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Jimin era ansioso mentre aspettava l'arrivo del suo hyung al parco vicino le altalene. Aveva le mani sudate che strofinava costantemente sui jeans, che non usava fa tre anni.

Le sue dita sbattevano incessantemente contro la sua gamba destra. Aveva pensato di sedersi su una delle altalene, ma aveva deciso di no. Non c'era un motivo, ma non sentiva neanche il bisogno di averne uno.

Non era abbastanza sicuro del motivo per cui era così nervoso, Jimin e Yoongi erano già stati al parco da soli. Si erano anche baciati. Yoongi gli aveva detto che lo amava. Quindi perché diavolo era così nervoso??

Jimin decise poi che sedersi sull'altalena sarebbe stato meglio di stare in piedi ad aspettare. Percorse i pochi passi che lo dividevano da essa e ci saltò sopra, saltando giù quandi il sellino scricchiolò. Era abbastanza vecchio, come il resto del parco. Jimin ammirò la sensazione senile del parco; lo amò nonostante quanto fosse ormai vecchio, c'erano ancora persone in città che entravano ed uscivano, e si godevano del tempo speso bene.

I piedi di Jimin si piantarono sul suolo sotto l'altalena, l'erba era cresciuta dall'ultima volta che era stato lì. Si dondolò lentamente sull'altalena, le mani nel grembiule di jeans. Fissò il vuoto solennemente, con un'espressione apatica mentre si dondolava.

E non sapeva perché, ma una fitta lo colpì nel cuore─forse Yoongi non si sarebbe presentato.

Ma era ridico! Yoongi lo amava, glielo aveva detto. Jimin non aveva ragione di dubitare del maggiore. Non aveva mai fatto niente che gli avrebbe potuto far crescere dubiti a Jimin, e il biondo, ovviamente, lo sapeva.

Comunque, tutti i dubbi si dispersero quando alzando lo sguardo, vide il corvino avvicinarsi con un intero bouquet di girasoli. Jimin si sentì subito arrossire fino alla cima delle orecchie quando i suoi occhi incontrarono quelli di Yoongi. Che, ovviamente, sorrise quando vide il minore.

Jimin lasciò cadere la testa, gli occhi abbassati sulle mani mentre cercava di nascondere il suo sorriso. Doveva essere un effetto naturale provocato dalla vista del sorriso di Yoongi.

Il biondo sapeva che il maggiore si stesse avvicinando; il suono delle scarpe da tennis mentre schiacciavano i ciottoli sul terreno glielo fece capire.

"Hey, Jimmie."

Questa è nuova.

La testa di Jimin si alzò di scatto al soprannome, la testa inclinata dalla sorpresa mentre ridacchiava piano. "Jimmie?"

Yoongi annuì affermativamente. "Sì. Jimmie." Gli mise davanti il bouquet di girasoli per farglielo prendere. "Questi sono per te," chiarì con un piccolo sorriso.

Jimin prese i girasoli con le guance arrossate ed un piccolo grazie verso il maggiore.

Ne ho comprato uno separato per i bigliettini," aggiunse il corvino con un sorriso orgoglioso, "perché meriteresti tutti i girasoli nel mondo. Nonostante non potrei comprarli tutti in un negozio..." Yoongi sospirò pietosamente e Jimin stentò a credere la bontà del cuore del maggiore.

"Va bene così, hyung. Non ho bisogno tutti i girasoli del mondo," lo confortò Jimin, sorridendo impotente. "Io ho te." Schiacciò dolcemente il naso del maggiore, il che non la prese bene. Assunse una smorfia di disgusto, colpendo scherzosamente il più giovane sul fianco con l'indice.

Sei così smielato, Jiminie," gemette mentre il minore rideva evitando abilmente gli attacchi di solletico di Yoongi. Il che, con la sua flessibilità, si rivelò abbastanza facile.

Jimin si dondolò sull'altalena, leggermente, guardando i girasoli tra le sue mani, uniti da un fiocco rosa satinato. Pensava onestamente che Yoongi avesse superato se stesso. Tutto il tempo in realtà. E solo per il preziosissimo piccolo Jimin. Gli scaldò il cuore.

E sapeva che Yoongi non gli avrebbe mai fatto del male; mentalmente o fisicamente. Quindi, qualsiasi paura di poter essere ferito svanì velocemente. In più, Yoongi lo aveva reso talmente felice che pensava sarebbe stato ridicolo pensare che potesse fargli del male. Magari avrebbe ferito una mosca, e definitivamente chiunque avrebbe provato a far del male a Jimin, ma sapeva per certo che non avrebbe neanche mai pensato di ferirlo.

"Hey hyung?"

"Hm?" Yoongi alzò lo sguardo su Jimin dalle sue scarpe. Inarcò un sopracciglio, leggermente, verso il minore.

Jimin sorrise leggermente, una tinta rosa a colorargli le guance mentre diventava nervoso. "Io..." Girò lo sguardo sul maggiore, che lo guardava aspettando pazientemente cosa sveva da dire. "Mi sono accorto di una cosa," sentenziò dolcemente. I suoi occhi brillavano così graziosamente che a Yoongi quasi non importava sapere quale fosse la causa.

"Cioè?" chiese Yoongi quando non vide l'altro continuare.

Jimin incontrò gli occhi di Yoongi con una leggera espressione ansiosa.

"Non ti ho mai detto che mi piaci."

All'improvviso, il viso di Yoongi impallidì ed il sorriso scomparve dal suo viso. Jimin aveva ragione; eccome se l'aveva. Era ovvio che non lo ricambiasse. Come aveva potuto pensarlo?

A qualcuno di spettacolare come Jimin non sarebbe mai potuto piacere qualcuno di ordinario e noioso come Yoongi. Aveva lasciato che la gentilezza di Jimin lo rendesse stupido, facendogli sperare in un futuro bellissimo con il ragazzo. All'improvviso scomparve tutto dalla sua mente.

"Non so ancora se ti amo come tu ami me," continuò Jimin sorridendo leggermente. Yoongi rialzò lo sguardo per dare al biondo tutta la sua attenzione. Jimin schioccò le labbra. E quello fece andare fuori Yoongi. "Mi piacerebbe pensare che sia così. Sei una persona davvero piacevole, lo sai." Yoongi sorrise. "Amabile anche ovviamente. Non penso di essere ancora a quello stadio, ma spero tu abbia abbastanza pazienza con me mentre cerco di capire."

Jimin guardò Yoongi attraverso le folte ciglia; gli occhi grandi e speranzosi, che brillavano come se non lo stessero già facendo prima. E chi era Yoongi per dire di no a Jimin? Il prezioso piccolo Jimin che si meritava il mondo intero? E se il mondo non fosse stato un posto orribile, Yoongi glielo avrebbe dato.

"Certo che ce l'avrò," sussurrò, sorridendo al ragazzo. "Tutto per te."

Jimin si affrettò ad intrappolare il maggiore in uno stretto, caldo abbraccio, che Yoongi accettò volentieri. Sfortunatamente, Yoongi aveva fatto cadere i girasoli sul terreno nel frattempo, e Yoongi ne fu un po' scoraggiato, ma avere Jimin tra le sue braccia; quello era tutto.



𝗇𝗈𝗍𝖾𝗌 ☆ | itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora