capitolo 2

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la mattina seguente fu alquanto monotona.

mi svegliai feci colazione e mi lavai.

presi lo skate e mi diressi verso scuola.

arrivai e posizionai lo skate nel mio armadietto insieme ai rispettivi libri che non mi servivano.

andai nella classe di matematica e mi sedetti ai primi posti sperando che mi avrebbero permesso di capire la spiegazione.

suonò la campanella e andai alle macchinette,presi uno snicker e me lo mangiai strada facendo verso il campo da calcio.

ma qualcuno mi prese da parte.

«ehy kai» sorrisi «come stai? è da un po' che non parliamo» mi disse «tutto bene,tu sai per caso perchè tayler e mattia si sono menati?» chiesi «no,so solo che ieri pomeriggio all'uscita hanno trovato una bustina di droga nello zaino di mattia» mi si gelò il sangue.

«è s-sua?» balbettai «lui dice di no..» abbassò il capo «ma tu pensi che menta» gli alzai il viso «non sappiamo più cosa credere,da quando vi siete lasciati non è più lui» disse «ora lui dov'è» chiesi «credo sia in presidenza» rispose «grazie»

iniziai a camminare velocemente verso l'aula del preside.

avevo il presentimento che con la droga,tayler ne aveva qualcosa a che fare.

mi appostai dietro l'enorme porta in vetro e riuscì a sentire le lievi voci coperte dall'enorme vocione del padre di mattia.

«se mio figlio dice che non centra,è così!» esclamò il signor polibio «signore..abbiamo trovato una bustina di droga nello zaino di suo figlio,la bustina era messa sotto a tutti i libri..se fosse stato ingannato l'avrebbero poggiata in superficie..invece per nasconderla..»

cominciai a farmi domandi esistenziali finchè una mano calda si poggiò sulla mia spalla.

«ryan non ora» sussurrai «dai babygirl vieni,non stare qui» mi fece alzare «non ti immischiare» esclamai sussurrando «tra un momento all'altro usciranno,vieni» mi trascinò via.

in compenso però,riuscì a sentire qualcosa.

era palese che mattia fosse stato ingannato,mattia non avrebbe mai fatto una cosa nel genere

o almeno non il mio mattia

ryan mi lasciò davanti al mio armadietto e poi se ne andò.

nelle ore successive finsi spudoratamente di ascoltare mentre invece ero impegnata a farmi teorie impossibili sulla faccenda mattia.

finite le lezioni  andai a casa e cominciai subito a svolgere i compiti.

finì e mi feci una doccia,infilai una felpa oversize e mi misi sul letto per riposarmi,per poi scoprire di più su quella questione.

sapevo cosa fare.

sarei andata da tayler e avrei provato a far ammettere l'inganno,e magari provare a scoprire perché.

verso le 5 del pomeriggio mi alzai dal morbidissimo letto e andai in bagno.

sciacquai il viso e misi un filo di mascara.

sciolsi i capelli e indossai una maglia della Champion e un leggins aderente 'corto'

sciolsi i capelli e indossai una maglia della Champion e un leggins aderente 'corto'

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misi delle jordan one e mi diressi verso casa di tayler.

da come mi avevano detto le ragazze non abitava molto lontano da casa mia.

arrivai e suonai,propio esso mi aprì.

«ciao,ci conosciamo?» imbronciò il viso «no,ma vorrei farti delle domande» sorrisi falsamente «su cosa precisamente?» chiese scocciato «su mattia polibio» risposi seccata «beh? che cosa vuoi sapere,neanche lo conosco» ridacchiò «sai qualcosa del sacchetto di droga che hanno trovato nel suo zaino?» sbiancò «no,perchè?» deglutì «perchè se in caso tu mi stessi mentendo,preleverò il sacchetto di droga e lo farò analizzare con l'intento di trovare le impronte del presunto ingannatore» sorrisi beffardamente «no ok,posso dirti tutto quello che so» mi fece entrare.

«sono stato io a mettere la droga nello zaino di mattia,non l'ho fatto per cattiveria,in verità non posso dirti perchè l'ho fatto.» disse «ci sono stati dei problemi con la mia famiglia e con la famiglia dei polibio,quindi volevo punirlo rovinando l'immagine dei polibio» continuò

«tayler ti rendi conto? cosa te ne importa a te se la tua famiglia ha avuto problemi con la sua famiglia? cosa centri tu? e perchè punire mattia?» sbraitai «non ti dirò più nulla» si alzò «infatti non mi serve che tu mi dica altro» estrassi un registratore vocale dalla borsetta «ho tutto quello che mi serve» feci l'occhiolino.

andai a casa e cercai brevemente di tenere aggiornate le ragazze,andai in camera e riposi il registratore nella mia cassaforte.

mi buttai sul letto e chiusi gli occhi.

che giornata strana.

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