Un terribile incidente.

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É passata una settimana da quando ho conosciuto Marco e devo dire che oltre all'aspetto ha anche un bellissimo carattere. Siamo diventati un pó più intimi non in quel senso(capitemi) ma come amici; si é ambientato in fretta e in realtà sono un pó invidiosa della sua abilità di fare nuove amicizie.

"Ahhh com'é bello questo pesaggio; davanti ai miei occhi si estende un grande prato bagnato dalla rugiada del mattino, il cielo é limpido e solo in lontananza si intravede qualche nuvola bianca, il sole splende come non mai e un piccolo fruscio che produce l'erba grazie al vento mi fa rilassare così decisi di chiudere gli occhi e godermi il momento.

Sembrava il paradiso, ma ad un tratto sentii una voce provenire dalle nuvole che vedevo a malapena.

-signorina sara...signorina sara cosa sta facendo!!-

Incuriosita di chi fosse decisi di aprire gli occhi.

In un primo momento quando avevo gli occhi ancora non bene aperti e vedevo un pó sfocato vidi una sagoma di un uomo grassottello e bassino che disse con tono spazientito

-Finalmente sei ritornata dal mondo dei sogni faccia con tutta comodità mi raccomando-

-Non si preoccupi solo altri cinque minuti-

risposi girandomi dall'altra parte con la testa che era poggiata sulle mie mani così notai altre sagome di ragazze e ragazzi che

ridevano sotto i baffi; fino a quando i miei occhi si aprirono completamente.

-Coooosa!- sussultai con imbarazzo e subito dopo per l'agitazione persi l'equilibrio cadendo a terra con lo zaino sulle gambe e dei libri sulla faccia subito dopo tutta la classe scoppió a ridere tutto questo provocó la rabbia del mio professore di geografia il quale dopo un rimprovero mi caccio fuori dall'aula.

Adesso vi spiego tutto in poche parole mi ero addormentata in classe.

Dopo la fine delle lezioni Chiara e Emy mi raggiunsero per tornare a casa. Fuori scuola scambiai due parole con Marco e per salutarlo gli diedi un bacino sulla guancia, subito dopo vidi mio fratello Matteo, era venuto per rispettare la promessa infatti accanto a lui c'era il motorino. Così dissi a Chiara e Emy di ritornare da sole siccome c'era mio fratello, raggiunto mio fratello salii sul motorino aspettando che lui salisse; ma rimaneva lì immobile come un baccalà guardandomi.

-Cosa c'é dai sali facciamo presto!?- dissi

-No prima mi devi salutare come hai fatto con quel ragazzo altrimenti niente giro oppure non vuoi perché c'é lui?

-Niente affatto!!- gli diedi il bacino e mi diede il casco e salì in sella.

-E il tuo?-

-L'ho dimenticato a casa-

Partimmo e iniziammo a parlare;

A metà percorso inizió a dire con tono alto

-Al mio tre saltiamo dal motorino!-

-Perché?- e prima che potesse rispondermi vidi una macchina che correva a una velocità assurda venirci incontro non potevamo girare in altre strade perché quella era a senso unico ma ormai era troppo tardi mi ritrovai sul pavimento con mio fratello a fianco

-Non aver paura- disse a bassa voce e perse i sensi.

Avevo paura ero lì a terra una lacrima mi scese sulla guancia volevo gridare e chiedere aiuto ma non avevo le forze le mie mani erano sporche di sangue; il mio corpo mi faceva male.

Ad un tratto...sei comparso tu!!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora