fare, non voglio essere ripetitiva, ma non si é comportato affatto come si sarei aspettata.

"Miley, ti prego dimmi che non sei arrabbiata con me." mi sta dicendo con voce tremolante, come se in questo momento ha paura della risposta che io posso dargli, anche se vorrei solo dirgli di no e abbracciarlo, devo trattenermi e spiegargli bene come stanno le cose.
"Harry, cavolo se sono arrabbiata con te, ma in questo momento ho solo voglia di stringerti." appena le parole escono dalla mia bocca arrossisco, non sono mai così diretta.
"Allora muoviti a insultarmi perché anche io ho tanta voglia di averti fra le mie braccia."
"Harry devi scusarti con Niall, é un bravissimo ragazzo, non ha meritato le tue dure parole e le tue azioni. Perché l'hai fatto?"
"É una nostra questione fra me e lui." io rido. La stessa risposta del biondo.
"Come mai ridi?" sorride.
"Voi due siete molto amici e si vede, date le stesse risposte."
"Ma quanto devo aspettare per il mio abbraccio?" domanda con la voce da bimbo. Io gli tiro la guancia e poi mi butto fra le sue braccia.
"Ti voglio bene Harry."
"Anche io piccola, più di quanto immagini." noto nel suo tono leggera tristezza.

Ad un tratto esce Niall da una delle tante porte.
"A quando i matrimoni?" chiede con fare strafottente.
"Niall smettila." lo rimprovero.
"Piccola, scusami tanto." si addolcisce nella prima frase continuando
"Io e te dobbiamo parlare, ma prima devo risolvere con questo." si riferisce a Harry.

*****
Niall's Pov
Ho appena trascinato Harry in un'altra stanza, non voglia che lei senta i nostri discorsi. So benissimo che ci interromperebbe e questo non ci aiuterebbe assolutamente, e poi le non deve sapere il mio segreto, il segreto che mi porto dentro da otto giorni. Tutti i ragazzi lo sanno, Liam mi ha consigliato mille volte di parlarne, ma in situazioni del genere sono troppo timido.

"Sei un idiota" lo insulto.
"E tu solo un illuso."
"Hai sempre recitato la parte dell'amico quando sei solo un traditore nascosto dagli occhioni verdi e le fossette che ti danno un'aria da conquistatore bastardo." so benissimo di star esagerando, ma non doveva farmi questo.
"Non l'avrai." ringhia e io gli tiro un pugno, che la nostra rissa abbia inizio. So che siamo alla pari in forza, nessuno avrà la meglio, ci conosciamo entrambi troppo bene per avere punti deboli nascosti.
"Fottuto bastardo. Da quando siamo entrati in quella casa, ho capito che mi piaceva, perché devi metterti in mezzo."
"Niall piace anche a me." urla e da qui mi siedo a terra, lui si posiziona davanti a me, basta violenza, ora dobbiamo parlare seriamente.
"Ma cosa ce ne facciamo della regola 'le ragazze degli amici non si toccano', eh? Non puoi dimenticarla."
"Lei per me non é un fottuto gioco, Ok? Non sto usando la seduzione per portarmela a letto, no. Sono serio e poi non é ancora la tua ragazza."
"Non credo fosse così importante per te Harry, non lo immaginavo proprio, quindi se é quello che vuoi io mi metterò da parte, sono stanco di litigare con te."
"No, non devi arrenderti. Devi combattere e se lei sceglierà te me ne farò una ragione e viceversa se sceglierà me."
La porta si spalanca, é Liam.
"Ragazzi, non avete capito nulla. Lei non sceglierà, ho parlato con lei in questi giorni e mi ha confessato che non può iniziare un qualcosa con un uno di voi, lei abita in Italia. Fra poco più di due mesi partirà." ci spiega e io sento il cuore perdere qualche battito.
"Non può essere, devo farle cambiare idea. Ora la invito ad uscire." rispondono

Sono davanti alla sua porta, busso leggermente.
Lei grida un "avanti" e così io entro, é con Louis, tortornato da poco da Londra.
"Ehi Miley." la saluto. "Ciao Louis."
Louis esce dicendo "Vi lascio soli"
"Ciao biondino tinto." scherza la mia dolce bimba.
Le accarezzo la guancia e le chiedo:
"T-Ti va di uscire questa sera con me?"
"C-cosa?" domanda lei incredula, mentre io ho un dubbio: perché stiamo cominciando a balbettare?
"Se ti va di prendere un gelato dopo cena... Con me."
"Oh certo."
Aspettate, ha accettato? Siiii, sono al settimo cielo.

Salve ragazze. Allora vi é piaciuto il capitolo? É da tanto che ci lavoro.
Comunque ecco l'undicesimo. Voglio ringraziare tutte quelle che votano e commentano, però se devo essere sincera ci sono rimasta male... Ho letto tante storie e tutte hanno molti più voti e commenti della mia. Sarà che é la prima e che poche la conoscono, ma se invece é colpa mia e se sbaglio qualcosa ditemelo perché voglio migliorare, ne ho bisogno. Se é possibile lasciatemi una lunga recensione (commento)
Ora voglio ringraziare in particolare Vittoria e Noemi, le ringrazio in particolare perché fanno parte del mio gruppo whatsapp e sembrano entrambe molto simpatiche.
Se volete farne parte basta mandarmi il uner e il vostro nome qui su wattpad. 
Un abbraccio a tutte.
#R

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