Mi hai stravolto la vita||Payton Moormeier||

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Ora sono davanti alla porta di casa e non riesco a bussare.
Jo. Jen non abbiamo tutto il giorno, dobbiamo prendere il treno!
J. Cosa? Ah sì è vero...
Mi faccio coraggio e busso, la porta si apre e davanti a me si presenta mio fratello
M. Che vuoi ancora?
Z. Ma sei scemo? È tua sorella, è casa sua!
Da. Ma io ti spacco la faccia!
J. Dan non serve tanto non cambierebbe niente... Mio figlio crescerà già senza un padre non c'è bisogno di fare niente...
M. Cosa? Senza un padre?
J. Si Payton mi ha lasciata perché non vuole diventare padre
M. Ah mi dispiace...
J. Non fa niente, adesso se non ti dispiace prendiamo le nostre cose e ce ne andiamo.
Entro sorpassandolo e salgo per prendere i miei vestiti e le cose a cui tengo di più.
Quando anche i ragazzi hanno finito scendiamo per andare via una volta per tutte
J. Vuoi essere chiamato quando nasce o te ne vuoi proprio fregare?
M. Certo che voglio essere chiamato...
J. Bene, ora andiamo ciao Michael
M. Jen aspetta...
J. Che cosa vuoi!
M. Mi dispiace... Non so che cosa mi sia preso...
J. Dispiace anche a me Michael ma ormai hai preso la tua decisione.
Detto questo chiudo la porta e ci dirigiamo alla stazione.
Ja. Hey stai bene?
J. Sisì tranquilli...
Jo. Sicura?
J. Si anche perché so che sto andando in un posto in cui verrò accettata!
Mi sorridono e se non mi sbaglio ho visto gli occhi di qualcuno *cof cof Zach cof cof* farsi lucidi.
Siamo arrivati alla stazione e io sono immersa nei miei pensieri, ma a risvegliarmi è la voce Metallica che il treno per San Diego è in arrivo al binario 5, così ci alziamo dalla panchina su cui eravamo accampati e ci dirigiamo verso il treno.
Una volta che siamo saliti io mi siedo dalla parte del finestrino, accanto a me ho Daniel e Jonah, mentre difronte Zach, Corbyn e jack.
Mi metto le cuffie e mi lascio cullare dalle note delle canzoni e dai movimenti del treno.
Dopo circa due ore arriviamo a San Diego.
Prendiamo un taxi e andiamo a casa dei ragazzi.
Mi sistemo nella stessa camera dell'altra volta. Nel frattempo che sistemavo le mie cose il telefono continua a suonarmi, ogni volta è Payton e ogni volta attacco e non rispondo.
Ha continuato a chiamarmi per tutto io giorno.
Skip time
Ormai sono passati cinque mesi e la mia pancia è sempre più grande.
Le giornate con i ragazzi sono le migliori, sono sempre allegri e mi fanno sempre sentire bene.
Io mi sto frequentando con Corbyn ed è veramente dolcissimo.
Tutti loro si prendono cura di me, non fanno fare niente, ma sinceramente mi va bene dato che sono pigra.
Domani devo andare a fare un ecografia e ho deciso che voglio sapere il sesso del bambino.
C. Domani veniamo anche noi
J. Ma no dai non serve
Da. Oh ma noi vogliamo vedere se nostro nipote è un maschietto o un femminuccia.
J. Eh va bene!
Z. Brava.
Passiamo tutto il pomeriggio in piscina e io galleggio peggio di un ippopotamo.
La sera dopo aver mangiato, vado in giardino per vedere le stelle e Corbyn mi raggiunge sedendosi accanto a me.
C. Jen io ci ho pensato a lungo e vorrei che il nostro rapporto si evolvesse...
J. Davvero?
C. Certo andiamo sono pazzo di te dal primo momento in cui ti ho vista!
Mi butto tra le sue braccia e lo bacio.
C. Quindi va bene anche per te?
J. Certo che si!
C. Wow grande... Ma quindi è un po' come se diventassi padre?
J. Beh se tu vorrai potrai essere il padre di questo bambino
C. Oddio sii
Detto questo si alza e corre dentro casa urlando "diventerò padreeeee siiii"
Subito dopo si sente un AHIA qualcuno deve avergli tirato una cuscinata in testa.

Resto in giardino per tutta la sera e verso l'una vado a dormire.

 Alle otto mi alzo e dopo aver fatto colazione vado a svegliare i ragazzi dato che devono venire con me a fare l'ecografia. così entro nella stanza di ognuno e li dico che giù c'è la colazione che li aspetta. 

Nel frattempo che loro mangiano io vado a lavarmi vestirmi e truccarmi.

Una volta pronta andai dai ragazzi per vedere se erano pronti, così scesi in salotto e li trovai tutti senza maglia buttati sul divano. Mi fermai a fissarli per vedere se magari si alzavano per prepararsi ma l'unico che si alzò fu Corbyn che mi venne a dare un bacio e a dirmi buongiorno.

Dopo che mi baciò tutti i ragazzi saltarono in piedi

Z. No aspe, che cazzo...

Jo. Cosa ci siamo persi?

Ja. Si cazzo! Finalmente!

D. Se non l'avete capito io e Jack vi shippavamo dal primo giorno.

J. Ah perfetto, comunque avete intenzione di prepararvi o vado da sola?

detto questo volarono nelle proprie camere e dopo un minuto tornarono giù tutti belli vestiti e profumati.

Zach prese le chiavi della macchina e finalmente uscimmo di casa.

Jo. Queste le prendo io!

Z. Ma no dai volevo guidare io!

Jo. No, ci teniamo tutti alla nostra vita e per di più io ci terrei a vedere il bambino nascere perciò non guidi!

Mi avvicinai a Jack e gli chiesi sussurrando

J. Ma fanno sempre così?

Ja. 0h si di solito è ancora peggio.

Detto questo salimmo in macchina e ci dirigemmo all'ospedale.

Una volta arrivati prendemmo l'ascensore e nel tragitto del piano terra al sesto piano i ragazzi si misero a cantare una canzone improvvisata sul momento per non far pensare a Zach che era su un ascensore dato che ne è terrorizzato.

arrivammo giusto in tempo, perché quando uscimmo dall'ascensore la dottoressa mi chiamò.

J. buongiorno

Do. Ciao Jennifer

J. potrebbero entrare anche dei miei amici?

Do. certo

Feci segno ai ragazzi di entrare e si sistemarono tutti vicino a me. 

La dottoressa incominciò a farmi l'ecografia ma non si sentiva il battito del bambino come al solito. Guardai la dottoressa spaventata.

Do. Jennifer dobbiamo far nascere subito il bambino con un cesario.

J. Che cosa succede? Perché non sento il cuore del bambino?

Non mi rispose dato che stava correndo fuori a chiamare delle infermiere e a prendermi una barella.

Mi portarono di corsa in sala operatoria e dopo tre lunghe ore avevano tirato fuori il bambino.

Lo portarono subito in un altra stanza e dopo mezz'ora ritornò l'infermiera dicendomi che erano riusciti a salvarlo. Mi mise il bambino tra le braccia e vidi che era una femmina. 

Cominciai a piangere e chiesi alla dottoressa se poteva far entrare i ragazzi che erano fuori ad aspettare.

Appena quest'ultima aprì la porta i ragazzi corsero da me e quando gli mostrai la bambina si misero a piangere anche loro. Corbyn venne da me e mi baciò tipo dieci volte la fronte. 

Lasciai ad ognuno di loro la bambina.

Do. Allora Jennifer, tu starai in ospedale per sta notte mentre la bambina la terremo qui per una settimana, dato che è nata prematura dobbiamo assicurarci che non ci siano complicazioni con gli organo che si dovevano ancora sviluppare completamente.

J. Ok grazie. 

Mi faccio prestare il telefono da uno dei ragazzi e chiamo mio fratello.

M. Pronto?

j. Michael sono Jennifer, è nata!

M. Oddio davvero? 

J. Si è nata prematura

M. Parto subito e vango lì!

J. Ok a dopo