Jessy abbasso' la tenda del velux , e accese una candela per farsi luce . Certo , la luce naturale del sole sarebbe stata più adatta per dipingere , ma non avrebbe contribuito a dare la stessa atmosfera . Ora il piccolo sottotetto era illuminato a tratti dalla luce proveniente dalla candela . Jessy avanzo' con cautela verso quella che era la sua postazione . La tela era sistemata in modo che Jessy non dovesse mai dare le spalle alla porta ... Era una mania che aveva sempre avuto , fin da quando era ancora una bambina . Le dava fastidio l'idea che qualcuno potesse entrare alle sue spalle senza che lei se ne potesse accorgere.
Jessy si accomodo' sullo sgabello di legno e poggio' la candela sulla vecchia scrivania in modo che la luce ricadesse proprio sulla tela.
Lo sfondo era estremamente scuro. Al centro vi era un ragazzo di divina bellezza . I capelli corvini gli ricadevano sulla fronte e alcuni ciuffi coprivano gli occhi di un azzuro che Jessica aveva faticato a creare , mischiando diverse tonalità di azzurro con alcune di verde per finire con un tocco di bianco . Il volto del ragazzo era rivolto verso l ' alto , quasi come per chiedere pietà al signore .Il disegno era stupendo, questa volta Jessica aveva proprio superato se' stessa.
Eppure guardando la tela , lo sguardo continuava a cadere sui due spazi vuoti accanto il ventre del ragazzo : mancava qualcosa . Ma che cosa?
"Jessica!Jessica , e' pronta la cena! Ma dove sei? Non mi dire che stai ancora lavorando a quel quadro?" Helen, la mamma di Jessica , entro' nel sottotetto. Era una bella donna sulla quarantina , aveva i capelli di un castano dorato . I suoi occhi neri erano l'unico indizio che permettesse di attribuire la parentela con Jessica perché per il resto ,le due donne , non si assomigliavano per niente.
" Oh mamma , ma che ti importa! Ora arrivo! Mi rinfacci sempre il quadro ... Dici che dovrei fare qualcosa di diverso per distrarmi...bhe lo sto facendo! "
La mamma la squadrò con aria di rimprovero : " Quando dico *qualcosa di diverso * " disse la madre imitando con le dita le virgolette " intendo ad esempio uscire con gli amici! Invece te ne stai sempre chiusa qui a lavorare a questo quadro , che e' uguale da mesi! "
Jessica iniziava ad innervosirsi. Voleva bene a sua madre , ma odiava che le rinfacciasse il fatto che non aveva amici. " Io non ho bisogno di amici" .
La madre assunse un espressione triste e malinconica... " Gli amici non ti servono...con chi parli?con il quadro?? Ah...sei proprio come tuo padre!"
Quella sera la discussione fini' così .
A nessuna delle due piaceva interpellare il signor Owen .La mattina dopo Jessica si alzo' e siccome era domenica ( il giorno adibito allo studio ) , fece colazione e andò subito in camera sua per iniziare a studiare . La scuola non le era mai piaciuta , ma portava avanti gli studi per assicurarsi un futuro perché sapeva che con l'eventuale profitto dei quadri , non sarebbe potuta vivere .
" Allora ...vediamo un po' cosa ho da fare oggi?Della noiosissima matematica e un testo da analizzare . Fin troppo poco . Bene così potrò andare nel sottotetto già da stamattina ".
Jessica termino i compiti di matematica . Ora le mancava solo l' analisi. Il testo era il mito di Icaro e Dedalo .
Icaro nella mitologia era il figlio di Dedalo , il costruttore del labirinto di Creta progettato per nascondere il Minotauro. Minosse , il re di Creta , rinchiuse Dedalo e suo figlio nel labirinto , affinché i segreti non venissero mai svelati .
Per scappare , Dedalo , costruì delle ali che con aiuto di cera , posiziono' sul suo dorso e su quello del figlio . Malgrado gli avvertimenti del padre di non volare troppo alto , Icaro , preso dall'entusiasmo si avvicino' troppo al sole ,che con il suo calore fece sciogliere la cera .
Icaro precipito' nel mare e morì ." Che storia triste...un suicidio involontario "
Finiti i compiti, Jessica andò nel sottotetto . Come consuetudine chiuse il velux e prese la candela .
La luce che il fuoco effondeva , le fece ricordare il calore del sole , quello che sciolse le ali di Icaro .
Guardando il quadro , Jessica cercava di capire che cosa potesse aggiungere per riempire l'immagine .
" la candela ... Il sole ...ma certo! Ora so cosa manca" disse Jessica presa dall'ispirazione.
Prese i colori e inizio' a stenderli intorno al ragazzo . Ora due grosse macchie nere gli partivano dalle spalle ...Spazio autrice:
Salve a tutti ragazzi:) questo e' il primo capitolo della mia prima storia! Sarei felice se mi aiutaste a capire se ci sono errori o se comunque c'è qualcosa che non va. Ringrazio xLittleIllusionx per l'aiuto che mi ha dato nella scelta della copertina e nella scelta dei personaggi ( all 1 di notte :") ) ...che vi devo dire di altro? Nulla..spero che leggerete in tanti e che commenterete!
Ci vediamo al prossimo capitolo...ciaooo❤️
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Il Dipinto Del Destino
FantasyJessica e' la tipica sedicenne. E' sempre sulle sue,non ama stare in compagnia ma ha una grande passione: la pittura. Le sue opere sono caratterizzate da una straordinaria ricchezza di dettagli che rendono quasi VIVA la rappresentazione. Da mesi il...