"L'attrazione mentale non toglie i vestiti,
ma è capace di bagnare la carne
senza nemmeno toccarla."
Anonimo.
Questa notte ho avuto un terribile incubo e per sua sfortuna, la mia nuova coinquilina, si è svegliata terrorizzata dalle mie urla.
Al mattino verso le cinque, non avendo ripreso sonno, decido di farmi una lunga doccia, sperando di riuscire a sciogliere i muscoli tesi.
Prendo il mio beauty ed il resto e scendo di un piano, fino ad arrivare alle docce e ai bagni femminili.
Sotto il getto dell'acqua calda ripenso al mio obiettivo: sono sicura di passare il concorso a pieni voti: sono diventata una eccellente studentessa, studiare è l'unica cosa che mi distrae dopo anni di angoscia.
Ho scelto la facoltà di legge per difendere i deboli, le persone che, come me, o anche per ragioni diverse o uguali finiscono tra le grinfie di pazzi, maniaci, serial killer e che non riescono ad avere voce in capitolo.
Mentre mi vesto e asciugo i capelli, scaccio dalla mente il pensiero dei miei genitori in uno dei diversi episodi in cui mio padre la maltrattava, ma quando guardo la mia figura riflessa nello specchio, mi rendo conto di essere pallida come un cadavere.
Sono preoccupata che gli altri possano notare quanto sia fuori forma, o che vedano che qualcosa mi sta turbando, così, per nascondere il pallore, mi trucco.
Applico il correttore per mascherare le occhiaie, il fondotinta con una tonalità che permette alla mia carnagione di tornare tra i vivi, e termino con un velo di cipria per dare una parvenza di essere umano piuttosto che a un vampiro.
Non sono nel pieno delle forze, ma devo comunque affrontare l'esame, perciò varco la porta dell'aula, saluto frettolosamente il rettore e Mr Wilson e prendo posto negli ultimi banchi cercando di non dare nell'occhio.
Appena inizio il test però accade l'impensabile, un incubo si materializza: vedo mio padre che incombe su mia madre e le inveisce contro.
«Josh, smettila ti prego!» Si agitò impaurita. L'uomo che avrebbe dovuto proteggerla e amarla la schiaffeggiò il viso per evitare che si ribellasse. Strappò ciò che restava dei vestiti e disgustato sentenziò: «Sei solo una puttana!»
Le mani iniziano a tremarmi, gli occhi si velano di lacrime e d'un tratto un conato mi sale dall'esofago. Bianca in volto balzo in piedi e mi fiondo fuori dall'aula alla ricerca del bagno più vicino.
Riesco ad arrivare in tempo per liberarmi della poca colazione che sono riuscita a ingerire e, come un fiume in piena, i brividi tornarono ad aggredirmi. Goccioline di sudore freddo corrono pian piano dalle tempie e lungo la schiena mentre inizio a singhiozzare.
La mente si pervade di immagini terrificanti: mamma che giace a terra, le sue urla disperate e dopo una inutile lotta, la resa, senza forze, sola.
Sbatto gli occhi più volte e per terra non vedo lei ma me stessa!
«Papà, smettila ti prego!» Mi agitai impaurita. L'uomo che avrebbe dovuto proteggermi mi schiaffeggiò il viso per evitare che mi ribellassi. Strappò i vestiti rimanenti e disgustato pronunciò: «Sei solo la figlia di una puttana!»
«Miss Lewis, sta bene?»
Quella voce, la voce di Mr Wilson, mi risveglia dallo stato di trance mentre mi parla attraverso la porta chiusa.
Com'è possibile che siano ritornati gli incubi? Riesco a spiccicare due parole in croce, perché pur nell'inquietudine che mi attanaglia, torna violenta l'eccitazione e subito dopo la consapevolezza di dovermi comportare da adulta.
![](https://img.wattpad.com/cover/232433579-288-k302882.jpg)
STAI LEGGENDO
Un Indomabile Accordo
Romance[🔞 CONTENUTI ESPLICITI 🔞 ROMANZO EROTICO 🔞] Rebecca Lewis ha un obiettivo: diventare avvocato, motivata da uno spirito di rivalsa da un passato violento. Thomas Wilson, leader di un famoso studio legale, le dà l'opportunità di fare uno stage pre...