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KATERINA GIRADO
13 Ottobre, 13:58

Quando Kitty varcò la soglia della biblioteca, una malinconica sensazione di nostalgia la pervase: forse era il tipico odore della carta ormai invecchiata, forse era l'idea di aver rimesso piede in quel luogo dopo tanti anni, o, più probabilmente, entrambe le cose. Sta di fatto che in quel momento lei varcò quella soglia come donna adulta e determinata, e non come adolescente in cerca di materiale scolastico. A ridosso di questa premessa, prese ad avanzare.
La struttura era cambiata parecchio dall'ultima volta che la vide: una strana pastura di vecchio e nuovo davano l'idea che il luogo avesse tentato di mantenersi al passo coi tempi, ma con scarsi risultati: se da una parte era visibile una recente centralina informatica nei pressi del bancone dei ritiri, dall'altra erano ancora molto evidenti gli antichi cornicioni sgualciti e gli scaffali impolverati, alcuni dei quali troppo malridotti per essere utilizzabili.
Kitty, tentando di mantenere la concentrazione sul suo vitale obbiettivo, estrasse nuovamente il misterioso bigliettino dalla tasca della giacca imbottita, convinta che dargli un'occhiata in più non le avrebbe certo fatto male.
Il posto era quello, senza dubbio: quella era l'unica biblioteca della città.
La data era corretta, 13 Ottobre.
Ultimo ma non meno importante, la ragione per cui venne fin lì: quel che poteva solo supporre essere il titolo di un libro.
"La Luce".
Tralasciando la miriade di ipotesi che fece sul contenuto del suddetto, la ragazza si avviò verso il banco dei ritiri. Ad attenderla, un vecchio dall'aspetto gioviale, con barba folta e cravatta ordinata.
<Buongiorno> -si presentò- <posso aiutarla?>
Kitty fece un rapido gesto di saluto con la testa.
<Salve, vorrei sapere... se avete un libro, o un qualsiasi altro tipo di documento, che si intitola "La Luce". Ne avrei urgentemente bisogno.>
L'uomo, alquanto arzillo pur dimostrando una certa età, sollevò gli occhi in un gesto di piacevole stupore.
<"La Luce", ha detto? Oh, buon Dio, quanti anni son passati!> -esclamò con gran vigore. <Oh signorina, temo che non lo troverà qui! È un vecchio e strano manufatto, quello.>
<Un... manufatto?>
<Già. E piuttosto inconsueto, aggiungerei.>
Ma la ragazza non si arrese.
<La prego, provi a cotrollare. Mi è stato detto di venire a ritirarlo proprio qui, non può essere un errore! Possibile che nessuno sia mai venuto a depositarlo?>
Il vecchio, zampettando verso destra, raggiunse suo malgrado il PC poco distante, dimostrando di esserne particolarmente pratico.
<Va bene, proverò a dare un'occhiata. Ma non si aspetti miracoli!> -si mise a ridere.
Quando però dopo la pressione di qualche tasto la sua espressione mutò in una completamente diversa, Katerina comprese quest'ultimo che avesse trovato qualcosa.
<Accidenti... c'era davvero! E non da poco, a quanto pare. È stato ritirato e poi restituito ben quattro anni e mezzo fa... dovrebbe essere in archivio.>
<Sa dirmi chi lo depositò?> -domandò speranzosa la giovane.
Ma l'uomo scosse il capo.
<Mi spiace, signorina, non posso dirglielo. E anche se volessi... non potrei farlo. Qui, per qualche ragione, mancano i dati dell'ultimo possessore del libro. Molto strano.>
La donna sospirò.
<Può almeno farmelo avere? Come le ho detto, è molto urgente.>
<Questo si può fare, certamente. Lasci solo che chiami la mia assistente, avventurarsi nell'archivio non è roba da vecchi!> -disse lasciandosi scappare un'altra risata.
<Sherry!> -chiamò- <Fai un salto di sotto, cercami un libro che si chiama "La Luce"! Fai attenzione, è fragile!>
La ragazza dai lunghi capelli uscì da un piccolo stanzino, facendo cenno all'uomo che si sarebbe messa subito a cercare, scendendo senza fretta gli scalini semi nascosti della biblioteca.
Kitty, nel frattempo, tornò a rivolgersi al simpatico signore.
<Lei sa di cosa tratta quel libro?> -chiese, spinta dalla necessità di risposte.
<Mai ho voluto aprire quel libro, signorina, e mai lo farò. Non c'è una ragione particolare, non mi fraintenda... ma al di fuori della fragile rilegatura, motivo già per me più che sufficiente per non rischiare, il mio sesto senso mi ha sempre dato l'impressione che non ci fosse una buona ragione per cui scoprire cosa nascondesse. L'unica cosa che so, è che a quanto pare si tratta di una ristampa: quello originale fu perduto molto tempo fa.>
La ragazza si corrucciò, confusa. L'uomo, accortosi dell'aria pensierosa della giovane, scoppiò in un'ennesima, grassa risata, decisamente fuori luogo per essere in una biblioteca.
<Non si preoccupi, non ascolti il blaterare di un vecchio! Arrivo da un'altra generazione, io!>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 25, 2020 ⏰

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