Il cristallo

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Crash Bandicoot stava dondolando su una liana, guardandosi intorno. Si girò di scatto sentendo un gridolino e individuò poco lontano una scimmia appollaiata su un ramo, sul punto di mordere il Frutto Wumpa che gli aveva rubato.

«Ehi! Ridammi il mio Frutto Wumpa!» esclamò dandosi la spinta e iniziando a passare di liana in liana verso la scimmia.

L'aveva quasi raggiunta quando sentì la voce di sua sorella chiamarlo in lontananza. Lanciò un'occhiataccia alla scimmia e se ne andò, liana dopo liana.

Le atterrò davanti. Coco lo guardò senza essere particolarmente spaventata o sorpresa e disse: «Ho scoperto una cosa. Vieni.»

Ritornarono a casa insieme, poi Coco accese il computer che aveva lasciato sul tavolo. Ci lavorò per un momento, poi disse: «Guarda.»

Crash osservò la schermata. Tutto ciò che vedeva era un oggetto fucsia dalla forma allungata, circondato da altri puntini colorati.

«Cos'è?» chiese.

«Hai presente quei cristalli che Cortex voleva tu prendessi per lui?»

Crash annuì.

«Ecco, questo è un cristallo come quelli, ma... molto più grande. Vedi questi puntini fucsia? Ecco, questi sono i cristalli che conosci anche tu. Delle stesse dimensioni.»

Il bandicoot fissò l'enorme oggetto fucsia e disse: «Sì, è parecchio grande.»

«I cristalli, così come i diamanti, sono delle fonti di energia. Questo cristallo è così energetico che lo ha captato anche il mio computer, che non è niente in confronto all'attrezzatura che ha per esempio Cortex. Con un potere del genere chiunque sarebbe praticamente invincibile.»

Crash disse: «Quindi nessuno dovrebbe sapere della sua esistenza.»

«Qui sta il problema. Ho già guardato nei computer di Cortex: sa già che questo cristallo esiste. Cortex è già partito con una navicella per andarlo a prendere.»

«C'è una galleria o qualcosa per andare laggiù?» chiese Crash, già pronto per andare laggiù prima di Cortex.

«Sì, è dietro alla cascata dall'altra parte della montagna.»

«Allora posso chiedere una mano ad Aku Aku.»

Aku Aku non si faceva quasi mai vedere in giro se non era indispensabile la sua presenza. Crash non era stupido e probabilmente avrebbe potuto farcela da solo, ma avere accanto la maschera gli dava sicurezza.

«Direi di sì, se vuole. Ora meglio andare, se ci fosse qualcosa... contatterò Aku Aku.»

Crash annuì e uscì di casa. Il tempo di prendere qualche Frutto Wumpa e iniziò a correre.

Ci volle poco più di mezz'ora di corsa ininterrotta a raggiungere la parete rocciosa che celava l'entrata della dimora di Aku Aku. Il bandicoot non era mai entrato lì dentro e non sapeva neanche esattamente dove fosse la porta, quindi si limitò ad urlare: «Aku Aku!»

Rimase poi a guardare la parete nella speranza di vederlo uscire. Una farfalla gli passò davanti e lui la seguì con lo sguardo; quando se ne fu andata si girò e si ritrovò la maschera davanti.

«Mi hai chiamato, Crash?»

«Sì. Cortex vuole prendere un cristallo potentissimo. Va fermato.»

«Va bene. Andiamo.»

La cascata era poco distante da lì. Aku Aku fece un giro di ricognizione mentre Crash raggiungeva l'entrata percorrendo la riva del laghetto in cui la cascata concludeva la sua corsa: Cortex era già lì, riferì la maschera, ma sembrava non aver ancora trovato l'ingresso.

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