26- Farei Un Figlio

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Volevo scrivere una storia su luigi.glory
(cercatelo su instagram)
Per me è troppo cute❤️😍🥺

Poi non so cosa scrivere in questa storia.
Stavo in bagno cinque ore fa a farmi le pare su cosa scrivere e mi sono detta.. "se voglio finire la storia prima posso uccidere Catia con un incidente e ciao ciao a tutto". Poi ho pensato che dovete capire molte cose di lei prima di farla fuori quindi eccovi un capitolo normale.






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Farei un figlio solo per portarmi il tuo sorriso in giro
Farei un figlio - Rkomi


Eccomi di nuovo al bar di Dario. E anche sta volta avevo appena finito scuola e stavo studiando insieme a Gionata e Paolo. Mangiai nervosamente delle patatine alla paprika mentre ripetevo la lezione.
Tirai un calcio sotto al tavolo a Gionata quando alla radio partì la sua canzone e si mise a sclerare.

Mi rubò un evidenziatore e cominciò a pasticciare sul braccio di paolo che troppo concentrato sul telefono non si accorse di niente.

-ecco paolo... Adesso hai un tatuaggio figo come i miei-
Il riccio si guardò il braccio su cui c'era disegnato una specie di animale spastico, prese l'evidenziatore dalle sue mani e glielo lanciò in faccia prendendolo sulla fronte.

-ecco magari ti ripigli-
Scoppiai a ridere nascondendo il viso tra i capelli. A quel gesto Gionata rovesciò di proposito la sua bibita sul mio libro macchiandolo. Morii dentro.

Recuperai dei tovaglioli cercando di non sporcare i miei jeans e il mio zaino. Appena che rimisi a posto tutto notai come la mia maglietta si fosse rovinata dalla fretta di pulire.

-ora puoi indossare la maglietta BHMG -
Se me la regali...

-io te le brucio quelle maglie di merda-
Legai i capelli in una coda alta e cercai di asciugare con i restanti tovaglioli puliti. Alla fine ogni volta che vengo in questo bar mi bagno la maglia.

-Paolo perché mi odia così tanto? -
Si rivolse all'amico che di lui in quel momento poco gli interessava. Mi guardai attorno, il bar era vuoto e silenzioso, non come sempre. Dalla porta vidi entrare Luca sorridente.
Si diresse verso di noi, lasciò un bacio a me e un saluto ai due sedendosi affianco a me.

-tu sempre bagnata-
Prese tra le mani i lembi della maglietta e tastandola. Feci una smorfia e gli indicai lo scemo del suo amico.

-mi odia-
Piagnucolò verso il mio ragazzo che ci capiva poco e niente. Mi alzai in piedi andando verso il bancone richiedendo un bicchiere d'acqua. Una ragazza mi si avvicinò squadrandomi dalla testa ai piedi.

-non hai abbastanza culo per poter indossare questa gonna-
Sfacciata la tipa. Ma oh come osi?
Mi inumidii le labbra con la lingua e portai il peso su una gamba.

-non hai abbastanza cervello per parlare-
Recuperai il mio bicchiere d'acqua e ritornai dai ragazzi che stavano chiacchierando, tranne Paolo, quello è asociale. Mi legai alla vita la giacca e mi sedetti.

-com'è andato il concerto? -
Gli chiesi curiosa. Gli avrebbe fatto piacere sentirselo chiedere infatti sorride illuminando gli occhi. Prese a raccontare tutto da quando è arrivato a quando è uscito chiamandomi. Io non gli avevo chiesto niente, io alle 2 e 38 del mattino dormivo, sentii il mio telefono squillare e risposi ascoltando lui felice parlare. Non c'è stata cosa più bella che sentirlo fiero del suo lavoro.
-la prossima ti porto con me-

☾︎ 𝑅𝑢𝑛 𝑙𝑖𝑘𝑒 𝑦𝑜𝑢𝑟 𝑙𝑖𝑓𝑒 𝑑𝑒𝑝𝑒𝑛𝑑𝑠 𝑜𝑛 𝑖𝑡 ☽︎ ᴄᴀᴘᴏ ᴘʟᴀᴢᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora