Estos fueron buenos tiempos

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Passarono i mesi e Maggie e Najwa avevano deciso di vivere a pieno la loro storia; stavano quasi sempre insieme, si trovavano spesso o a casa dell’una o dell’altra. Passavano le serate, a volte anche senza dire una parola, tra di loro non erano importanti, con uno sguardo riuscivano a dirsi ogni cosa. Quegli sguardi, gli occhi erano come calamite, si perdevano, si mangiavano, non era mai abbastanza. Non credevano di aver così tanta fame di loro, della loro pelle, del loro tocco, del loro piacere. Erano legate da una doppia catena di acciaio, non si sarebbe mai spezzata, si era infinitamente lunga, si sarebbero potute allontanare, scappare l’una dall’altra, come avevano fatto fino a quel momento, ma i loro cuori era legati da qualcosa di indistruttibile. Maggie era riuscita finalmente a conoscere Teo, era la benvenuta a casa Nimri, un po' meno benvenuto era Tito, il canino non era molto apprezzato. Teo lo definiva un cane acido, ogni volta Maggie ridacchiava, infondo lo diceva scherzosamente, assolutamente non era per insultarlo. Najwa aveva rifornito casa sua di whisky, la bionda lo adorava, bevevano, si abbracciavano, si baciavano. Dopo tre giri di quel liquido giallastro, ma squisito, il controllo di quelle redini tese si allentava e le due finivano sul letto ridendo e baciandosi, rotolandosi divertite. Quello che c’era tra loro era qualcosa che apparteneva a loro, e a loro solamente; erano uscite davvero poco insieme, mentre giravano el oasis avevano una scusa per essere fuori insieme, ma dopo la fine delle riprese i manager avevano vietato loro di farsi vedere insieme fuori. Accettarono le condizioni, anche se odiavano il fatto di doversi nascondere; avrebbero voluto mostrare al mondo il loro amore, ma capivano che nella loro situazione sarebbe stato davvero un casino, avrebbero dovuto aspettare, sapevano che una volta uscito El Oasis la gente avrebbe cominciato a farsi delle domande, in delle scene si vedeva chiaramente che non erano più Maca e Zulema, ma Maggie e Najwa in prima persona, le emozioni erano reali, per questo il rapporto tra i loro personaggi era una delle cose più riuscite e belle della stagione. Alla fine Najwa era quasi riuscita ad accettare il finale, alla bionda invece non andava proprio giù, avrebbe preferito che Zule e Maca fossero finite insieme, nel bene e nel male. Insieme avevano pensato, sognato altri finali, abbracciate strette l’una all’altra.
Quella sera, dopo aver fatto l’amore, perché il loro non era semplice sesso, era la comunione dei loro corpi, la coronazione dei loro sentimenti, era l’amore, erano stese l’una accanto all’altra, nude, ma non più deboli l’una davanti agli occhi dell’altra. Najwa era sdraiata su un fianco, rivolta verso la parete, Maggie invece era appoggiata su un gomito e guardando la rossa le carezzava un braccio, poi la schiena, procurandole dei piccoli brividi.
<< Domani è il primo mese che stiamo insieme >> disse Najwa voltandosi piano e guardando la bionda negli occhi, si morde appena il labbro inferiore. Maggie non può fare a meno di abbassare lo sguardo non appena la donna si volta, poi torna a guardarla negli occhi e si stende anche lei su un fianco. Sorrideva appena, i loro volti erano talmente vicini, potevano sentire il respiro caldo l’una dell’altra sugli zigomi e sulle guance.
<< Me lo ricordavo >> risponde la bionda a voce bassa per poi ridacchiare appena. Si guardarono. Najwa fa un sorrisetto e sbatte le palpebre più volte, il suo sguardo da cerbiatta. Maggie aveva già capito dove la rossa voleva arrivare e cominciò a scuotere la testa.
<< non se ne parla Najwa >> continuava a scuotere la testa. La donna sbuffò, per il giorno seguente aveva pensato ad una bella cena in un ristorante molto carino.
<< Eddai bionda >> sorride e si avvicina ancora di più all’altra <<solo per una volta.. e poi il ristorante è nella periferia di Madrid >> dice annuendo.
<< AH Madrid.. addirittura >> il tono è scherzosamente più alto, dice Maggie alzando le sopracciglia e distogliendo un attimo lo sguardo da Najwa.
<< In periferia >> aggiunge la rossa sorridendo. Maggie la guarda pensando ai pro e ai contro di questa cosa. Si lecca il labbro inferiore, Najwa la stava guardando con i suoi grandi occhi, con quello sguardo avrebbe convinto un asino a volare, a questo pensiero la bionda sorrise. Poi chiuse gli occhi e mordendosi il labbro cominciò a scuotere la testa. Una volta aperti gli occhi va sopra Najwa facendola stendere sulla schiena.
<< Dovrai convincermi >> sorride avvicinandosi un po'. La donna sorridendo prende tra le mani il viso della bionda e la bacia facendo piano piano scivolare le mani fra i capelli. Si stacca un secondo e la guarda negli occhi.
<< Ti amo cazzo >> dice Najwa con volto serio. Maggie sorride e poi si fionda di nuovo sulle sue labbra, con forza, passione, la spinge contro il cuscino e fa aderire completamente i loro corpi; erano una cosa sola, due facce della stessa medaglia.
Il giorno seguente si trovarono fuori dal ristorante, Najwa indossava un vestito rosso molto scollato e con uno spacco che quando camminava le lasciava scoperta una gamba, Maggie invece aveva una giacca nera con una grande rosa rossa ricamata sulla schiena, i pantaloni neri con piccoli ricami di fiori intonati perfettamente alla giacca. Non appena si videro si abbracciarono senza però baciarsi, dovevano comunque stare attente, si stavano esponendo molto. Una volta entrate le fecero accomodare ad un tavolo abbastanza riservato.
<< Sei bellissima >> dice sorridendo la bionda a Najwa e stringendole la mano sul tavolo.
<< Anche tu >> le risponde la donna facendo un piccolo occhiolino. Ridacchiarono entrambe e poi dopo aver ordinato aspettarono scherzando e ridendo tra di loro le loro portate. Maggie era ancora molto preoccupata nonostante tutto e si guardava intorno investigatrice. Poteva esserci un paparazzo che avrebbe potuto scattare in ogni momento.
<< ei che ti succede? >> le dice la rossa stringendole appena la mano, la guardava cercando una risposta nel suo sguardo, sapeva già quale era il problema ma comunque aspettava che l’altra le desse una risposta.
<<continuo a pensare che stiamo facendo un errore Najwa >> disse con sguardo preoccupato e guardandola negli occhi.
Najwa stringe appena le labbra e sorride appena per poi prendere la mano di Maggie per stringerla.
<<stai tranquilla bionda>> dice con tono tranquillizzante <<possiamo stare tranquille.. ok?>>
Maggie dopo qualche secondo rilassò i muscoli facciali che fino a quel momento erano stati tesi come un tamburo e annuisce sorridendo appena. Najwa sorride  e poi si alza e si sporge verso la bionda per stamparle un bacio sulle labbra.
CLICK CLICK
<<visto>> ridacchia la rossa <<non è successo nulla>> entrambe sorridono e continuano la loro cena ignoranti di cosa avrebbero dovuto affrontare nei giorni successivi.
Quella nottata fu meravigliosa, la vissero entrambe a pieno, si procuravano piacere come una lenta tortura, dios, avrebbero voluto che quel momento durasse per sempre. La mattina dopo, dopo la colazione, i loro telefoni cominciarono a trillare come impazziti, si guardarono entrambe con sguardo interrogatorio, che sta succedendo, si chiesero nella confusione del loro vortice di pensieri. Il telefono di Najwa cominciò a suonare insistentemente, lei dopo poco rispose.
<< Pronto >> disse con voce tremolante, era il suo manager, non fece in tempo a finire di parlare che si dovette allontanare il telefono dall’orecchio socchiudendo gli occhi e inclinando appena la testa. L’uomo, infuriato, gridava a pieni polmoni.
<< MA SEI PER CASO IMPAZZITA?? MA COSA TI È SALTATO IN MENTE A TE E A QUELL’ALTRA LI.. SIETE ANDATE A CENA FUORI!! DAVVERO??!! NON C'È DA SCHERZARE NAJWA, LEGGI IMMEDIATAMENTE I MESSAGGI, IO E IL CAZZO DI MANAGER DELLA TUA FIDANZATA RISOLVEREMO TUTTO MA NON PROVATEVI MAI PIÙ’ A FARE UNA COSA SIMILE.>>
Najwa guardava Maggie con gli occhi strabuzzati, l’uomo aveva attaccato senza aspettare una risposta. La donna deglutì e poi con calma guardò i messaggi non letti, erano le foto, molte foto, scattate da un paparazzo la sera prima, vide quella del bacio e la zummò, i loro volti si riconoscevano perfettamente. cazzo. Il labbro le tremolò e la bocca si aprì appena in un’espressione di sgomento guardando la bionda negli occhi. Maggie, che aveva sentito perfettamente le parole del manager, scosse appena la testa capendo, ma non volendo credere a quello che era appena successo, prese il telefono di corsa e guardò le foto.
<< merda >> nel dire questo le ballò la voce.
Qualche ora dopo stavano entrambe aspettando notizie dai loro manager: Najwa era seduta sul divano facendo muovere la gamba senza tregua, guardava un punto del muro dove l’intonaco si stava staccando e le linee sembravano dare forma ad una specie di chimera, vedeva particolari di diversi animali. Maggie camminava su e giù per la stanza, si mordeva le unghie e ogni tre secondi aggiornava il telefono per vedere se c’erano novità.
Najwa finalmente spostò lo sguardo su di lei e la osservò per qualche minuto.
<< smettila o finirai per bucare il pavimento >> disse tranquilla
<< ZITTA >> le rispose la bionda non guardandola e continuando a camminare. Najwa la guardava e dopo diversi secondi di silenzio si decise a parlare.
<< Ok, sei arrabbiata >> disse mentre si sedeva più comoda e la guardava
<< Certo che sono arrabbiata Najwa >> si era finalmente fermata e guardava la donna dall’alto, aveva alzato un pò il tono della voce e spalancato i suoi occhi grandi occhi verdi. << Te l'avevo detto che sarebbe stato un errore cazzo, ma tu no, tu fai come ti pare >> nel frattempo si era rimessa a camminare e a mangiucchiarsi le unghie.
<< senti bionda, quei due..figli di puttana >> disse la rossa abbastanza alterata, riferendosi ai manager << ci stanno con il fiato sul collo praticamente da quando ci siamo messe insieme.. dovresti lasciarla Najwa.. sai anche tu che è un errore>> cerca di riprodurre una voce da uomo, il labbro inferiore cominciò a tremolare e Maggie si fermò improvvisamente.
<< volevo solo festeggiare con te normalmente come ogni coppia normale fa per un anniversario.. niente di più>> finì la donna per poi distogliere lo sguardo, gli occhi le si erano riempiti di lacrime. Maggie ascoltò le sue parole e poi si girò a guardarla, sorrise appena e si sedette di fianco a lei.
<< vieni qua >> disse dolcemente e aprendo un pò le braccia. Najwa la guardò e poi ridacchiando insieme la abbracciò.
<<Quei figli di puttana risolveranno tutto >> la strinse di più a se ed entrambe ridacchiarono di nuovo.
Fortunatamente andò proprio così, riuscirono a risolvere la situazione e le foto scomparvero per sempre. La vita delle due continuò senza grossi problemi, certo, dovevano continuare a nascondersi e l’esperienza delle foto le aveva segnate molto, soprattutto Maggie. Nella testa della bionda vorticavano pensieri, non faceva altro che pensare a Najwa, a lei, a quello che c’era tra loro, era arrivata addirittura a chiedersi se tutto questo ne valeva la pena..
I giorni passavano, tra interviste, servizi fotografici, le due avevano iniziato a contare le ore che le separavano da quando si salutavano a quando si sarebbero riviste. entrambe però vivevano il tutto con più paura. Maggie era fredda, irritabile, una sola parola poteva farla andare fuori di testa. Arrivarono le prime notizie di questo nuovo virus, proveniente dalla Cina, che attaccava in maniera vertiginosa l’essere umano, la Spagna ne fu attaccata da subito. Tutte le attività vennero bloccate, la prospettiva era di rimanere bloccati in casa per molto tempo. Najwa pensò di trasferirsi per quel periodo nella sua casa in montagna, lontano da tutto e da tutti. Propose felice a Maggie di andare con lei. La bionda aveva pensato molto e finalmente aveva preso una decisione. Guardò la donna per diversi secondi studiandola a fondo, sapeva perfettamente ogni suo lineamento, l’avrebbe riconosciuta tra mille ad occhi chiusi, ma ogni volta che la guardava si stupiva di rivivere, ogni volta, tutto da capo, come se fosse sempre la prima volta. Gli occhi le si velarono di lacrime, che subito ributto indietro e sorridendo accettò la sua proposta.
<< ma certo, è un’idea fantastica >> si gettò tra le sue braccia e sorridendo la baciò più volte.
Arrivò il giorno, Maggie aveva preparato i bagagli, era molto tesa e aveva quasi.. paura, tutto era perfetto, nulla sarebbe andato storto, ne era certa, partì con almeno cinque ore di anticipo.
Najwa scese dalla macchina, tirandosi dietro due grosse valige, una sua e una di Teo, che le avrebbe raggiunte il giorno successivo, arrivata davanti al portone cominciò a frugare nella borsa alla ricerca delle chiavi.
<<Ma dove cazzo siet..>> non finì la frase, il portone si spalancò. La donna guardò la bionda in piedi davanti a lei, i capelli corti alle spalle sciolti formavano delle piccole onde. Najwa sorrise e sorpresa cominciò a ridere.
<< Come hai fatto ad entrare? >> sorrideva e la guardava, Maggie ridacchiò e poi sorridendo le rispose finalmente.
<< Un uccellino mi ha dato le chiavi >> fece tintinnare un mazzo di chiavi che la donna riconobbe subito.
<< Teo >> sorrise e scosse appena la testa, Maggie annuì guardandola da capo a piedi appoggiata allo stipite della porta. Restarono così per attimi che sembravano decenni, a guardarsi, quasi mangiarsi con lo sguardo.
<< La signorina mi permette di entrare? >> dice Najwa facendo un piccolo inchino e ridacchiando. Era quasi buio, il sole stava per scomparire dietro gli alti alberi del bosco intorno alla casa.
<< Ma certo mea domina >> risponde la bionda, facendosi da parte e aprendo un braccio per lasciarla passare, poi vede la quantità di borse e valigie che Najwa aveva dietro e prendendone un paio entra in casa chiudendosi dietro la porta. Non appena la rossa entrò in salotto si fermò  lasciando cadere a terra le borse e spalancando la bocca. Maggie dietro di lei sorrideva per la sua reazione. Su ogni mobile, ogni tavolino, dappertutto c’erano candele, bianche e rosse, l'atmosfera era strepitosa. Nella sala da pranzo la tavola era apparecchiata impeccabilmente con tanto di candela; anche la camera da letta era riempita di candele ed il letto cosparso di petali rossi. Najwa si volta verso la bionda.
<< Hai fatto tutto questo..>> sorride. Maggie la guarda e tirando appena le labbra in un sorriso, gli occhi le si riempiono di lacrime, apre un pò le braccia come a dire si.
<< Piaciuta la sorpresa? >> sorride ma la voce le si rompe tradendondosi. Come avrebbe fatto, tutto questo, guarda Najwa, lei. La donna le va incontro e la stringe legando le braccia al suo collo.
<< è tutto fantastico, davvero >> dice najwa per poi stampare un fragoroso bacio sulle labbra della bionda.
<< Anche se.. >> la guarda negli occhi sorridendo << la casa è tutta in legno, e con queste candele rischiamo grosso >> comincia a ridere e Maggie la segue stringendola un po più a se. Le due si baciano di nuovo, dolcemente.
<< Andiamo a mangiare, altrimenti mi si raffredda tutto >> dice la bionda prendendo Najwa per mano e trascinandola in sala da pranzo, tutto questo ridacchiando come sempre.
Mangiarono, i piatti non erano il massimo, ma Najwa li apprezzò a pieno, erano sicuramente tutti frutti delle mani della bionda, che in cucina era davvero una schiappa, aveva dato il meglio di sé stessa per preparare quella cena. Ridevano scherzavano, ma il clima, soprattutto da parte di Maggie, era un po’ teso.
Con due bicchieri riempiti fino al bordo di whisky si spostarono in sala mettendo della musica. Quando nei bicchieri non rimasero che poche gocce di quel liquido così buono le due iniziarono a ballare, nell’aria c’era allegria, la tensione si era un po’ alleggerita, l’alcool le aveva rese spensierate e felici come non mai. Le loro mani si intrecciavano, si stringevano l’una all’altra, si baciavano. Dopo un altro paio di bicchieri si ritrovarono sul letto con la musica a palla e già mezze nude. Si baciavano con passione, forza. Le mani di Najwa cominciarono ad esplorare il corpo della bionda ma quest’ultima si staccò dal bacio guardando l’altra negli occhi e allontanandola con una mano sul petto.
<< Che c’è? >> disse la rossa guardandola negli occhi e cercando di capire il problema. Maggie continuava a guardarla non trovando parole per esprimersi, aggrottò le sopracciglia e fece un grande sospiro. In quel momento quello sguardo che amava le faceva paura.
<< dobbiamo parlare >> riuscì a sussurrare.
Najwa non disse nulla e continuò a guardarla limitandosi a fare un grosso sospiro e a sedersi più comodamente con le gambe incrociate davanti a Maggie. Aveva immaginato qualcosa del genere, sapeva che sarebbe successo, sperava solo che quel momento sarebbe arrivato il più tardi possibile. Maggie si schiarì la voce e con le lacrime agli occhi le prese una mano stringendola in entrambe le sue.
<< Najwa.. io ci ho riflettuto molto, da quando è successa quella cosa della foto, ho pensato a come potrebbe essere il nostro futuro insieme, continuamente a nascondersi, senza che nessuno possa sapere il nostro amore>> strinse le mani con forza intorno a quella della donna, a questo punto grosse lacrime le cominciarono a sgorgare dagli occhi, ormai senza più nessun controllo, la voce le si spezzava sempre più spesso. << penso.. penso che sarebbe stressante, tra tutto il lavoro, i fan che continuano a mandare messaggi ai quali sanno perfettamente che non posso rispondere.. pensare continuamente anche a dover nascondere una cosa così bella, un amore meraviglioso >> entrambe tra le lacrime sorrisero appena
<< questa nostra storia è diventata una bugia continua, sembra quasi che non si potrebbe sopravvivere senza, questa bugia è diventata il nostro respiro..>> la ragazza singhiozzò << e.. e io non ce la faccio a vivere in un mondo di bugie Najwa.. non ce la faccio >> oramai piangeva a singhiozzi, le lacrime cadevano a goccioloni sulle loro mani ancora strette insieme, ossimoro delle parole di Maggie, sembrava che non si sarebbero sciolte per niente al mondo.
Najwa aveva abbassato lo sguardo e con gli occhi spalancati tratteneva le lacrime.
<<Quindi è così che finisce >> la donna riuscì ad alzare lo sguardo su Maggie che la guardava piangendo, di nuovo uno sguardo che valeva più di mille parole. La bionda annuì e tante altre lacrime le solcarono gli zigomi e le guance già arrossate.
<< io ti amo Najwa, ti amo con tutta me stessa.. ma non sopporto tutta questa situazione di merda.. non sopporto questo mondo di bigotti e retrogradi.. non lo sopporto >> nella sue lacrime la rabbia, la tristezza e il rimpianto si mischiavano come sulla tavolozza di un pittore. Si guardarono per una infinità di tempo, lente e silenziose lacrime cominciarono a farsi strada sul volto di Najwa, dopo un po’ la donna prese il viso della bionda con entrambe le mani e piano piano appoggiarono la fronte una contro l’altra, beandosi dei loro respiri.
<< hai ragione bionda >> sussurrò Najwa. Maggie tra le lacrime riuscì  a sorridere per un secondo.
<< ti amo tanto, ma credo sia la decisione più giusta in questo momento>> altre lacrime silenziose le scesero sul volto. Le due si guardano, la donna si asciugò velocemente le lacrime e poi dolcemente e sorridendo asciugò anche quelle di Maggie. Najwa si avvicinò e baciò l’altra con delicatezza, come se in quel bacio ci fosse ogni cosa di cui aveva bisogno per sopravvivere, come un addio. Il bacio, nonostante le lacrime si intensificò e piano piano si stesero una sopra l’altra, si staccarono solo quando ad entrambe cominciava a mancare l’aria. Si stesero guardandosi negli occhi, passarono molto tempo in quella posizione.

Quiet when I'm comin' home and I'm on my own
And I could lie, say I like it like that, like it like that
Yeah, I could lie, say I like it like that, like it like that

Parole non dette, che sotto sotto facevano un male terribile, ma nessuna delle due diede ascolto a tutto ciò. Passarono la notte tra baci disperati, carezze, dolcezze, sorrisi. Quando fu quasi l’alba Najwa si addormentò, Maggie la guardava, ultime lacrime le rigarono il volto, poi cercando di fare il più piano possibile si alzò e si vestì, prese carta e matita e sedendosi su una poltrona fece qualche schizzo cercando di ritrarre la rossa addormentata dolcemente sul letto, accompagnò gli schizzi con parole, parole che vorticavano in maniera disordinata nella mente. Lasciò il foglio sotto un bicchiere, ancora mezzo pieno e piano con un ultimo sguardo e un sorriso nostalgico alla donna uscì dalla camera e dalla casa dirigendosi alla sua auto. Cercava in tutti modi di non scoppiare di nuovo a piangere. Salita sulla sua auto ci mise un’eternità a mettere in moto, alla fine, con le lacrime agli occhi riuscì a partire, in aeroporto la aspettava un volo per New York, voleva andare il più lontano possibile o non ce l’avrebbe fatta, sarebbe scoppiata.
Quando Najwa si alzò non trovò Maggie e quando vide il biglietto capì, prese il biglietto e lo lesse tutto d’un fiato. Non riuscì a cacciare indietro le lacrime. Passò la giornata tra il letto e grandi coppe di gelato. La sera, tardi, le venne come un’illuminazione, si alzò di corsa e prese il biglietto. Spalancò gli occhi. Corse subito alla sua scrivania e si mise a scrivere, testi, scriveva le sue nuove canzoni, aveva un’idea per il suo nuovo album, le parole di Maggie l’avevano veramente toccata, l’avevano toccata a tal punto da trasformarle in canzoni, parole e musica, il loro amore, il loro amore meraviglioso non sarebbe mai morto, sarebbe sopravvissuto a qualsiasi cosa. Inchiostro su carta, indelebile nella storia, la poesia e la musica lo avrebbero reso eterno.

Madrid vacío es el lugar equivocado
Y este camino no me lleva a ningún lado
Suelta la mano, nos despedimos
Te busco en sueños, ahora creo que te llamo

Te busco, lo intento, te beso, qué fallo
Y dejas que corra, no estás a mi lado
Me alcanzas, yo gano, te callas, me callo
Y hago lo correcto en el lugar equivocado

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Ed eccoci qua, chiedo venia per la lunga attesa ma sono stata davvero occupata. Chiedo perdono. Spero vi piaccia anche se so perfettamente che non è meraviglioso. Come sempre se ci dovessero essere errori fatemi sapere. Non so se ci sarà una quarta parte, anche se mi piacerebbe scrivere un epilogo.. ma vedremo.
Il video lassù ☝🏼 l'ho fatto io, non è nulla di che ma se vi va dateci un'occhiata.
Ringrazio ancora per l'attenzione e.. nulla..
A presto 😉

P.s. so che vi aspettavate cose molte più zozze.. ma cercate di capire.. in quella situazione avrebbe stonato, sorratemela🙂😘

P.p.s. scusate per la fine triste.. piango con voi😭

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