CAPITOLO 1

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Tre anni. Tre anni in cui non ho potuto innamorarmi liberamente di una ragazza. Tre anni da quando ero legalmente sposato.

In poche parole, mio padre, grande uomo d'affari, mi costrinse a firmare un contratto. Esso diceva che avrei dovuto legarmi sentimentalmente con Jane solo per far credere che le due piú grandi imprese di abbigliamento siano felicemente unite.

Tutto questo lo fece solo per accrescere la nostra fama, il che è successo, ora le due case di moda sono famosissime in tutto il mondo.

Io e i miei quattro colleghi, nonchè miei migliori amici, ci occupiamo delle sfilate, ovvero lasciamo il lavoro alle nostre segretarie e noi rimorchiamo le modelle. Mi è concesso tutto, basta che la stampa non venga a sapere del finto matrimonio.

"Zayn scendi" urló Jane dal piano di sotto.

Non vivevamo insieme, peró riusciva a farlo credere agli altri in modo perfetto.

"Cosa vuoi?" risposi sistemandomi i gemelli

"Dopo ci saró anche io alla sfilata, vedi di non fare il puttaniere davanti alla stampa"

"Disse la santa"

"Ma per favore stai zitto e muoviti" disse aprendo la porta.

La mia bmw nera era parcheggiata appena fuori casa, pronta per portarci a destinazione.

-

"Veloci mancano solo pochi minuti all'inizio" urló Lou, la nostra truccatruce vicino al mio povero orecchio

"Lou"

"Scusa Zay, devo scappare dalle modelle, ti lascia qua Dalia, la mia assistente"

Annuii tenendo gli occhi sullo schermo.

"Dovresti alzare la testa se vuoi che ti sistemi"

Alzai gli occhi, davanti a me c'era una ragazza, magra, capelli lunghi castani e occhi verdi, come quelli di Harry.

"Bel caratterino" dissi dandole un colpo al suo bel culetto. Mi prese la mia mano e me la strinse.

"Senti io non sono qui per scherzare, non ho intenzione di annoiarmi con le tue battute per il rimorchio da quattro soldi, lá ci sono venti modelle che sarebbero disposte a dartela quindi lasciami impace"

"Finito?"

"Sí"

Queste furono le ultime parole che mi disse, era strano per me avere una ragazza che non assecondasse i miei desideri lei è stata la prima.

"Come hai detto che ti chiami?"

"Dalia"

"Bel nome, io sono Z-"

"Zayn Malik, il capo di tutto questo" disse gesticolando con le mani "ora fermo che hai il mento un pó lucido"

"Quanti anni hai?"

"Venti ed ora basta con le domande che devi andare" mi prese per il braccio e mi fece segno di alzarmi, mi sistemó le pieghe che si erano appena formate

"Lo fai apposta?"

Mi guardó confusa per poi comprendere cosa intendevo "o ma per favore, non hai un pó di dignitá? Sei sposato"

Annuii, non volevo stare ancora a sentirla nonostante mi intrigasse molto, ero pronto per la recita.

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