Kalan: Il cacciatore di Azakana

Capitolo 4: Minaccia a Ogahan

4 anni dopo a Ogahan, è notte.
Kanoue era in piedi sui bastioni di Bahrl, guardando oltre lo stretto di mare verso le Terre Antiche che ora vengono chiamate Ogahan. Kanoue veniva chiamato traditore e assassino dagli ogahaniani ma le accuse gli scivolavano addosso. Quello che pensavano gli altri non aveva importanza. La fortezza di Fae'lor era stata costruita a Bahrl, l'isola più a ovest di Ogahan. Per centinaia di anni era rimasta inviolata grazie alla sua posizione strategica, reggendo l'assalto di innumerevoli avversari. Nel mezzo della notte mentre si nascondeva Kanoue vide dei soldati negresseiani attraversare un ponte. Si girò a guardare di nuovo il mare, riflettendo sul passato.

-(perché erano qui?) si chiese

Due figure vestite di nero emersero dall'oscurità, invisibili e silenziose come la morte. Muovendosi velocemente scalarono le mura. Le loro lame brillavano, sbarazzandosi delle truppe di Negresseia l'una dopo l'altra. In pochi secondi tutti e cinque i negresseiani erano morti, macchiando il ponte con il loro sangue.

-"Ben fatto fratellino" disse la sagoma, nascosta nelle ombre. Si vedevano a malapena la faccia, gli occhi e dei tatuaggi.

-"Ho avuto un'insegnante accettabile" rispose l'altro, anche lui vestito di nero e nascosto nelle ombre.

-"Accettabile, Mino?" rispose.

-"Non hai bisogno di altri motivi per pavoneggiarti, Mura" rispose suo fratello.

Poco dopo tornarono a muoversi arrampicandosi velocemente sul muro. Kanoue avanzò inseguendo i due fratelli. Kanoue si voltò, dirigendosi verso la fortezza di Fae'lor. I due fratelli bollivano dalla rabbia, perché il loro tempio era stato saccheggiato dai negresseiani durante l'assalto di 6 anni fa. Kanoue pensò (stanno andando al tempio).

In origine Fae'lor non era una fortezza, tutt'altro, era un luogo tranquillo dove i giovani andavano per imparare le tecniche di combattimento e a controllare i propri poteri. Molti anni prima che Mura nascesse, però, la situazione era diversa, il tempio era stato preso da Negresseia ancora prima della Grande Guerra facendolo diventare una fortezza, ma qualcosa di strano stava succedendo ultimamente. Sull'isola attorno alla fortezza ormai cresceva pochissima vegetazione. Mura e Mino erano giunti in un luogo del tempio dove trovarono qualcosa...o qualcuno dentro un pozza. Lì giaceva una donna, appena sotto la superficie, i suoi capelli bianchi, lunghi, ondeggiavano lentamente. I monaci la chiamano Nyoki. Sinonimo di distruzione, paura, è quello che accade a farsi sopraffare dalle proprie paure più profonde. Un nome maledetto in tutta Ogahan. Nyoki non sembrava pericolosa, ma Mura sapeva che fosse solo un'illusione. Era lei la responsabile della distruzione del tempio. Soltanto lo spirito benevolo delle isole riuscì a fermarla, bloccandola in una sorta di letargo. Girano voci su Nyoki, dicono che sia un demone, uno fra i più potenti. Quel giorno 6 anni dopo la Grande Guerra Nyoki si svegliò dal suo sonno senza fine. Mura vide gli occhi di Nyoki aprirsi di scatto. Kanoue che li aveva seguiti non capiva cosa stesse succedendo, anche lui conosceva la leggenda di Nyoki ma non pensava fosse reale. Mura con un urlo usò la lama ma non riuscì a colpire nulla, una forza invisibile lo sollevò e lo scagliò su una parete. Era come combattere contro il vento...inutile. Nyoki si liberò dalle radici che l'avevano bloccata per tutto questo tempo. L'acqua in cui era immersa scorreva via da lei mentre salve in aria, levitanto sopra la pozza d'acqua. Sotto gli occhi increduli di Mura una specie di maschera, prese forma sulla testa di Nyoki, fino a creare un paio di corna.

-"Non sono tuo nemico!" urlò Mino. "Siamo entrambi figli di Ogahan! Unisciti a noi!"

Nyoki lo guardò dall'alto verso il basso.

-"Negresseia ha attaccato le nostre terre e massacrato la nostra gente!" continuò Mino "Lì abbiamo respinti ma...non hanno ancora finito con noi! Devi aiutarci a combattere questa tirannia!"