❝addio pivello❞

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❝caro thomas,

questa è la prima lettera che ricordo di aver scritto. ovviamente, non so se ne avevo scritte altre, prima del labirinto. ma anche se non fosse la prima, è probabile che sia l'ultima.
voglio che tu sappia che non ho paura... di morire, almeno. è più il dimenticare, il perdere quello che sono per colpa del virus. questo mi spaventa.

perciò, ogni notte, ripeto i loro nomi ad alta voce: alby, winston, chuck. e li ripeto più e più volte, come una preghiera e... e mi torna tutto in mente. le piccole cose, come il momento perfetto in cui il sole illuminava la radura prima di scivolare sotto le mura; il sapore dello stufato di frypan... non avrei mai pensato che mi sarebbero mancate certe cose.

e mi ricordo di te, quando sei arrivato nella scatola: un pivello spaventato che non ricordava neanche il suo nome. ma da quella volta in cui sei entrato nel labirinto, ho capito che ti avrei seguito ovunque. e l'ho fatto, l'abbiamo fatto tutti.

se dovessi ricominciare da capo, lo rifarei, e non cambierei una virgola.
quello che mi auguro per te è che, quando ti guarderai indietro tra molti anni, potrai dire lo stesso.

il futuro è nelle tue mani, ora, tommy.
e io so che saprai fare quel che è giusto.
l'hai sempre fatto.

prenditi cura di tutti per me, e prenditi cura di te stesso!
meriti di essere felice.

grazie di essere mio amico.
addio pivello, newt. ❞


ー lettera di newtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora