La guerriera e il cavaliere

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I due ragazzi si erano allontanati dalla cucina, spostandosi nella camera di lui. Entrambi distesi sul letto, erano rimasti avvinghiati l'uno all'altra, non avendo nessuna intenzione di lasciare la presa. Di tanto in tanto Alex baciava la ragazza mentre con una mano le accarezzava la schiena. I due rimasero in silenzio, l'unica cosa che udivano era il loro respiro e di tanto in tanto qualche macchina fuori dalla finestra. Senza neanche accorgersene sprofondarono in un sonno profondo.
Il sole sorse, i suoi raggi attraversarono la finestra, gettandosi sugli occhi del gatto blu. Piccole smorfie affiorarono sul suo volto, mentre pian piano iniziava a tornare nella realtà. Si svegliò con un sorriso, ma quando si voltò dall'altra parte del letto si accorse che era da solo. Si alzò e andò in cucina, prese un waffle dalla credenza e se lo mise in bocca, poi si avvicinò al frigo per prendere un succo. Quando chiuse lo richiuse, si voltò e, dallo stupore, gli cadde il waffle dalla bocca.
-...mamma, papà... siete tornati?- chiese il ragazzo sorpreso.
-sembri quasi infelice di ciò- disse il padre con un sorriso, mentre allargava le braccia.
-no...sono felicissimo, è che non vi aspettavo così preso...- rispose Alex gettandosi tra le sue braccia, ma con il viso spento.
-allora come si è comportata la ragazza? È brava?- chiese la madre studiando attentamente la casa per trovare anche un singolo errore.
- si, è stata brava.- Alex era felice di rivedere i suoi genitori, eppure una strana sensazione stava serpeggiando nel suo stomaco, e no, non era la fame.
-a proposito... dov'è?- in effetti non l'aveva svegliato, e ciò lo intristì.
-beh è andata via...- disse la madre senza pensarci. -...ha finito il lavoro ed è tornata a casa.-
Il ragazzo si bloccò. Perché? Perché se n'era andata senza salutarlo? Non si era trovata bene con lui? Aveva fatto qualcosa di sbagliato?
Anche se si conoscevano da poco lui teneva molto a lei. E farsi dire da altri che se n'era andata all'improvviso lo feriva molto.


La mattina passò tranquillamente, il gatto blu giocò con i suoi amici e registrò un paio di video.
-Alex!!! Dio mio Alex... Io non... io... Aaaaaah sei fuori dall'avventuraaaaa!!!- le urla di Lyon si sentivano anche oltre oceano, mentre rimproverava il povero ragazzo distratto.
-no no scusami Lyon scusa scusa scusa...- supplicò il ragazzo che nel mentre cercava di riparare ai suoi errori.
Finirono il video con le urla di Lyon, e mentre gli altri si disconnettevano una vocina riportò alla realtà il gattino.
-Ei Alex... tutto bene?- Giorgio aveva aspettato che gli altri se ne andassero per parlare con il suo migliore amico. Perché aveva subito capito che qualcosa non andava.
-Si Giorgio, tranquillo...-
-No, non sto tranquillo, sei distratto, più del solito, e so che quando fai così c'è qualcosa sotto.-
-... se n'è andata.- disse lui con un sussurro
-Chi?... Clara?- chiese l'amico titubante.
-Si... se n'è andata stamattina senza neanche salutare, e dopo quello che è successo ieri, ho paura che io abbia fatto qualcosa di male... E sto male, anche se non la conoscevo bene, ci sto male lo stesso, anche se non ha senso, eppure mi sento... vuoto.- ammise disperato il ragazzo
-... capisco, beh invece di stare qui a frignare prova a cercarla no?- suggerì Giorgio nella speranza di essere d'aiuto.
-... hai ragione. Devo trovarla, devo chiederle spiegazioni.- detto ciò Alex uscì, spense il computer, e si diresse verso la camera dei suoi.
-mamma hai il numero di Clara?- chiese senza pensarci due volte.
La madre, la quale stava disfacendo la valigia, lo guardò intensamente e disse:
-ho quello che usa per lavorare, perché?-
-ehm ecco ha dimenticato una cosa qui e volevo avvertirla così che potesse riprenderla hehehe- rispose lui un po' in imbarazzo.
-ah ok beh prendi il mio telefono e chiamala tu, l'ho registrato Clara babysitter.-
Alex si fiondò in cucina, si buttò sul tavolo dove la madre era solita lasciare il cellulare. Lo sbloccò, prese il numero e lo chiamò.



Clara era fuori da ormai due orette. Aveva deciso di uscire per schiarirsi le idee. Non sapeva perché era scappata dalla casa dove aveva lavorato in quei giorni. Anzi, lo sapeva, ma non voleva ammetterlo... era terrorizzata dal fatto di intraprendere una relazione. Le uniche che aveva avuto erano finite male, in più i suoi amici non conoscevano Alex e aveva paura della loro reazione. Non sapeva se gli sarebbe piaciuto, il loro giudizio per lei era importante, perché era l'unico modo che aveva per farsi accettare da questi. Aveva paura di rimanere sola, così faceva di tutto per tenersi buoni quei quattro personaggi che spesso la costringevano a fare ciò che non voleva. Non sapeva se così sarebbe mai riuscita ad essere felice, ma aveva troppa paura di stare sola, così preferiva avere questa sicurezza.
Era ancora immersa nei suoi pensieri, quando qualcuno la chiamò.
-Clara...- la ragazza si voltò, rimase immobile davanti alla figura, non sapendo cosa fare.
-Alex...- disse lei piano -...come, come mi hai trovata?- la ragazza si sentì invadere da una strana sensazione, che la fece sentire bene.
-beh... è una storia un po' lunga hahaha- disse il gatto blu scherzosamente
-ho chiamato il numero che avevi dato ai miei genitori, ma mi ha risposto tua madre dicendo che era il telefono che usavi per il lavoro è che l'avevi lasciato a casa, mi ha detto che eri uscita ma poteva sapere dov'eri perché hai il "trova il mio iPhone" attivo. Così gli ho spiegato cosa volevo fare e l'ho convinta ad aiutarmi.- conclude sorridente il ragazzo.
-Perché?... cosa volevi fare?- chiese lei timidamente.
-Questo.- conclude lui avvicinandosi e afferrandola per i fianchi, la guardò intensamente negli occhi per pochi secondi, poi la baciò, prima delicatamente, poi con un po' più di forza. Aprendo gli occhi scintillanti all'ultimo per ammirare tutta la bellezza di Clara.
Quando si staccarono entrambi sorridevano, ma tutto fu interrotto dagli amici della ragazza.
-Clara ma chi è quel tizio?-
-Wow se vuoi farti uno del genere sei propio caduta in basso...-
-Smettila di perdere tempo con lui e vieni a prendere una birra con noi, tocca a te offrire.-
Clara si bloccò... era ferita, ma era la prima volta che non le importava, l'unico sentimento che provava era rabbia nei loro confronti, perché avevano osato offendere una persona a lei cara... Così, in quel preciso momento, decise di non sottostare più al loro controllo, e parlò:
-aww che carini i miei "amichetti" si preoccupano per me...- iniziò voltandosi lentamente verso il gruppetto. -... strano di solito vi piace quando faccio cose umilianti o stupire solo per voi...-
-Clara... non c'è bisogno...- cercò di trattenerla Alex ma lei gli gettò un'occhiataccia e lui capí che era meglio non mischiarsi.
-... che c'è avete paura di perdere il controllo su di me? Avete paura che il vostro giocattolo venga preso da un'altro bambino? Beh sapete che vi dico, il giocattolo si è rotto il cazzo e decide di andarsene. Fottetevi.- concluse la ragazza mostrando il dito medio e trascinandosi via Alex stupito.
Percorsero qualche metro, girarono un paio d'angolo ed infine la ragazza si fermò.
-Scusami sono stata...- iniziò la ragazza ma non ebbe il tempo di finire che Alex la baciò di nuovo.
-Sei stata fantastica.- disse guardandola negli occhi. Lo sguardo sicuro del ragazzo la fece arrossire e continuarono a baciarsi, lasciandosi furto alle spalle.

~Fine.


SPAZIO AUTRICE: È ANCHE QUESTA STORIA L'HO TERMINATA, SPERO VI ABBIA REGALATO QUALCHE EMOZIONE. LA PROSSIMA SARÀ CON STRECATTO, QUINDI SE VOLETE LEGGERLA CI RIVEDREMO LÌ CIAU!!

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