I'm a Coldplayer

In my Place

Tutti abbiamo un posto speciale, dove ci rifugiamo quando qualcosa non va per il verso giusto, dove riusciamo ad esprimere pienamente noi stessi. Dove ci dimentichiamo dei problemi e continuiamo a sognare. Questo posto, che sia un posto reale, immaginario o una persona, è la nostra forza. A volte però, nel nostro posto speciale dobbiamo affrontare delle situazioni non tanto felici, che non possono essere rimandate, per niente.

"In my place, in my place
Were lines that I couldn't change
I was lost, oh yeah
I was lost, I was lost
Crossed lines I shouldn't have crossed
I was lost, oh yeah"

Ci sono dei limiti che non dovremmo superare, ma che talvolta superiamo, soprattutto quando ci sentiamo persi e non troviamo alternative valide.

"Yeah, how long must you wait for it?
Yeah, how long must you pay for it?
Yeah, how long must you wait for it?
For it
I was scared, I was scared
Tired and underprepared
But I wait for it
If you go, if you go
Leave me down here on my own
Then I'll wait for you, yeah"

E poi arriva un momento in cui qualcuno se ne va, ci lascia lì, nel nostro posto, e dobbiamo affrontare la realtà. Ma in fondo, sappiamo che quel qualcuno lo aspetteremo sempre nel nostro luogo.

"Sing it please, please, please
Come back and sing to me, to me, me
Come on and sing it out, now, now
Come on and sing it out, to me, me
Come back and sing it
In my place, in my place
Were lines that I couldn't change
I was lost, oh yeah
Oh yeah"

E, a volte, abbiamo bisogno che quel qualcuno torni indietro e ci dica quello che vogliamo sentirci dire, quel che pensiamo anche noi.