- UNO -

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Finalmente era arrivato. Il grande giorno. Lili avrebbe fatto da modella in un set fotografico scattato Cole Sprouse. Non ci poteva credere. Sarebbe finita sulla copertina di Vogue.

La mattina presto uscì dal suo grande appartamento con una valigia, un biglietto, e la borsa.

Prima di salire sul jet privato diede i documenti al pilota.

«Lili Reinhart, che piacere. E' emozionata all'idea di diventare ancora più famosa?»
«Si, si. Forza, non voglio perdere tempo a chiacchierare.»

Lili era molto fredda con tutti, anche con sé stessa.
E forse era proprio per questo se era arrivata a buon punto con la sua carriera da modella.
Testa alta, sangue freddo.

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Dopo 7 lunghissime ore di viaggio, finalmente il jet atterrò.
Lili non era mai stata a New York, e ora aveva l'occasione di farlo.
L'unica cosa che rimaneva da fare era arrivare all'hotel a 5 stelle che aveva prenotato il suo manager.

Dopo esser stata altri venti noiosi minuti nella limousine, finalmente arrivarono.
Davanti all'hotel c'erano miriade di paparazzi, giornalisti, e Lili cominciò a lamentarsi.

«Non avevano detto che non l'avrebbe saputo nessuno?»
«Mi dispiace, signorina Reinhart, non so proprio cosa dirle..»
<<Maledetto John, quando entro gliene dico quattro.»

Indossò gli occhiali da sole e attorcigliò il suo foulard al collo.
Intanto l'autista scese velocemente per prendere la valanga di bagagli.
Il direttore dell'albergo uscì dall'edificio sorridente e si avvicinò alla limousine per aprire la portiera e aiutare a Lili ad uscire.

«Signorina Reinhart, che onore incontrarla. Spero che il volo da Londra sia andato bene. Vuole seguirmi all'interno dell'albergo?»

Lili non rispose e cominciò a camminare velocemente dietro l'uomo davanti a lei.
Tutti i fan si accanirono e cominciarono a schiamazzare il suo nome, a chiederle autografi.
Ma ovviamente Lili non accettò nessuna richiesta e si ritirò subito dentro l'hotel.

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Quando tutti si erano un po' calmati, Lili approfittò della tranquillità per telefonare al suo manager John.

«Lili! Sei arrivata a New York?»
<<Non è questo il punto, mascalzone che non sei altro.>>
<<C'è qualcosa che non va?>>
<<Certo che c'è, John. Mi avevi promesso e assicurato che non ci sarebbero stati i paparazzi. E indovina un po'?? Ce n'erano almeno cinquanta!! Ci ho rimesso i miei tacchi a spillo tutti rovinati dai piedoni sporchi dei fan!!>>
<<Oh.. Lili, sono desolato...>>
<<Certo che lo devi essere. Sei un fallimento totale, lo sai?!>>

Lili non si era accorta che stava leggermente urlando.

<<Sei licenziato.>>
<<Certo, come le ultime 254 volte? Lili, cosa faresti senza di me?>>
<<Sicuramente starei meglio. Sei licenziato.>>

Lili riattaccò prima che John potesse ribattere.
Si arrabbiava sempre con John, anche per il minimo problema. E lei sapeva che dopo qualche ora l'avrebbe richiamato per chiedergli scusa e riassumerlo.

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Dopo circa venti minuti anche Cole Sprouse arrivò, e Lili rimase estasiata.
Con un sorriso smagliante, il famoso fotografo entrò nell'albergo e salutò tutti.
Poi arrivò a lei.

<<Lili. La mia nuova musa. Che piacere conoscerti.>>
<<Piacere mio>>

Lili rimase a guardare la mano con cui aveva stretto quella di Cole, finchè anche John non arrivò.

<<Che ci fai qui?>>
Lili non voleva essere scortese, ma era più forte di lei.
<<Sono venuto ad assicurarmi che tu non combini un disastro.>>
<<Ti ho detto che sei licenziato. Hai bisogno di una pulizia alle orecchie?>>
<<L'ho capito benissimo. Ma so già che farai qualche guaio quindi farò comunque da tuo manager.>>

Lili era imbronciata, ma in fondo era grata che John fosse venuto.

<<Bene, ora che ci siamo tutti, credo che possiamo cominciare a sistemarvi nelle vostre camere. Abbiamo 2 suite.. COSA?! UNA SOLA SUITE?! E COME FACCIAMO A SISTEMARE LILI E COLE??>>

Il room division manager era furiosissimo.

Lili diventò subito rossa in faccia, mentre Cole non stava ascoltando. Era intento ad ammirare di nascosto Lili e tutta la sua bellezza.

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Alla fine un sistema si era trovato. L'unica suite rimasta aveva due camere, due bagni, e il salotto e il corridoio erano in comune.

Lili era nella sua camera a disfare i bagagli e a cercare di capire quella sensazione che aveva provato quando lei e Cole si erano stretti la mano. Diventò di nuovo rossa e sorrise imbarazzata. Non aveva mai provato una sensazione così intensa e vera.

Intanto Cole non aveva nemmeno aperto le valigie, e stava steso sul suo letto a fissare il soffitto.

Cole prese la sua macchina fotografica, uscì dalla sua camera e bussò a quella di Lili.

Lei sobbalzò.

<<Ehi Lili..>>
Lei lo fece entrare.
<<Stavo pensando.. che ne dici se facciamo un paio di foto ora? Solo per svago?>>
Sorrisero entrambi molto imbarazzati.
<<Certo! Ehm... dimmi cosa devo indossare...non so cosa hai in mente...>>
<<Quello che vuoi tu, basta che rispecchi la tua personalità.>>

Continua...

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Photograph - SprousehartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora