Capitolo 4:

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IL QUARTO CAPITOLO È STATO CORRETTO, BUONA LETTURA ❤️


"Che cosa hai fatto!?" Questa volta la ragazza lo urlò.
La figura scrollò le spalle. "Ho fatto la cosa giusta."
"La cosa giusta...." ripeté la ragazza e osservò i due corpi sotto di lei.
"Si Isabel, la cosa giusta soprattutto per il regno."
La ragazza presa dalla rabbia si alzò da terra, tutta sporca di sangue e guardò la figura dinnanzi a lei.
"Non avevate il diritto di uccidere mio padre e mia madre, Isaac!"
Nel momento in cui la ragazza pronunciò il suo nome, un grosso fulmine fece la sua comparsa seguito da un forte tuono.
"Tuo padre era un debole! Non meritava di essere Re, non si doveva permettere di fare ciò che ha fatto, non doveva-"
"Perché l'hai fatto?" La ragazza lo bloccò.
Isaac guardò la nipote ricoperta di sangue. Il suo stesso sangue. Il sangue di suo fratello. Il sangue del suo sangue.
Ma sfortunatamente, nel guardare i corpi del fratello e della cognata gettati malamente a terra, non provò assolutamente niente, nemmeno un briciolo di rimorso per ciò che aveva appena fatto.
Niente, era totalmente vuoto.
L'odio che provava nei confronti del fratello era molto più forte di qualsiasi altro sentimento.
"Vi ho fatto una domanda!" La voce della ragazza riportò alla realtà Isaac.
"Mi riprendo ciò che mi appartiene!" La ragazza lo guardò confusa e Isaac, davanti a quella confusione, sorrise.
"Vedi Isabel, il regno mi spetta. È mio di diritto. Fin da quando siamo piccoli, il regno doveva toccare a me ma tuo padre è stato molto più furbo e mi ha portato via ciò che mi apparteneva.
Adesso che lui è morto..." disse indicando il fratello a terra. "A separarmi della mia corona ci siete solo tu e tuo fratello!"
E con sguardo gelido guardò la nipote, la quale percepí un brivido lungo la schiena.
Isaac riprese la spada e si avvicinò molto lentamente alla ragazza.
"Dovete stare attenta Principessa Isabel."
"Cose terribili stanno per accadere in questo castello."
"Il peggio sta per arrivare."
Tutte quelle frasi tornarono alla mente alla ragazza, pietrificata davanti alla figura dello zio, il quale giungeva verso di lei.
Doveva scappare, doveva andarsene velocemente. Eppure il suo corpo non si muoveva.
Isaac arrivò fin davanti a lei, stava per colpirla con la spada ma lei si mosse d'istinto e uscì correndo dalla stanza.
Sentí solo la voce dello zio che urlava a qualcuno "Prendetela, e trovate pure quel bastardo di suo fratello!"

Cominciò a correre più velocemente, non sapendo però dove andare.
Inoltre non sapeva nemmeno dove fosse Oliver.
Con le guardie di suo zio alle calcagna la ragazza uscì fuori dal castello, nel pieno della tempesta.
In men che non si dica si ritrovò tutta bagnata, ma la cosa non le importava minimamente.
Doveva trovare Oliver.
Non appena arrivò nella parte retro del castello per raggiungere la seconda uscita, la ragazza cadde e, all'improvviso, uno degli uomini la prese per i capelli trascinandola con sè.
Isabel cominciò a urlare, a piangere e a dimenarsi.
"Lasciatemi!!" Gridava senza sosta.
Venne poi gettata malamente al centro di quel piazzale, a dividerla dall'uscita c'era solo la figura dello Zio che la guardava dall'alto.
"Guardate come vi siete ridotta nipotina mia. Siete un disastro."
E, per contribuire al suo aspetto, Isaac le assestò un calcio in pieno stomaco.
A Isabel le mancò completamente il respiro e si rinchiuse in posizione fetale, nascondendo il viso verso il terreno.
La pioggia continuava a scendere e a colpire insistentemente il corpo tremante della ragazza.
"Non volevo che finisse così Isabel, mi dispiace.." continuò a parlare Isaac.
Ma la ragazza non riusciva a sentire alcuna parole, era pietrificata dal dolore e dalla paura.
Il suo corpo non rispondeva più ai suoi comandi.
Si sarebbe voluta alzare e correre verso l'uscita ma non ne era più in grado.
Sentiva le gambe cederle, così come tutto il corpo.
Voleva combattere, ma non ci riusciva.
Era veramente la fine.
Stava per morire.
Lo zio la stava per uccidere.
Pianse tutte le lacrime che aveva in corpo, che si unirono alla pioggia che cadeva sul suo viso.
Anche il cielo stava piangendo.
Non si riusciva più a distinguere quali fossero le lacrime della ragazza e quali quelle della pioggia.
Pensò ai suoi genitori e al suo amatissimo fratello.
Pensò "Oliver... ti prego. Scappa, Sopravvivi e vendica la nostra morte."
Isabel sentì il rumore della spada che venne eretta in alto.
Isabel, in preda ai tremori, chiuse gli occhi.
"Mi dispiace mia adorata nipote..." sussurrò l'uomo.
Era giunto il suo momento.
Isaac prese un gran respiro, osservò la nipote e colpí nella sua direzione ma, proprio in quel momento, un'altra spada contrastò quella sua provocando un rumore di metallo contro metallo.
Proprio davanti a sè, la figura del nipote maggiore aveva appena fatto la sua comparsa, proteggendo così la sorella.
La ragazza, non sentendo arrivare la spada me sentendo il rumore, alzò lo sguardo verso l'alto e ci trovò proprio Oliver che le dava le spalle.
Solo per un momento si sentì sollevata.
Era venuto a salvarla.
"Che piacevole sorpresa. Finalmente siete usciti dal vostro nascondiglio." Iniziò a parlare Isaac.
Il biondo non rispose, mantenendo lo sguardo fisso sulla figura del più grande.
Aveva il respiro affannato e il corpo gli tremava per la paura.
Paura di perdere anche sua sorella.
Era riuscito a salvarla in tempo, ma sarebbe stato così anche la prossima volta?
Quel pensiero gli fece aumentare le palpitazioni.
"Non avete niente da dire nipotino caro?" Domandò.
"Fanculo a queste formalità Isaac. Mi dai sui nervi. Ho sempre sospettato che fossi un traditore di merda e ora ne ho avuto la conferma." Disse allora Oliver osservando lo zio.
"Una cosa proprio degna di te. Sapevo che ci saresti arrivato. Sei troppo intelligente. Ti devo fare i miei complimenti Oliver." E cominciò ad applaudire.
"Non me ne faccio niente dei tuoi complimenti, traditore di merda." Disse Oliver puntandogli la spada contro.
"Ti ucciderò, così come hai ucciso i miei genitori e così come stavi per fare del male a mia sorella."
"Voglio proprio vedere come farai." Iniziò a dire Isaac. "Se non l'avessi notato, sei completamente da solo, mentre io ho tutti loro al mio fianco."
Una decina di uomini fecero la loro comparsa intorno al trio.
"Non ho bisogno di nessuno che combatta per me contro di te, non sono un codardo come te Isaac! Non mi interessano loro, a me interessi solo e soltanto tu!" Oliver stava sputando tutta la sua rabbia e il suo disgusto nei suoi confronti.
"Ma così non riuscirai a proteggere tua sorella."
Il ragazzo digrignò i denti.
"Sei da solo Oliver. Non riuscirai mai a proteggerla contro me e i miei uomini."
"Non sono da solo!" Urlò allora il ragazzo.
Isaac si guardò attorno e scrollò le spalle "Non vedo nessuno qui."
"E secondo te questo significa che è da solo?"
Una terza voce si aggiunse alla conversazione.
Isaac si guardò nuovamente attorno ma della persona che aveva parlato non ce n'era la benché minima traccia.
"Quindi è vero che non sei venuto da solo!" Isaac sorrise e tornò a guardare il nipote, che scrollò le spalle.
"Ho solo portato qualche rinforzo."
"Sei solo un ragazzino viziato, e illuso. Tua sorella morirà e tu non potrai fare niente per salvarla. Così come morirai tu." Lo provocò lo zio.
Quelle parole bastarono per far scattare dalla rabbia Oliver, che si avventò immediatamente sopra lo zio.
In men che non si dica tutti gli uomini dello zio si avventarono sopra il ragazzo ma, in una frazione di secondo, gli stessi uomini caddero a terra privi di vita, con una freccia piantata in mezzo agli occhi.
La ragazza, ancora distesa a terra, guardò la scena pietrificata.
Alla vista di tutto quel sangue un conato di vomito risalì, facendole distogliere lo sguardo.
"Cosa....  è appena successo?" Isaac si bloccò e guardò impietrito il nipote.
Il ragazzo sorrise.
"Sono un ottimo arciere, non è trovate?" La voce misteriosa tornò nuovamente e, questa volta, una figura si rivelò nell'ombra.
Era alta, e incappucciata quindi tutto il suo corpo era coperto, nascondendo così il viso.
La sua voce era calda e profonda, incuteva quasi timore.
"Chi siete?" Chiese Isaac rivolgendosi alla figura.
"Nessuno in particolare. Sono qui per aiutare il principe e salvare la principessa."
La figura si spogliò del suo mantello, facendo così vedere il suo viso.
Non appena la ragazza lo vide, lo riconobbe immediatamente.
Era Kan, la guardia di suo padre.
Era un ragazzo poco più grande di Oliver, molto alto, dai capelli neri come la pece e gli occhi color nocciola simili a quelli di un gatto.
Mentre Kan si avvicinò lentamente a Isaac, Oliver colse l'occasione per avvicinarsi e sollevare la sorella da terra.
"Isabel sono qui. Ora ce ne andiamo." Sussurrò il ragazzo.
"Avete ucciso il nostro Re, ora io ucciderò te." Disse Kan.
"Mettiti in fila. C'è già mio nipote che vuole uccidermi." Lo beffeggiò Isaac.
"Ti uccideremo insieme!" Disse Kan estraendo la sua spada.
Nel frattempo Oliver cercò di allontanare Isabel velocemente da quel campo di battaglia, ma fu un errore dal momento che vennero entrambi attaccati da un altro uomo.
I due ragazzi caddero a terra.
"Oliver! Isabel!" Gridò Kan.
Cercò di raggiungere i due fratelli ma venne attaccato da Isaac.
"Sono io il tuo obiettivo!"
Kan digrignò i denti e colpì ferocemente Isaac.
Iniziò così uno scontro tra i due.
Nel frattempo Oliver si sollevò da terra e attaccò l'uomo che li aveva colpiti.
La ragazza osservò i due ragazzi e si sentì completamente inutile in confronto a loro.
Voleva fare qualcosa, voleva aiutarli.
Ma in quel momento, Isaac riuscì a sopraffare Kan, che perse la spada e si ritrovò disarmato.
"Forse sei più bravo come arciere." Disse Isaac puntandogli la spada sotto al collo.
Isabel entrò nel panico. Cominciò a girarle la testa e il cuore cominciò ad andare molto velocemente.
Non poteva permettere che Kan morisse.
Doveva fare qualcosa.
Doveva aiutarlo.
La ramata agì d'istinto, senza riflettere sulle conseguenze.
Inspirò profondamente e corse verso la coppia, gettandosi sopra lo zio, dando così una possibilità a Kan.
Il ragazzo allora corse a recuperare la spada.
Nel frattempo Isabel venne allontanata malamente dallo zio, ma ritrovandosi entrambi faccia a faccia quest'ultimo si beccò un pugno in pieno volto da parte della ragazza.
"Questo è per i miei genitori!" Affermò la ramata.
"Tu, maledetta!" Ringhiò Isaac, cercando di colpire la nipote.
La ragazza stava per ricevere il colpo ma venne, in una frazione di secondo, tirata per un braccio da Kan che se la portò dietro la schiena, proteggendola così con il suo corpo.
Il ragazzo parò il colpo e lo restituì, dieci volta più forte, all'uomo di fronte a lui colpendolo in pieno sul naso.
Isaac, in preda al dolore, urlò e fece qualche passo indietro coprendosi il naso con le mani.
La ragazza sospirò, il cuore che le martellava prepotentemente all'interno.
"Grazie per avermi salvata." Sussurrò osservando Kan dal basso.
Il ragazzo girò leggermente il capo verso la ragazza e le sorrise dolcemente.
"Grazie a te per avermi aiutato a recuperare la mia spada, ma sei stata molto avventata." L'ultima parte la disse decisamente in tono molto serio.
"Lo so, perdonami.." la ragazza abbassò lo sguardo intimorita.
"Ora, perdonami principessa ma devo aiutare tuo fratello." E in un secondo Kan riuscì ad allontanare per una seconda volta Isaac, e corse verso Oliver uccidendo l'uomo con cui stava combattendo.
Isabel corse velocemente ad abbracciare il fratello.
La pioggia non cessava minimamente di scendere.
E i tre ragazzi erano completamente bagnati.
Ormai sembrava tutto finito.
Tutti i uomini di Isaac erano morti ma una risata improvvisa attirò l'attenzione del trio.
"Siete solo degli illusi, non mi fermerete!" Gridò Isaac.
"Io costruirò il mio nuovo regno e finalmente potrò mettere fine a quella stupida pace stabilita con quei schifosi demoni.
Li ucciderò tutti a uno ad uno e con i loro poteri, conquisterò il mondo!!"
Le parole di Isaac, alle orecchie di Isabel sembrarono senza senso.
Era un pazzo che stava vaneggiando.
"I Demoni? Ma... i Demoni non esistono."
"Ah... non lo sapevi?" Chiese lo zio guardandola.
Poi si rivolse ai due ragazzi. "Non le avete mai detto niente?"
"Dirmi che cosa?" Isabel guardò Oliver e Kan, che fissavano in cagnesco Isaac.
"Nipotina mia, i demoni sono reali. Siamo in pace con loro da secoli ormai, ma adesso questa pace finirà e io metterò fine alla loro esistenza." Urlò Isaac.
"Folle! Sei un folle! Non te lo permetterò!!" Oliver prese la sua spada e corse verso Isaac, attaccandolo.
"Oliver!!" Gridò Isabel.
"Kan fai qualcosa ti prego.." si rivolse poi al ragazzo alla sua destra.
Ma, nel momento stesso in cui Kan estrasse la sua spada, quella di Isaac trafisse in pieno Oliver.
Il tempo sembrò come se si fosse rallentato.
"OLIVER!!!" gridò Isabel scoppiando a piangere.
Il ragazzo si girò verso Isabel e Kan e si rivolse al più grande. "Scappate! Scappate nel bosco! Ti prego Kan, salvala!" Cominciò a sputare del sangue dalla bocca.
"Oliver ti prego!!" Continuò a gridare la ragazza.
Il fratello, trafitto dalla spada e con il sangue che continuava a uscire dalla sua bocca, dopo aver lanciato uno sguardo a Isabel e Kan, fece appello a tutta la sua forza e trafisse a sua volta con la sua spada lo stomaco dello zio, che rimase spiazzato da quell'azione.
Isaac affondò ancora di più la spada nel ragazzo che lasciò la spada dentro lo stomaco dello zio e cadde in ginocchio davanti a quest'ultimo.
La ragazza piangendo, cercò di correre verso il fratello ma venne tirata per il braccio da Kan.
"Non voglio andare! Dobbiamo salvare Oliver!!" La ragazza cominciò a dimenarsi.
"Isabel..." la voce di Oliver arrivò sussurrando. "Ti prego... sopravvivi!" E detto questo cadde a terra in avanti.
La ragazza gettò un urlo che, se non fosse stato per il temporale, tutto il paese avrebbe sentito.
"Isabel andiamo!" Gridò Kan.
Isaac, dopo che si estrasse la spada dallo stomaco e sputò dalla bocca del sangue, si girò verso la coppia e cercò di raggiungerli. "PRENDETELI." Gridò ai suoi uomini, che lo avevano appena raggiunto.
"Andiamo!" Continuò a gridare Kan.
Ma Isabel non riusciva a distogliere lo sguardo dal corpo del fratello.
"Non possiamo.... Oliver..." sussurrò la ragazza, le lacrime che solcavano il suo viso.
"Perdonami Isabel... ma dobbiamo andare!" E detto questo Kan sollevò la ragazza da terra, mettendola sulle sue spalle e cominciò a correre velocemente all'interno del bosco, facendo così perdere completamente le loro tracce e nascondendosi attorno all'oscurità che ricopriva quel luogo.




Note autrice:
Buongiornoooo!
Sono tornata con un nuovo capitolo! ❤️
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate.

Clare

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2021 ⏰

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