Capitolo 1

139 3 0
                                    

Continuavo a rimanere chiusa nella mia stanza con gli occhi chiusi appoggiata alla porta a pensare a cosa avevo fatto di male per meritarmi una famiglia del genere. Erano un po' di sera che mio padre tornava a casa incazzato nero e non ne sapevo il motivo se la prendeva con la mamma iniziava ad insultarla e li scoppiavano le solite litigate.
-Non pensi mai a tua figlia eh?non pensi che lei soffra quando sente che litighiamo per colpa tua?Scott?!-Sentii urlare la mamma dal piano di sotto
-Non dare la colpa a me Christina! Se tu non ti scopassi quel coglione del tuo datore di lavoro ogni cazzo di giorno io non sarei così arrabbiato Me lo hai nascosto per due anni cazzo che razza di troia sei!-Chiusi gli occhi iniziando a piangere silenziosamente
-Non è vero Scott non è vero! Sei tu che dici queste cazzate non so come ti venga in mente che io possa fare una cosa del genere-Scesi le scale senza fare alcun rumore e mi sedetti alla fine continuando a sentire la loro "conversazione"
-Vattene.-Sibilò papà a denti stretti
-Cosa?-mormorò la mamma
-Vattene. Prendi le tue cose e vai via da questa casa una volta per tutte-
-No..no Scott p-pensaci non puoi farlo-Papà continuava a scuotere la testa mentre la mamma prese a piangere implorandolo di ritirare la frase detta prima
-Ho detto vattene cazzo! Prendi una cazzo di valigia mettici tutta la tua merda e vattene non voglio più vederti! Non permetterò che mia figlia veda che schifo di donna sei diventata se così ti si può ancora chiamare!-Sputò,queste parole erano freddissime e uscite dalla bocca dell'uomo che ami sicuramente fanno ancora più male. Non potevo vedere la faccia di mamma per via del muro,ma potevo benissimo vedere quella di mio padre il suo sguardo privo di emozioni.
-Scott..-Sussurrò la mamma
-Christina cazzo se non te ne vai da questa casa in meno di due minuti lo farò io buttandoti in mezzo alla strada-mamma mugolò qualcosa prima di andare verso le porta e aprirla,prima di uscire portò lo sguardo nella mia direzione trovandomi seduta lì con il viso spento e triste. Mimò uno " scusa" prima di dare un ultimo sguardo a mio padre e uscendo da quella casa. Portai lo sguardo su papà notando che si era seduto a terra e teneva la testa tra le mani,potevo capire che stava piangendo da come si alzavano e abbassavano le spalle. Mi alzai dalle scale andando da lui,mi sedetti davanti alla sua figura poggiando una mano sul suo braccio. Istintivamente alzò lo sguardo e quando i suoi occhi si scontrarono con i miei notai come il suo sguardo era triste,angosciato,lo aveva distrutto. Mi buttai tra le sue braccia stringendolo forte
-Promettimi che almeno tu non te ne andrai da me-Sussurrò accarezzandomi i capelli
-Mai papà,ti voglio bene.-
-Ti voglio bene anche io piccola mia.-Non permetterò a nessuno di ferire di nuovo papà,ha sofferto già abbastanza di sicuro questo alla mamma non lo perdonerò facilmente.

BENE QUESTO È IL PRIMO CAPITOLO! DA COME AVRETE CAPITO LA VITA DI AISLIN NON È MOLTO SEMPLICE. I PRIMI CAPITOLI SARANNO COSÌ RACCONTERANNO UN PO LA VITA DEI PROTAGONISTI PRIMA DEL LORO INCONTRO! SPERO VI PIACCIA UN BACIO

Angel in the shadowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora