-capitolo 3-

1.6K 108 101
                                    

Draco's POV

Mi ha chiamato Malfoy... TE LO MERITI...Non è vero!... SI INVECE...hai finito?...SAI PERCHÉ MI CHIAMO COSCIENZA?...no...BHE NEANCHE IO, MA IL MIO COMPITO È FARTI SENTIRE MALE...non mi vuole più vedere. Come dovrei fare a chiedergli scusa?...STAI TRANQUILLO, ANCHE SE CI PROVASSI NON CAMBIERENSTI NIENTE. LE SCUSE NON BASTANO...ma grazie tu si che mi sai dare buoni consigli...TI SENTI ABBASTANZA IN COLPA?...sì, direi di sì...PERFETTO ALLORA IO VADO, IL MIO COMPITO L'HO FINITO...

Ero disteso sul mio letto, nel mio dormitorio e stavo pensando a quanto ero stato stupido.

Quel giorno ero arrabbiato perché non faceva parte delle serpi e decisi di dirlo ai nostri genitori sapendo che gli avrebbero fatto una ramanzina, ma non mi aspettavo una tale reazione da parte loro. Avevo perso l'unica persona che non volevo perdere.

Avevo fatto probabilmente l'errore più grande della mia vita.

Il sorriso che illuminava il viso di Harry era sparito per colpa mia. Ero un fratello orribile.

Non mi sarei lamentato se avesse deciso di non volermi più rivolgere la parola. Ne sarei rimasto ferito, ma avrei capito.

Nella sua situazione avrei fatto lo stesso.

Solo che mi sentivo male...vuoto. Dovevo...Volevo...fare qualcosa.
Dopo tutto è sempre stato il pensiero che avrei potuto parlare, scrivermi, ridere con lui, che mi faceva andare avanti l'anno scorso.

Non persi tempo.

------

Nelle settimane successive Draco provò ad avvicinarsi ad Harry. Aveva provato a parlargli, a chiedergli scusa. Ci aveva provato in tutti i modi, ma invano. Il moro non ne voleva più sapere di lui. Di certo non poteva obbligarlo, tutto questo era successo per causa sua.

Draco scrisse molteplici lettere ai genitori, implorandoli di essere più flessibili, di accettare il fatto che fosse un Grifone.

Ne scrisse sei. Non ottenne mai risposta. Conoscendo il padre probabilmente era felice del fatto che il moro si sentisse così abbattuto. Ma non mollò.

Le settimane divennero mesi e ancora, a dicembre, la situazione non era variata.

Harry non parlava a Draco e tanto meno i genitori.

Decise di tentare un'ultima volta.

Scrisse un'ultima lettera. Se non avesse ottenuto risposta neanche a questa, avrebbe smesso. Dopotutto il sette è il numero fortunato, no?

Cari genitori,
questa è l'ultima lettera che scriverò. Non ho intenzione di continuare in una missione che è già persa in partenza. Come vi ho già detto Harry non sta bene. Sono mesi ormai. Non mangia. Non dorme. Non mi parla. È arrabbiato con me e io gli do ragione. Avrebbe dovuto dirlo lui a voi che era finito in Grifondoro. Non avevo il diritto di immischiarmi. Ero arrabbiato, ma poi ho capito di aver fatto l'errore più stupido del mondo. Voglio bene ad Harry come anche voi, ma non è così che si dimostra l'affetto. Lui non vede più in me quella figura fraterna che vedeva prima. Quella figura della quale ti puoi fidare. Alla quale puoi raccontare tutto. L'ho tradito. Tutto questo è successo per colpa mia. Non è stata sua la scelta, ma del Cappello Parlante. Non c'entra nulla.
Non potete neanche essere arrabbiati con lui perchè ha un carattere diverso. Non potete cacciarlo di casa solo perchè è riuscito a non essere come noi, freddo, distaccato. Io gli voglio bene così com'è, anche se ora l'ho perso. Vi sto chiedendo solo ripensare al rapporto che volete avere con vostro figlio. Di rifletterci.

Vostro Draco Lucius Malfoy

Draco andò alla guferia, chiamò il suo gufo, gli diede la lettera e lo mandò al Malfoy Manor. Sperava veramente che i suoi genitori avessero un cuore, che avessero dei sentimenti, che potessero capirlo.

A quanto pare erano tutti sogni. Aspettò quella lettera di risposta, ma non arrivò mai.
I mesi passavano e ancora nulla.

Si fece Marzo. Il natale lo passò nella Sala Comune, non volendo tornare a casa.

Dato che la lettera tanto attesa non arrivava, tentò di parlare di nuovo con suo fratello. Voleva davvero poterlo riabbracciare.

Erano appena finite le lezioni pomeridiane e decise di andare al campo da Quidditch, sicuro che il fratello si strasse allenando, dato che era entrato nella squadra.

Lo trovò. Stava rincorrendo il boccino. L'allenamento stava per finire, lo sapeva. Infatti pochi secondi dopo tutti i giocatori stavano applaudendo Harry, che stringeva la pallina d'oro in mano. 

Draco si lasciò andare ad un sorriso e scese dagli spalti dove si era messo, per andare ad aspettare che Harry uscisse dallo spogliatoio.

Si appostò all'uscita e pochi minuti dopo vide la squadra che usciva sorridente. Anche Harry aveva un sorriso in viso, un sorriso che non gli vedeva da tempo. 

Il sorriso del più piccolo si spense appena vide il fratello. Non si fermò, anzi, velocizzò il passo. Draco non se lo sarebbe fatto sfuggire. 

Lo rincorse. "Harry! Harry ti prego aspetta! Ti devo parlare!" non rispose. Tutta la squadra in tanto guardava la scena. Draco riuscì ad afferrare il moro per una manica della divisa. "Harry..." il moro si girò e assottigliò gli occhi.

"Che cosa vuoi!?"disse acido. Il biondo lasciò la presa sulla divisa.

"Oh avanti non puoi essere ancora arrabbiato!" il moro sollevò le sopracciglia. Il biondo continuò. "Ho sbagliato, ma non puoi essere ancora arrabbiato con me! Ho fatto di tutto per rimediare. Ho provato a parlarti, ma sono mesi che non mi rivolgi la parola. Ho scritto sette lettere ai nostri genitori, per cercare di fagli cambiare idea, ma non rispondono. Non riesco più a vederti così triste, sconsolato, arrabbiato. Ti prego perdonami. Ho bisogno del tuo perdono." aveva gli occhi lucidi, ma sostenne lo sguardo del moro. 

Harry lo guardò intensamente, dopotutto era vero, Draco aveva cercato di chiedergli scusa, ma lui non ne voleva sapere niente. Nonostante tutto non voleva dargliela vinta. Harry lanciò uno sguardo alla squadra e fece loro cenno di andarsene, e così fecero. Poi si girò di nuovo verso il fratello. 

"Perchè dovrei perdonarti?! Dopotutto è colpa tua se sono così triste, sconsolato e arrabbiato! Dammi un motivo, uno solo, e ti giuro che hai il mio perdono." anche lui aveva gli occhi lucidi ora. 

Il biondo non sapeva cosa dire, in fondo sapeva di essere dalla parte del torto. Abbassò lo sguardo.

"So di non avere scuse per giustificare il mio comportamento. So anche di non meritare il tuo perdono. Ero arrabbiato e deluso, ti volevo tra le serpi, così ho reagito d'istinto e ho sbagliato. Non so quali obbiettivi mi aspettavo di raggiungere dicendolo ai nostri genitori. Sapevo che ti avrebbero sgridato, e magari ti avrebbero fatto cambiare casata"  alzò lo sguardo su Harry e provò ad allungare le mani verso quelle del moro. Lui non protestò e allora gliele prese e continuò "ma tutto quello che ho fatto era sbagliato! Ogni casata rappresenta un certo tipo di persone e quella dei Grifondoro era la migliore per te, l'ho capito. Harry, tu hai un carattere straordinario, sei una testa dura si, ma sei la persona migliore che potessi avere come fratello e come amico. In fondo sono felice che tu non sia dei Serpeverde, che tu non abbia un carattere come quello mio o dei nostri genitori. Vai bene così come sei, con la tua stupida cicatrice" gli scostò i capelli, per mettere in mostra la saetta che aveva sulla fronte "con i tuoi capelli sempre scombinati" gli scombinò quella massa incontrollabile che aveva sulla testa e sorrise "con i tuoi occhiali fuori moda e con il tuo carattere Grifondoro...io...mi dispiace di averti fatto soffrire, ti prego, Harry, perdonami..."

Il moro era emozionato da quelle parole. Il biondo aveva messo il suo orgoglio da parte per confessarglielo. 

Lo abbrracciò di slancio. Il biondo sorrise e ricambiò la stretta. Poi Harry sussurrò la frase tanto attesa.

"Questo è molto meglio di uno stupido motivo. Ti perdono, Draco"

------

Ciao Snasi!
Scusatemi per il ritardo. Sinceramente non sapevo come continuare. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Perdonatemi eventuali errori. Il prossimo sarà l'ultimo per il primo anno, se trovo argomenti farò anche il secondo se no comincio direttamente il terzo. Ditemi voi se volete che faccia anche il secondo o volete che cominci a scrivere la parte un po' più Drarry... (P.S. 1319 parole). Bando alle ciance! COMMENTATE E STELLINATE! Al prossimo capitolo.

-A

𝙸𝚗𝚗𝚊𝚖𝚘𝚛𝚊𝚝𝚘 𝙳𝚎𝚕 𝙼𝚒𝚘 𝙵𝚛𝚊𝚝𝚎𝚕𝚕𝚊𝚜𝚝𝚛𝚘 || 𝙳𝚛𝚊𝚛𝚛𝚢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora