"big bill, obbligo o verità?" Chiese Richie.
"O-obbligo" rispose
"Vai da Stan"
Stanley Uris...gli è sempre piaciuto quel ragazzo, non ci parla molto spesso, ma gli piacerebbe essere suo amico.
"E bacialo" concluse Richie.
"Ok" accettò.
Bill si alzò dal tavolo e si diresse verso la direzione di Stan, che nel mentre stava parlando con i suoi amici.
Gli picchiettó la spalla.
Stan si girò e aspettó una risposta da parte del moro.
Bill fece un respiro profondo e mollò un bacio sulla guancia al ragazzo.
Bill si rigirò e ritornò al suo posto.
Stan rimase immobile con le guance rosse, mentre gli amici dietro di lui ridacchiavano."Io intendevo sulla bocca" esclamò Richie, quando Bill si sedette al tavolo.
"N-non l'hai s-specificato" rispose.
Poi risero e continuarono a giocare.Il pomeriggio, Bill uscì di casa per andare al minimarket.
"Hey bellissimo!" Bill si voltò e ritrovò davanti Stanley.
"N-non chiamarmi più i-in quel modo" specifica.
"Va bene, va bene"
Bill alzò gli occhi al cielo e riprese a camminare."A cosa dovevo il bacio di oggi?" Chiese cercando di mantenere il suo passo.
D'altronde Bill non rispose e continuò a camminare.
"Comunque Denbrough, si poteva fare di meglio" aggiunse Stan.
Bill si fermò e si girò verso il ragazzo.
"A-ah si?" Chiese incrociando le braccia sotto il petto.
"Tipo così"
Bill non fece in tempo di indietreggiare, che si ritrovò le labbra di Stan contro le sue.
Stan prese i fianchi di Bill con le mani, mentre lui rimaneva impassibile.
Poi Stan avvicinò ancora di più Bill a sé.
Stan incominciò a picchiettare la lingua tra le sue labbra, chiedendo l'accesso.
Bill si staccò subito spingendolo via."M-ma che c-cavolo fai?!" Urlò.
"Tanto so che ti è piaciuto" rispose.
Bill si voltò e continuò ad accelerare il passo, con ancora le guance completamente in fiamme.
"Chiamami quando hai bisogno Denbrough!"~spazio autrice~
Ecco un immagina Stanbrough