21- Mia❤️

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Dopo aver ordinato una pizza e fumato un po', tranne io perché vietato da Luca, ci fu silenzio in casa mia.

Con piede nelle mondo dei sogni, stesa sul divano a pancia in giù con sopra, tanto ormai non sentivo più niente, di me Luca che fumava l'ennesiva canna e si stava addormentando un po' come me. Attorno a noi c'erano i ragazzi che giocavano ad un gioco da tavolo che avevano trovato dentro ad un cassetto e facevano battutine.

Nascosi il viso tra due cuscini e chiusi gli occhi sentendomi bene. Ero stra-stanca. Stavo quasi cadendo tra le braccia di Morfeo se un imbeccile non si metteva a bussare forte alla porta facendomi alzare un po' il corpo. Sentii luca mugugnare stringendomi la vita tra le braccia e bestemmiare quando gli cadde la canna per terra fuggendo dalle sue labbra.

Portai di nuovo la testa sul cuscino e obbligai Mario ad andare a vedere chi aveva interrotto la mia pace interiore.

-comodo il culo di mia sorella, vero Luca? -
E un pacco mi venne sbattuto in faccia. Diedi una spinta a mio fratello e recuperai il sacchetto tutto protetto da strati di scotch. Lo aprii e guardai le chiavi di un auto non comprendendo all'inizio. Hanno aggiustato la mia auto, ecco cosa.

-si è tanto comodo-
E poggiò una mano sopra stringendolo poco. Passai le chiavi a mio fratello chiedendogli di appenderle insieme alle altre.

-voglio anche io capire se è morbido-
Commentò Gionata avvicinandosi a Luca che allargò le braccia e lo guardò malissimo lanciandogli addosso un libro che stava li da parecchi giorni. Morii un po' dentro a pensare che quello era il libro di sferaebbasta ovvero "zero".
-che bello che ti leggi i miei libri-
E sfogliò guardando le foto che il libro illustrava. Prese il telefono e fece una storia mostrando il libro che avrà non so quante volte spammato quando è uscito.

Una notifica di fece sentire, per miracolo visto che sono mezza morta, dal mio cellulare schiacciato da me. Lo recuperai e guardai che cosa fosse.
Mandai mentalmente a fanculo Gionata.

-si ok bello... Però staccati da mia sorella. -
E il peso che stava sopra di me scomparve. Un tonfo a terra e delle parolacce in napoletano mi fecero capire che Luca stava a terra. Mi girai e mi sedetti stroppiciandomi gli occhi. Daniele si sedette di fianco a me e mi strinse tra le sue braccia.

-domani ho un altra cena di lavoro.. -
Cominciò sistemandosi i capelli indietro.
-diciamo che non è come l'altra... E più o meno familiare, quindi puoi portarti un accompagnatore-

Lo guardai strano. In che senso familiare?

-praticamente l'azienda passa definitivamente nelle mie mani, nonno va in pensione e ha deciso di riunirci tutti... Lo so che sia mamma che lui non ti vanno a genio, ma è una serata e basta -

-se vuoi ti accompagno io-
Propose Luca appoggiando il mento sulle mie ginocchia prendendomi le mani tra le sue.

-certo-
Sorrisi e mi allungai verso di luo lasciandogli un leggero bacio e rimettendomi dritta sul posto.
-si però smettila! Non sei divertente -
Sgridai Gionata che fece l'ennesima foto del giorno. Manco avesse visto la madonna.

-che bello-
Sbuffò mio fratello alzandosi e recuperando il suo giubbotto mettendoselo addosso.

-hai qualcosa contro Luca? Ti da fastidio la sua presenza? -
Gli chiesi raggiungendolo. Mi scansò aprendo la porta e raccogliendo la chiavi della sua auto tra le mie.

-no non ho niente contro di lui-
E si chiuse la porta alle sue spalle. Mi lasciò li ferma in piedi a fissare il vuoto. Caratteristica di mio fratello era quella di scappare quando stava nel torto o nascondeva qualcosa. Una mano mi prese e mi portò sul mio letto per stare un po' da soli.
Mi avvicinai al portagioie di mio zio e lo sfiorai con le dita.

☾︎ 𝑅𝑢𝑛 𝑙𝑖𝑘𝑒 𝑦𝑜𝑢𝑟 𝑙𝑖𝑓𝑒 𝑑𝑒𝑝𝑒𝑛𝑑𝑠 𝑜𝑛 𝑖𝑡 ☽︎ ᴄᴀᴘᴏ ᴘʟᴀᴢᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora