Era ormai mezzogiorno quando i due rientrarono. La ragazza aprí la porta con un sorriso stampato in faccia, mentre il bambino rideva allegramente.
-Finalmente siete tornati- disse Alex avanzando di qualche passo verso di loro. Indossava un grembiule bianco sopra i vestiti, segno che fece intuire a tutti che aveva appena finito di preparare il pranzo.
-Fratellone io e Clara siamo andati al lago, abbiamo dato da mangiare alle papere, e una mi ha anche starnazzato- disse il più piccolo strattonando il grembiule del fratello.
-su piccolo lascia stare tuo fratello, e va a lavarti le mani, che tra poco si pranza- disse Clara, che nel frattempo si era avvicinata e inginocchiata ai piedi di Alex, per convincere il bambino a mollare il grembiule dell'altro. Il più piccolo emise un urlo di gioia e si avviò verso il bagno, mentre Clara provava a rialzarsi.
-A...aspetta ti aiuto- disse prontamente Alex afferrandola dai polsi e portandola delicatamente su. I loro sguardi si incrociarono, e per un paio di secondi i due rimasero in quella posizione, ad osservarsi. I loro corpi erano vicini, il gatto blu osservava la ragazza dall'alto, con occhi scintillanti, mentre il suo respiro si faceva sempre più profondo, andando alla stessa velocità della coda, che ondeggiava lentamente da una parte all'altra.
Clara era immobile, con la testa leggermente sollevata, il respiro bloccato, come le sue mani, dolcemente imprigionate dalle grinfie del ragazzo. Una sensazione di calore pervase entrambi, facendoli arrossire.
-G...grazie- farfugliò la ragazza distogliendo gli occhi da quelli gialli del micio. Alex emise uno sbuffo imbarazzato e lasciò la presa sui polsi di lei.
-Clara, Clara guarda, ho lavato bene le mani, davanti e dietro.- a salvarli da quell'imbarazzo te situazione furono le urla del bambino, il quale costrinse Clara a prestargli attenzione.
-ma bravo piccolo- disse lei ancora un po' scossa.
-su, andiamo a mangiare.- concluse il più piccolo continuando a saltellare verso la cucina.
Clara finí di apparecchiare, mentre Alex controllava le varie pentole e padelle posizionate sui fornelli. Quando tutto fu pronto i tre si sedettero e iniziarono a mangiare e a chiacchierare allegramente, come se nulla fosse successo. Ma qualcosa era effettivamente accaduta, e non si poteva non notare la leggerissima tensione che si stava creando tra i due ragazzi più grandi, i quali, però, cercavano di ignorare, almeno per il momento.
Il pranzo finí abbastanza velocemente. Alex sparecchiò mentre Clara, stavolta, si occupò di lavare i piatti. Una volta asciugati furono rimessi al proprio posto, e i tre si spostarono in salotto.
-cartoni, cartoni, cartoni, cartoni- iniziò a cantilenare il bambino, ma smise appena vide la babysitter accigliata.
-e no piccolo, hai visto i cartoni stamattina, non puoi passare tutta l'estate davanti ad uno schermo.- disse lei incrociando le braccia.
-ma Alex lo faaaaa.- piagnucolò lui aggrappandosi alla tv e cercando, con lo sguardo, l'approvazione del fratello. Il quale però rise imbarazzato sotto lo sguardo fulminante di Clara.
-beh Clara ha ragione, non puoi stare tutto il tempo davanti la tv, perché non giochi un po' con Clara, mentre io vado in camera e... vi lascio un po' in pace.- il ragazzo blu non sapeva che dire, non gli piaceva l'idea di stare rinchiuso in camera sua, ma non voleva creare altre scene imbarazzanti con la babysitter, così accennò all'unica opzione da lui plausibile.
Mentre il ragazzo si stava incamminando sentì qualcosa afferrarlo alla spalla.
-eh no, anche tu passi troppo tempo davanti lo schermo...- con grande sorpresa del ragazzo era propio Clara a fermarlo.
-...i vostri genitori mi hanno detto di tenervi il più distante possibile da computer, tv, play e qualsiasi altro dispositivo elettronico. Ed io intendo rispettare questa regola, infondo, sono la vostra babysitter. Su facciamo qualcosa tutto insieme, un bel gioco da tavola magari, o non so, qualcos'altro...-
Alex non poteva credere alle sue orecchie, allora Clara non voleva allontanarlo da lui, certo aveva anche detto che i suoi genitori l'avevano mandata lì per badare anche a lui, ma lei non voleva che lui stesse a disparte. Anche per così poco, nel cuore del gatto esplosero milioni di fuochi d'artificio, ricolmi di gioia. Le orecchie gli si drizzarono e iniziò ad emettere delle leggere fusa, che dovette soffocare immediatamente.
-si dai, giochiamo a monopoli- disse quasi troppo entusiasta il gatto blu e corse verso la dispensa per andare a prendere la scatola con i vecchi giochi da tavola.
Prepararono il tavolo in meno di cinque minuti. Clara faceva la banca, e la sua pedina era la nave, Alex aveva scelto io ditale, per qualche strano motivo, mentre il fratellino aveva optato per il cane, e così diedero iniziò alla partita più lunga di Monopoli nella quale Alex aveva partecipato. Anche perché nelle altre, era sempre lui la causa dell'interruzione, o perché si arrabbiava, data la sfiga che aveva in questi giochi, o perché era un po' troppo impicciato nel fare i calcoli, o addirittura perché, molte volte, anzi sempre, veniva sorpreso a giocare sporco. Ma questa volta non era intenzionato a vincere, anzi, voleva semplicemente divertirsi, facendo anche molte battute squallide tra un tiro di dadi e un'altro, nel tentativo di far ridere il suo amato, ma anche molto fastidioso, fratellino e, ovviamente, Clara.
Al ragazzo piaceva la sua risata, all'inizio era piccola e graziosa, ma, appena la ragazza entrava un po' più in confidenza, sfoggiava la sua vera risata, abbastanza forte, ma mai volgare o ridicola, e, quando il gatto blu la sentiva, nel suo cuore saliva un raggio di energia che raggiungendo la bocca, la trasformava in un dolce e tenero sorriso.SPAZIO AUTRICE: MA GUARDA CHI SI RIVEDE... SCUSATE L'ASSENZA LUPACCHIOTTI MA L'ESTATE È ARRIVATA E MI SONO GODUTA UN PÓ DI VACANZE, ECCO UN NUOVO CAPITOLO DEL GATTO INNAMORATO, VI AVVERTO L'HO SCRITTO IN TUTTA FRETTA SUL TRAGHETTO MA APPENA FARÒ LA REVISIONE DELLE STORIE AGGIUSTERÒ LA GRAMMATICA E TUTTO IL RESTO. DETTO CIÒ GODETEVI IL CAPITOLO ED IO TORNERÒ A ROMPERVI LE SCATOLE CON IL PROSSIMO, A PRESTO!!!
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Il gatto innamorato
FanfictionClara, una ragazza di 18 anni, alla ricerca di un semplice lavoretto estivo, incontrerà la persona che gli cambierà la vita.