«A volte mi domando, quanto sia brutto essere me.
A volte mi domando, se la strada che io stia percorrendo sia giusta, o talmente sbagliata da portarmi alla disperazione.
A volte mi domando, cosa tu stia facendo in queste giornate torride e solari di metà Luglio.
A volte semplicemente mi domando, come tu stia, sapendo tutto quello che ho dovuto passare, dimenticandomi di te.
E ancora una volta, mi domando, chissà tu invece.
Se ogni tanto ti fermi, e pensierosa ti volti indietro per raccogliere la cenere, per rimettere a posto inutilmente, i pezzi di cuore caduti.
Quei pezzettini di vetro fragili, che a causa dei nostri caratteri aggressivi e egoisti, si sono spaccati e sparsi in giro per chissà dove.
Chissà tu, se ogni tanto affranta e distrutta dai troppi pensieri e ricordi, t'accasci nel letto, e sfogandoti inizi a piangere furiosamente.
Perché le cose, in un modo o nell'altro, non sono andate come speravi.
Chissà, se tu come me, ancora pensi a quello che c'è stato.
Chissà se pensi ancora a quel primo bacio che mi hai schioccato nel bagno della scuola, a quegli sguardi colpevoli subito dopo rientrate in classe, ai nomi in codice e i vari segni, alle mani intrecciate sotto il banco durante le ore di lezione, ai messaggini dolci scritti a matita sui libri, agli occhiolini divertiti, agli oc che ci siamo dedicate, alle preoccupazioni varie quando non parlavamo, alle nostre videochiamate la notte tarda a dormire insieme, alle mani che entravano nella maglietta e percorrevano quel tragitto che solo noi conosciamo a memoria, a quei nostri sguardi persi, nel momento di sfinimento dopo tutta quella foga manifestata nei baci.
Chissà se tu a differenza mia, hai già dimenticato tutto..
Sai, ora potrei essere davvero ovunque.
Potrei essere ad una festa, a casa di un'amica, con il mio ragazzo, potrei essere davvero ovunque.
Eppure, sono qui, nel letto a pensare a quanto cavolo tu mi abbia ferita e torturata, fino a poco tempo fa.
Eppure, non è ancora passato del tutto, il dolore, la nostalgia, il tocco delle tue mani sul mio corpo.
Non appena ascolto quella canzone, quella maledettissima canzone, che mi fa ricordare il nostro amore, quella spensieratezza che ci faceva quasi volare via, i momenti più felici e tristi allo stesso tempo.
Fino alla fine, quando la canzone muore, muori anche tu con essa.
Ti sgretoli con così poco, nei miei pensieri.
Forse perché ora in cuor mio ti odio, e ti odio davvero tanto credimi.
Ti odio da far paura.
Ma allo stesso tempo, credimi, odio anche me stessa.
Mi odio perché in cuor mio, vorrei poterti dimenticare, vorrei poterti sbattere la porta in faccia, proprio come hai fatto tu con me.
Ma non riesco.
Perché per me, il valore che hai tu, non l'ha mai avuto nessuno.
Sei sempre stata quel desiderio a fior di stella cadente a San Lorenzo, quando magari mi spostavo poco lontano dai miei genitori, stando a pensare da sola,
e mi affidavo al cielo, speranzosa, di qualcuno, che m'avrebbe cambiato l'esistenza.
E cazzo, mi chiedo sul serio perché mi sia capitata tu.
Tu, i tuoi capelli corti e rasati, i tuoi occhi color cioccolato fondente, le tue labbra carnose e velenose.
Quel veleno che mi ha infettato quel tipico giorno di Settembre.
Quando accadde il nostro primo bacio, dentro quello stupido, stupidissimo bagno di scuola.
E maledetta la bidella che sempre rompe le palle, ma quel giorno, proprio quel giorno, nessuno venne a creare imprevisti.
Sembrava perfetto, fin quando non scoprii davvero la tua natura, la parte oscura che legava ogni tua azione, le tue catene, e la tua falsità.
A volte..mi chiedo,
come io abbia fatto ad innamorarmi di una maschera, o meglio interpretarla come-
"Una persona tossica come te".
Sei davvero stata la breccia avvelenata che m'ha fatto soffrire per quasi 2 anni di superiori, eppure, eccomi ancora qui.
A scrivere di te, e della mia voglia di abbracciarti e dimenticarmi di tutto.
Perché io vorrei solo essere stretta nelle tue braccia, inebriando il mio olfatto del tuo odore dolce, caramelloso, soddisfacente.
Vorrei solo essere tua amica, vorrei solamente che tutto tornasse quando eravamo le due stupide che amavano scherzare e stare insieme perché "troppo simili".
Non mi interessa più stare con te amandoti, sono davvero felice con la mia dolce metà attualmente.
Vorrei solo stringere la tua mano e guardarti negli occhi, sussurrandoti nell'orecchio, che
"siamo ritornate".
Ma niente è ritornato, comprese noi, che per via del nostro orgoglio abbiamo creato le mura più possenti e indistruttibili che potessimo metterci davanti.
Tutto, per colpa di una stupida, stupidissima relazione.
Per colpa del nostro amore.
Per colpa di quello stupidissimo e maledettissimo giorno di Settembre.
Dove io ebbi perso la testa per te, nuovamente.
E sai qual'è la parte peggiore?
Averti amata dopo, sempre e per troppo tempo, aver riprovato a riprenderti, ed essermi accorta che quello che avevo lasciato, l'avevo lasciato per un motivo ben preciso.
Non mi pento ora, di aver sbagliato anche io, ma mi pento di non averti baciata ancora una volta.
Magari sulle labbra, magari stringendoti forte a me, e dicendoti che sarebbe finita, che io per te sarei finita.
Ora e per sempre.Perché in fondo, l'amore che provavi per me, era solo a caricatura.
E chi l'avrebbe mai detto, che una come me, sarebbe entrata nella bocca del leone?
Beh, lo dice il mio cuore.
Appeso ad un filo, appeso da una ragazza che invece d'affrontare le conclusioni, è scappata via, gridando al mondo di essere stata lei quella appesa.
Stando in silenzio e ignorandomi, facendomi diventare poco a poco niente.
Facendomi diventare la cenere che ti porti dietro, da tutto questo tempo.
Che prima o poi, scomparirà.
E spero che tu un giorno, possa incontrare quella persona che ti sorrida, che ti abbracci senza motivo, che ti prenda il viso e che di scatto ti faccia il solletico, solo per renderti un minimo felice.
Spero che un giorno questa persona ti porti in bagno, e che tra mille scherzi e risate, ti baci, e che nessuno, in quel momento ti venga a recuperare o a interrompere.
Spero solo, che tu possa trovare quella persona che ti renda felice, così felice da dimenticare anche il tuo più grande dei problemi, ma spero inoltre, che questa persona un giorno, ti voltasse le spalle, solo per un tuo flebile errore, e che nel momento di recupero, questa inizi a giocare con i tuoi sentimenti.
Facendoti perdere la cognizione della vita, facendoti perdere a poco a poco tutto quanto.
Spero che questa persona poi, non ti guardi più, e inizi a non parlarti più per poi svanire.
Svanire nella folla, diventando solo quel dolce e allo stesso tempo velenoso ricordo che ti ha spaccato il cuore, in mille pezzi di vetro.
E a quel punto, lì, sarai sola.
Perché ti sarai resa conto di aver dato tutto a qualcuno che evidentemente non ha mai meritato niente, e che a caricatura ha fatto comodo avere i tuoi sentimenti in mano.
Beh, inutile chiedermi se a quel punto ti verrò in mente io..
Io che come te, lì, ho affrontato lo stesso grande problema.
L'amore.
Quell'amore che ti ricorderai per tutta la vita, non importa quanto breve sia stato, perché ha lasciato un vuoto incolmabile, così tanto grosso, che seppur coperto, lascia degli spifferi d'aria insopportabili.
Forse solo il tempo potrebbe aggiustare, questo vuoto, facendoti incontrare poi, quella persona che per te farebbe seriamente di tutto, e che non ti mollerà per un piccolo sbaglio.
Ecco, spero anche questo per te.
Perché nonostante tutto il male che tu mi abbia fatto, spero che tu sia felice.
Perché forse, non ti ho reso felice.
Perché forse, non eri adatta a me.
Perché forse, io sono troppo irascibile.
Perché forse, tante, troppe cose.
Ma va bene così.
È sempre andata bene, anche ora, che non sei con me.
E che non sarai mai più, con me.Vorrei tanto scriverti una lettera,
solo per farti sapere, quanto tu mi abbia ferita.»