CAPITOLO 2

20 1 0
                                    

"Sorridi idiota" mi disse Jane con i denti serrati in un sorriso odioso.

"Spero ti si rompano i tacchi tesoro" le ricambiai il sorriso.

Davanti a noi due c'erano migliaia di paparazzi pronti a non perdere nessuna nostra mossa.

Allungai lo sguardo oltre tutti i flash, Dalia era lá che se la rideva con un ragazzo. La voglia di prenderlo a pugni era molta ma se lo facevo mio padre mi tagliava tutte le carte di credito. Mi girai, dietro di me c'era Jimmie, il mio bodyguard.

"Manda via dallo stabile quello" dissi guardando verso di loro.

"Subito signore"

Lo seguii con lo sguardo, si fece spazio tra le persone per poi arrivare a destinazione, lei a vederl spense il suo sorriso e Jimmie prese per il braccio quello, sembrava molto scocciata ma meglio per lui se fosse stata da sola.

"Potete andare" mi disse un tizio.

Uscii velocemente dal mio edificio, Jimmie mi stava aiutando spingendo via i fotografi che ci stavano circondando, mi buttai nel sedile della macchina, se Jane fosse tornata o meno, non era problema mio.

Arrivato a casa mia lanciai il giaccone addosso al mio maggiordomo.

"Buonasera signor Malik" disse la mia cuoca.

"Ciao Clara"

Probabilmente lei era l'unica che sopportavo in mezzo a tutta questa manica di idioti.

"L'ha chiamata suo padre, la vuole vedere urgentemente"

Girai gli occhi al cielo, era l'ultima persona che volevo vedere ma gli affaru erano affari.

Ripresi le chiavi e mi diressi nella mia ex casa.

"Ciao mamma" dissi entrando

"Ciao amore, tuo padre ti aspetta nel suo ufficio"

Attraversai il grande salone e il corridoio che arrivava ad una porta bianca, bussai aprendola un secondo dopo.

"O buona sera" disse mio padre con un sorriso da spaccargli i denti davanti.

"Cosa vuoi?"

"Allora, questo pomeriggio in molto mi hanno chiesto di te, di quando prenderai il mio posto e della tua famiglia"

"Taglia corto"

"Dovresti mettere incinta Jane"

"Mai nella mia vita"

"Andiamo, non ci vuole molto"

"Non lo faró mai, non sono come te"

"Senti se non lo farai saranno guai seri"

"E cosa vuoi fare vecchio rincoglionito" dissi alzando la voce

"Non parlarmi in questo modo"

"Neanche avessi trent'anni, non avró mai figli tantomeno ora" mi alzai e camminai fuori da quella maledetta casa.

"Liam!" Dissi rispondendo al telefono e prendendo le chiavi dalla tasca

"Che succede? Nessuno sa dove tu sia"

"Liam...mio padre, mi ha chiesto di mettere incinta la befana"

Si mise a ridere nervosamente quasi urlando "non avrai mica detto di sí"

"No mai"

"Senti ora devo andare, domani mattina sono da te per le nove, fatti trovare in piedi e senza quell'altra in casa, grazie prego ciao" e mise giú.

Aprii la porta e corsi verso la mia camera, per quel giorno ne aveva sentite troppe di cazzate.

IllusionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora