<ti va di accompagnarmi alla sartoria?, devo comprare degli spilli> chiesi <certo> si alzò e si mise il cappotto sgualcito <scusa, mi sono dimenticata di prenderti anche una giacca...> <Non ha importanza> sorrise <tieni questi occhiali> se li mise ed aspettò che fossi pronta.
<Eccoci> esultai una volta davanti al negozio.
Vidi il suo sguardo allarmato <non farai del male a nessuno. Tranquillo> lo rassicurai.
Gli presi la mano e come prima venni travolta da piccole e potenti scosse.
Spinsi la porta di vetro.
<Salve, cercate qualcosa in particolare?> Salutò la commessa dal bancone <buona sera, cercavo degli spilli> risposi <ecco qui> mi porse una scatolina di plastica <perfetti, grazie> <serve altro?> Domandò gentilmente <no, grazie>.
<Sono 2 dollari> le porsi i soldi ed uscii.<Sei stato bravissimo> commentai entusiasta <è stato tutto merito tuo> mi sorrise.
Entrammo in un piccolo vicolo <guarda chi si rivede> disse una voce spuntando fuori dal buio. Era un nomade che incontrai molti anni prima, con lui c'era tutta la sua cricca. <Pedro?> Chiesi insicura <già Edith, ma che piacere. Sai ci sono rimasto molto male quando mi hai mandato via. Ricordi?> Domandò ostile <certo che ricordo. Mi dispiace per la mia scortesia, ma penso che non si potesse fare altro>.
<Lasciaci stare Pedro> incitò con tono minaccioso Jasper <Jasper mi stupisce la tua presenza, non dovevi essere solo di passaggio?>
Jasper mi si parò davanti con fare protettivo.
Sentii un desiderio disperato di proteggerlo.
<Si, domani c'è ne andiamo> rispose freddo <no penso di no> mormorò maligno uno dei suoi sciacalli.
Jasper ringhiò <non le farete del male> sibilò fra i denti.
Saltò addosso al capo e gli staccò la testa con uno strappo secco.
Gli altri due scattarono verso di lui. Ma finché erano ancora in aria con lo scudo li spinsi via, facendoli sbattere contro il muro.
Ne raggiunsi uno e con un verso stridulo gli staccai il capo dal resto del corpo. Jasper mi imitò.<Andiamocene, è meglio se torniamo oggi, se vuoi ci fermiamo nel paese qui vicino> annuì con il capo.
Camminammo al di fuori di quella stradina buia, lasciando i resti intatti e senza bruciarli, in modo che si potessero
ricostruire, anche se erano malevole non era piacevole distruggere delle persone.<Come hai fatto?> Chiese strabiliato, esitai <mio fratello Edward quand'era umano capiva i pensieri delle persone... Varcando l'immortalità questa sua bravura divenne una dote, ora è in grado di leggere nel pensiero. Diventando vampiri una nostra caratteristica si amplifica. Lo stesso è successo a me... Solo che io sono una specie di scudo> spiegai brevemente <beh, wow> risi.
<Facciamo le valigie!> Esclamai entrando in casa, salii le scale di corsa e con velocità che è solo i vampiri hanno infilai tutte le mie poche cose in una borsa. Entrai nella sua stanza e feci lo stesso.
<Fatto> Strillai.
<Come vuoi procedere?> Domandai <hai sete, perché non ti nutri? Poi ci fermeremo in un paese per tutto il giorno in caso di sole e se invece c'è la pioggia continuiamo con il viaggio> propose <certo, ha senso>.
Mi sorrise e prese entrambi le valigie.
<Andiamo a caccia!> mi seguì fino al margine di un boschetto.
Mi abbandonai ai sensi e segui la scia di un cervo, con un affondo elegante lo atterrai prima ancora che si potesse rendere conto del pericolo. Affondai i denti nella pelle del collo come se fosse burro. Il sangue viscoso m'inondò la bocca.
Mi alzai lasciando la carcassa a terra. Mi girai trovando Jasper appoggiato ad un albero <scusa per questo brutto spettacolo> sussurrai imbarazzata, rise <A me non dispiace, è stato interessante> mi mostrò un sorriso che mi fece fermare il mio cuore pietrificato.
Cosa mi stava succedendo? Perché questo ragazzo creava in me queste bizzarre reazioni?
Non riuscii a non rispondere con un sorriso.Lo presi per mano, sussultò al mio tocco. <Andiamo a conoscere la mia famiglia?> proposi <Andiamo a conoscere la tua famiglia> acconsentì
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𝕡𝕒𝕤𝕤𝕒𝕥𝕠, 𝕡𝕣𝕖𝕤𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕖 𝕗𝕦𝕥𝕦𝕣𝕠
Romance{estratto} Stavo per dire la cosa più banale del mondo, così logica che non capii perché non ci fui arrivata prima. Perché ad ogni suo piccolo tocco sentivo delle scosse? Perché sentivo la sua mancanza dopo poche ore di distanza? Perché desideravo...