Capitolo 2

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Era ormai l'ultimo anno ad Hogwarts per Harry e Draco, che avevano deciso di concludere gli studi per poi dedicarsi a ciò che più li appassionava.

Ma, a differenza di ciò che tutti si sarebbero aspettati, il Salvatore del Mondo Magico non era il ritratto della felicità. Sì, aveva Hermione e Ron anche se decisamente più vicini e appartati rispetto a prima, aveva Ginny, la riteneva importantissima nella sua vita, ma di recente si era reso conto di considerarla solamente come una sorella. Non lo sapeva ancora nessuno, al contrario, tutti credevano che tra di loro andasse meravigliosamente bene, ma si sbagliavano. Harry era parecchio distaccato e non si confidava con nessuno ormai, Ginny, per quanto cercasse di stargli accanto e capire cosa lo assillasse talmente tanto, veniva bruscamente messa da parte ed ignorata. Non avevano ancora discusso sulla loro possibile rottura, ma per Ginny era evidente di non essere più la luce negli occhi del moro, e cercava di rassegnarsi.

Anche il bambino sopravvissuto non trascorreva uno dei migliori periodi della sua vita, da circa tre settimane infatti, non si faceva più vedere solare e scherzoso con i suoi amici, al contrario viveva in un mondo tutto suo, senza lasciare ad alcun occhio indiscreto di poter recepire ciò che tanto lo angosciava. Ciò che il resto dei maghi e delle streghe di Hogwarts vedevano, erano un miscuglio di riservatezza e tristezza racchiusi in una persona, che però non accennava un cambiamento di umore nonostante i tentativi di qualcuno di tirargli su il morale.

Dicembre era ormai alle porte e il freddo cominciava a farsi sentire. Tra maglioni e guanti pesanti, i ragazzi della casata Grifondoro prendevano posto nella serra per la lezione di Erbologia insieme ai ragazzi appartenenti alla casata Tassorosso.

"Harry James Potter!" strillò Hermione Granger scandendo le parole.
"Mi stai ascoltando?" aggiunse poi con aria stupita e di rimprovero.

"Oh io n-no scusa Herm" sussurro Harry arrossendo per l'imbarazzo.

Non importava quante cose avesse passato o quanto fosse cresciuto, quella ragazza, da arrabbiata, gli infondeva sempre un'irrefrenabile timore.

"Harry che ti prende?! È da parecchio tempo che sembri stanco e con la testa tra le nuvole!" disse la ragazza preoccupata per il suo amico.
"E per di più non ti confidi con noi! Harry, siamo tuoi amici e lo saremo sempre, lo sai, puoi parlarcene"

"Oh beh io-" disse Harry quasi in un sussurro, cercando di capire il suo comportamento da solo, come se non ne conoscesse il motivo o non se ne rendesse conto.

"Dai amico, se ne stanno rendendo conto tutti di quanto sei assente in questo periodo" sbuffò Ron Weasley tutto d'un tratto.

La conversazione venne interrotta dall'entrata goffa e improvvisa dell'insegnante di Erbologia.

"Ragazzi cari, prendete posto e formate delle coppie tra Grifondoro e Tassorosso, su, svelti" lì rimproverò dolcemente la porfessoressa Sprite.

"Harry, dopo devi raccontarci tutto intesi?!" concluse Hermione e li liquidò per poi affiancarsi ad una ragazza Tassorosso.

Il moro non rispose, si limitò ad annuire all'amica e al suo ormai definito ragazzo, deciso a confessare il tutto dopo la lezione.

Finita la lezione di Erbologia, la professoressa li fece uscire dalla serra salutandoli impacciatamente con una mano. Harry, Hermione e Ron si erano ricongiunti e si erano diretti ai margini del Lago Nero per passeggiare e parlare dell'argomento che avevano in sospeso, infatti, subito i due fidanzati avevano iniziato ad assillarlo di domande.

"Dai amico dicci cosa ti prende" disse Ron, seguito da Hermione.

"Puoi parlarcene, cosa succede?"

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