capitolo 4.

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SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti, vi ringrazio per le visualizzazioni, i commenti e i mi piace. Poi se vi va, dopo aver letto la mia fan fiction leggete questa. Ve la consiglio vivamente è fantastica e io personalmente l'adoro.  Si chiama Realize -Larry Stylinson di youaremysmileLHZLN. E con questo, buona lettura!

Ecco il capitolo:)

 Sono in macchina, aspettando il momento di scendere. Le mie sorelle fanno un casino assurdo, Lottie si muove troppo e io non riesco a pensare. Voglio pensare a quello che farò in questo college, a come mi comporterò, se studierò. Però non riesco a farlo, non riesco a vedere un Louis studioso e educato con amici e professori. L'unica eccezione penso che sarà Zayn. Mi comporterò bene con lui, se lo merita infondo.

Da una parte non voglio arrivare in questo posto, dall'altra sono troppo curioso di vedere in che postaccio rimarrò per ben 4 anni. 

Passano all'incirca 4 ore, 4 ore chiuso in macchina con 5 pazze isteriche. Certe volte mi chiedo come faccio a sopportarle ogni giorno, 24 ore su 24. Una persona normale non ci riuscirebbe. Ma io mio distinguo. 

Verso le due e mezza del pomeriggio, arriviamo a Cambridge, devo dire che è un bel posticino. 

"Louis, Louis, guarda questa sarà la tua scuola!" Dice mia sorella Lottie urlando.

Mi giro di scatto e guarda fuori il finestrino. Vedo un grande palazzo, con una porta gigante e con un grande giardino. Devo dire che mi aspettavo di peggio, e posso anche dire che non è male. Mi troverò bene, penso.

spero. 

A disturbare i miei pensieri è Zayn, che è dall'altra parte del finestrino a salutarmi. Apro lo sportello, faccio scendere Lottie dalle mie gambe, e vado a salutare Zayn. Poi mi dirigo verso la macchina della madre e saluto anche lei. Quanto è simpatica. 

"Louis, ora noi andiamo, entrate nella scuola, dite che siete arrivati in segreteria e fatevi un giro. Poi alle 18.00 se non sbaglio, dovete andare in cortile per l'assegnazione delle stanze.." dice mia madre. "Ti vogliamo bene".

Scendono le mie sorelle dalla macchina per salutarmi, avevano tutte gli occhi lucidi. Come me. Lottie piangeva. Mi mancheranno tantissimo le mie sorelle, ma veramente tanto. Le abbraccio tutte, una alla volta. "MI mancherete tantissimo.." dico infine, con un accenno di tristezza nei miei occhi.

"Ci mancherai tantissimo Lou.." dice Lottie singhiozzando "Ti vogliamo bene"..

"Non fare il cretino, e se ti fidanzi o succede altro devi avvertirci, voglio essere presente al tuo matrimonio, sai" dice ridendo Fizzy.

Le abbraccio tutte ancora un volta. 

Saluto mia madre, accennando un finto sorriso. Poi rientrano tutte in macchina. E ora è arrivato il momento più brutto, mettono in funzione il motore e partono. Mi salutano tutte dai finestrini, non le vedrò fino alle vacanze di Natale.. e mancano almeno 3 mesi. 

Zayn saluta la sua famiglia e viene verso di me. 

"Allora Bro, ora che si fa?" dice Zayn. 

"Niente, andiamo in segreteria come ha detto mia madre."

"Va bene, dopo però si fa quello che dico io, sappilo."

"Come vuoi." 

Entrati in segreteria, c'è una fila assurda. Non ce la posso fare. E che palle. Ci mettiamo in fila, dietro un ragazzo alto e riccio. 

Passano 20 minuti, è il turno del ragazzo davanti a noi. Cerco di ascoltare quello che dice. 

Sono Harry Styles, 18 anni. 


Mai sentito.  Ma poi a me che me ne frega. Bah. 

Ora il ragazzo che era davanti a noi qualche attimo fa si stava facendo spazio nella fila, per uscire dalla segreteria. é il nostro turno. 

Sono Louis Tomlinson, 20 anni.

Io sono Zayn malik, 19 anni.

Ci siamo riusciti, finalmente. Uscendo dalla segreteria, ci addentriamo nella scuola. Sto ancora pensando al ragazzo misterioso di prima. Come si chiamava.. Harreh.. non ricordo. Vabbè, ora voglio sapere che dobbiamo fare per il resto della giornata, o almeno fino alle 6. 

"Zay, allora che si fa?"

"Andiamo al bar, qui nel college."

"A fare che? non c'è una ragazza." 

"Ma te pensi solo a quello, mamma mia." e scoppia a ridere. "Dai, chi se ne frega andiamo."

Andiamo nella caffetteria, e ci rivolgiamo alla cameriera per ordinare.

"Che cosa volete ordinare?" dice lei.

Era una bella cameriera, devo dire. Ci porge il menù, sfoglio le pagine e non faccio tanto caso a quello che c'è scritto. Sono troppo impegnato a guardare la cameriera,per guardare il menù.

A distrarmi è ancora Zayn. "Hei, Lou, che vuoi prendere?"

"Penso, un caffè."

La risatina della cameriera, rimbomba in tutta la stanza. Che figuraccia che ho fatto. E stiamo a 1. Già.  Preferisco non commentare e andare avanti. Ora voglio alzarmi e andarmene prima che faccio un'altra figura di merda. Tiro un calcio a Zayn; per fargli capire che me ne voglio andare. Ci alziamo, lasciamo i soldi sul tavolo e ci avviamo verso l'uscita.

passa un po di tempo.

Sono le 17.50 e dobbiamo andare nel cortile per l'assegnazione delle stanze. Camminiamo a passo svelto e appena arrivati ci sediamo ai nostri posti. Ci sono i nomi sulle sedie. Capite? Addirittura i nomi sulle sedie. Vabbè. Ovviamente mi hanno messo apposta davanti, forse c'entra mia madre? Potrebbe anche essere. Non mi sbalordirei per niente. PERCHE' ZAYN NON E' VICINO A ME? Lo hanno messo dietro, che bastardi. Okay, quindi, ora mi tocca ascoltare tutto il discorso del preside, poi degli insegnanti e infine degli alunni che frequentano già la scuola? Ma sono matti? Diventerò pazzo a furia di stare in questa scuola. E pensare che non devo neanche fare il primo anno. E allora mi chiedo.. che ci faccio qui? Io non c'entro niente con questo posto. 

Il preside inizia a parlare. Ci spiega "Brevemente" quali sono le regole della scuola. Le uniche parole che ascolto sono " potete uscire ogni venerdì dopo le lezioni e pernottare fuori, il rientro è obbligatorio domenica sera o anche prima" si ferma per qualche secondo, poi continua dopo aver preso fiato "e volevo solo aggiungere una cosa, Non voglio assolutamente che ci siano nella scuola persone che non frequentano l'istituto se non aventi il permesso firmato dal sottoscritto".

Okay. Poteva andarmi peggio. Poteva farmi rimanere a vita in questo college.

Alla fine questo posto non è tanto male. Spero di abituarmi al più presto.

*

Finalmente dopo diversi discorsi e raccomandazioni è arrivato il momento di assegnare le stanze. 

Le stanze sono da tre posti letto. Quindi immagino che oltre Zay, nella mia stanza, ci sarà un altro ragazzo. Che noia. Spero sia simpatico.

Sento il preside dire il mio nome, quindi mi dirigo verso di lui. Ha una carta in mano, la prendo lentamente cercando di non farla cadere, come è mio solito fare e ritorno al mio posto. Zayn viene chiamato subito dopo. Si alza e si incammina facendomi un sorrisino da cretino. 

*

Arrivati nella nostra stanza, troviamo già dei bagagli disfatti e una grande borsa rossa sulla scrivania. Entriamo ovviamente come due sfacciati e buttiamo a terra le nostre valigie. Appena seduti sul letto, la porta del bagno si apre. Da lì esce un ragazzo, bello e con dei muscoli che sinceramente vorrei anche io. 

Nella mia mente riaffiorano piano piano dei ricordi.. 

Ho già visto quel ragazzo.

Me lo ricordo benissimo.

99 sfumature d'amore || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora