Vieni a cercarmi

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-Quindi ragazzi, per la prossima volta dovete studiare Socrate-

La professoressa di filosofia parla da più di un quarto d'ora, la campanella del pranzo suonerà tra poco e l'unica cosa che ho capito di tutta la lezione é che dobbiamo studiare Socrate.

I professori si son resi conto del mio "problema", visto che quando mi son presentata non ho parlato molto di me ho detto solo il mio nome e le domande personali le ho proprio evitate, e vogliono farmi  lezioni private.

Sicuramente sarà un inferno, a scuola ho sempre avuto voti più che accettabili solo in inglese avevo delle difficoltà.

La campanella suona, ci manca poco che non mi copra le orecchie a sentire quel suono, é veramente fastidioso.

Raccolgo le mie cose, cioè un quaderno che é TOTALMENTE bianco e un astuccio che non mi son scomodata ad aprire.

I corridoi sono pieni di gente che, dal mio punto di vista, parla un linguaggio incomprensibile, c'è chi si abbraccia, chi parla, chi ride, poi ci sono io che sono alla ricerca di qualcuno che possa dirmi dove si trova il mio benedetto armadietto, visto che mio fratello se né dimenticato.

-Xenia, ecco dove eri!-

-Ti stavo cercando, qual'è il mio armadietto?-mi metto le mani sui fianchi, innetvosita.

-Il numero 213, ma muoviamoci che ti devo far conoscere delle persone!-

Mi avvio verso il mio armadietto con lui affianco, molte ragazze non fanno altro che lanciargli sguardi adoranti.

-Lo sai che io non capisco un cazzo di quello che dicono tutti.Mi sembra di essere stata catapultata in un posto in cui io non appartengo. E ora? Vuoi farmi conoscere delle persone? E per cosa? Fare la figura dell'idiota?-

Individuo il mio armadietto, è proprio vicino ad un gruppo di ragazze che ridono come oche e che sono vestite in un modo ardirpoco indecente, perché a me?

-Ma no, dai piccola ti prego.Ho già detto che non sai molto di inglese, a loro non importa.Sono forti.Aspetta ti aiuto-

Si china su di me e mi prende i libri dalle braccia -Genio, dimmi il- come si dice?Quanto son complicati questi inglesi. -il coso per aprire l'armadietto!-

-Il coso?- scoppiò a ridere -Dai quà, faccio io.Poi te la dico.-

Mi guardo intorno mentre lui apre il mio armadietto, mi rendo conto che quasi tutti ci stanno guardando, forse non arrivano spesso ragazzi nuovi in questa scuola.

-Fatto!- dice Zayn aprendo l'armadietto e posando i libri

-Ora, andiamo!-

Mi prende per mano e ci avviamo verso il cortile sotto lo sguardo di tutti..Non mi son mai sentita tanto in imbarazzo in vita mia.

Arrivati nel cortile mi trascina sotto un albero dove ci sono tre ragazzi che appena arriviamo si girano.
-Ragazzi, questa é mia sorella, Xenia-

Meno male che un po' di inglese lo capisco, spero che parlino piano
-Ciao io sono Niall, piacere di conoscerti.Lei è mia sorella,Giorgia.-

Ad aver parlato è un ragazzo dai capelli biondi, forse tinti, e occhi azzurri.Il classico principe azzurro.L'unica cosa che ho capito è che si chiama Niall e ha una sorella di nome Giorgia.Indica una ragazza dai capelli ricci che ha un viso familiare.
-Ciao Xenia, noi ci conosciamo già. -

Mi sorride.Ah, certo.È la ragazza che mi ha "salvata" nei corridoi alla prima ora.Le faccio un cenno con la mano in segno di saluto.

-Io sono Harry-dice un ragazzo dai capelli mori e ricci e grandi occhi smeraldo, ha una sigaretta in bocca e per quanto possa vedere, ha molti tatuaggi.È carino.
-Ciao.- rispondo semplicemente guardandoli uno ad uno.

Mio fratello inizia a parlare con il biondino mentre Giorgia cerca di socializzare con me.Harry, intanto, resta li a guarare, senza dire niente.Prende la sigaretta dalle sue labbra rosee e carnose, da cui poco dopo esce una nuvoletta di fumo, tutto questo lo fà con gli occhi socchiusi, devo dire che è estremamente sexy.
-Vuoi una foto? Almeno dura di più- lo guardo, ho capito quello che ha detto ma farò finta di niente.
-Da quanto vi siete trasferiti?- domanda Giorgia, lanciando un'occhiataccia a Harry.
-Da due settimane- dico seccata. Non sono affari suoi, semplicemente.Già mi ha fatto qualche domanda alquanto personale, odio le domande personali.Nessuno deve sapere di più del mio nome, della mia età e da dove vengo.
-Wow,scommetto che l'Italia era magnifica.-sorride saltellando. La guardo semplicemente.

Harry butta la sigaretta a terra e mi sfiora la spalla con il braccio mentre la calpesta.Non mi ha neanche toccata tanto forte ma mi sento come se mi avesse spinta con tutta la sua forza.
Il grande bosco dove mi trovo è immenso, non riesco a trovare l'uscita. Inizio a correre sentendo un rumore di passi dietro di me, mi faccio spazio tra gli alti alberi che mi circondano, ho paura.Ho il fiato corto,gli alberi si fanno sempre più fitti e il rumore di passi è stato sostituito dal rumore di qualcuno che corre, cercando di prendermi. D'improvviso vedo una piccola luce in lontananza, la seguo, sperando che sia l'uscita ma quando arrivo noto che é un piccolo lago, la luce della luna lo illumina e lui risplende nel buio.Una ragazza vestita di bianco con un cappuccio sul capo che le copre i capelli è in mezzo all'aqua, il suo corpo è strano, sembra brillare ma allo stesso tempo è trasparente, come se fosse qualcosa di soprannaturale.
-Chi sei?Dove sono?- la mia voce esce come un sussuro mentre mi avvicino al lago.
-io?- dice lei alzando il capo, ha degli occhi verde acqua che spendono, lr labbra piene e la pelle ambrata, aspetta ma quella.. -io sono te.-
-me? Cosa ci faccio qui? Dove..dove mi trovo- balbatto indietreggiando.
-Non ha importanza tutto questo- risponde, avvicinandosi. -Loro stanno arrivando, ti troveranno-
-chi?perché stanno cercando me?Perché sto parlando con me stessa-
-Devi trovarmi.Per sapere le risposte devi trovarmi.Vieni a cercarmi- la sua voce si affievolisce, il suo corpo si fà più trasparente. Sta svanendo!
-Dove devo trovarti? Perché devo? Perchè stai svanendo? -
Lei mi sorride semplicemente, poi svanisce, la luce scompare con lei.
Indietreggio, sono circondata dal buio, non vedo niente..dove devo andare?
-Ti ho trovata,Lupo cattivo-
Mi giro spaventata, in tempo per vedere degli artigli ferirmi il braccio, urlo dal dolore, cado a terra e mi tengo il braccio.

-Xenia, Xenia stai bene?-sento le urla di mio fratello.Sono a terra, nel cortile della scuola, ho un braccio che sanguina. L'ultima cosa che riesco a vedere è Niall, Giorgia e Harry che si scambiano un'occhiata preoccupata, poi il nero.
Spazio autrice
Ciao ragazzi, eccomi di nuovo con Paranormal dopo anni che non aggiornavo..scusate tantissimo.
Spero che il capitolo vi piaccia, alle 24 aggiornerò "DEAR" daddy..
Ciao a tutte/i
ImGoingUnderX

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 02, 2015 ⏰

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