-capitolo 2- supporto

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(t/n) pov

-izuku- lo guardo, sta piangendo -professore, izuku è rimasto parecchio sconvolto da questa notizia, posso portarlo al dormitorio per farlo riposare?- chiedo mentre gli metto una mano sulla spalla per confortarlo -certo, rimani con lui- risponde all might

porto izuku nella sua stanza -resta con me- mi chiede singhiozzando -non ti lascio solo, tranquillo- mi siedo accanto a lui -metti la testa qui- gli dico indicando le mie cosce, quando si sdraia inizio ad accarezzargli i capelli -non ti faccio paura? non mi odi?- non mi aspettavo questa domanda -mai, tu non sei tuo padre! sei la persona più dolce e gentile che io conosca, è impossibile per me odiarti- non smetto di accarezzargli i capelli, poco dopo si addormenta, ma non lo sposto. non so come aiutarlo, quando si tratta di genitori non so come comportarmi, ho perso i miei quando avevo 8 giorni -mi dispiace, non posso fare più di questo- mi addormento anch'io

*il giorno dopo*

io e izuku andiamo insieme verso la cucina per fare colazione -buongiorno ragazzi- ci ignorano

-ragazzi....buongiorno- mi ignorano ancora -che cazzo, si saluta, maleducati- nessuna risposta -andiamocene izuku, nella mia stanza ho del cibo- andiamo nella mia stanza e mangiamo -che gli è preso a quelli?- ci hanno ignorati senza darci spiegazioni -stranamente anche kacchan era silenzioso- aggiunge izuku -andiamo a lezione, non voglio arrivare in ritardo per questa cosa- lo trascino in classe. al cambio dell'ora, basta non ce la faccio più, mi alzo dalla sedia e sbatto le mani sul banco per fare rumore -che avete? siete ciechi o siete solo stronzi?- urlo alla classe -sta zitta comparsa, il problema non sei tu è il tuo fidanzato merdeku- urla kacchan a sua volta -finalmente qualcuno parla. ora spiegatemi qual'è il problema se non volete un palo dritto su per il culo- mi sento come bakugou quando parlo così -è il figlio di all for one!- dice mineta spaventato -e questo vi sembra un motivo valido per escluderlo? non si possono scegliere i genitori e non si può nemmeno scegliere se averli o no, ma gli amici si possono scegliere e a volte sono meglio della famiglia. quale hero degno di questo nome volta le spalle ad un amico?- urlo ancora più forte di prima -che c'è non avete le palle per ammettere di essere degli stronzi?- non rispondono, ho colpito nel segno -(t/c) vieni con me!- mi dice il prof Aizawa -ho saputo del padre di Midoriya, hai ragione ma devi dare il tempo ai tuoi compagni di metabolizzare la cosa-

-no- ripondo

-come no?- (aizawa)

-no- [(t/n)]

-perchè?- (aizawa)

-plus ultra! il motto della scuola. superare i propri limiti sia fisici che mentali, se non riusciamo a mettere a frutto questi insegnamenti non diventeremo mai degli hero degni di questo nome-  stringo i pugni per farmi forza -devi solo allenarti- aggiunge il professore -cosa?- in che senzo devo solo allenarmi -hai compreso a pieno i valori di un hero e in più sei la studentessa più brillante del primo anno, devi solo allenare il tuo quirk e potrai essere un vero hero- io? -grazie professore- ritorno in classe con il professore e racconto tutto a izuku -se ci impegneremo e supereremo i nostri limiti potremo diventare dei pro hero-

all'allenamento io e izuku diamo il massimo -ora posso modificare la forma dell'ombra molto meglio, hai visto? ho lanciato una sfera e poi l'ho trasformata in una corda che sono riuscita a stringere intorno al manichino- lo guardo in cerca di approvazione -brava, io sto perfezionando l'utilizzo dell one for all senza distruggermi le ossa, volevo chiederti una cosa- cosa? -dimmi- mi guarda, è rosso come un pomodoro -vieni nella mia stanza? s_scusa sembro un maniaco è c_che la tua compagnia ieri m_mi è stata d'aiuto- ha balbettato per tutta la frase, che carino -per me è ok- dopo scuola facciamo i compiti insieme.

ho la testa di izuku sulle cosce e come ieri gli sto accarezzando i capelli -certo che broccoletto ti sta proprio bene- i suoi capelli sono così morbidi -quando eravamo piccoli impazzivo cercando di sistemarli, poi ci ho rinunciato e ho accettato il fatto che avessero una gravità tutta loro- ci guardiamo -eri tu il capo- aggiunge izuku -lo sono ancora!- ridiamo entrambi -ci voleva qualcuno che vi controllava e che vi obbligava a farvi il bagno. a proposito..vatti a lavare adesso!- si alza -cosa?- si alza dal letto -durante l'allenamento hai sudato tanto, ora vatti a lavare o ti ci metto io sotto la doccia- si allontana -non sono più un bambino-

-fallo o ci penso io- vado in bagno e apro l'acqua -va bene! ho capito, vado- e si chiude in bagno. dopo un po' esce dalla doccia, si veste e ritorna nella stanza -ora tocca a te!- mi passa un asciugamano -ok- vado in bagno e mi lavo -cazzo!- non ho un cambio! esco dal bagno con l'asciugamano intorno al corpo per coprirmi -v_vvestiti!- dice izuku coprendosi gli occhi -non ho un cambio, dammi una tua maglietta- mi passa una maglietta e me la metto, ha il suo odore, mi fa sentire al sicuro stare con lui

blood doesn't lie |deku x reader| VillainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora