SASHA POVS
Alzai la testa appena il primo raggio di luce entrò dalla mia finestra. Era molto presto e il sole stava appena sorgendo, ma non riuscivo a chiudere occhio, il ricatto di Bread era strano, avrebbe potuto chiedermi tutto, ma ha chiesto che io fossi la sua fidanzata. Perchè? A quale scopo?. Mi alzai dal letto su cui ero seduta e andai vicino la finestra a guardare il cielo colorato dalle prime luci del sole, era così bello, così rilassante che per un momento mi scordai di tutti i miei problemi e pensai a quanto sarebbe bello raggiungere quei colori che sembrava così lontani. Mi girai verso la la finestra di Bread e lo vidi dormire tranquillamente sul suo letto, sembrava così innocente mentre dormiva, quasi una persona alla quale potevo volere bene, ma la magia svaniva ogni volta che si svegliava. Girai di nuovo la testa verso il cielo e restai a guardarlo fino a che i colori non scomparvero definitamente. Era passata un oretta, ma erano ancora le sei del mattino, mi avviai verso il mio specchio in mezzo alla stanza e mi specchiai. I miei occhi azzurri erano contornati da delle grandissime occhiaie, mentre i miei capelli erano elettrizzati come sempre. Andai in bagno per farmi una doccia, chiusi la porta e tolsi l'intimo con cui dormivo. Entrai dentro alla doccia e aprii il getto d'acqua. appena sentii l'acqua venire a contatto con il mio corpo lasciai cadere le lacrime dai miei occhi, come sempre Aspettavo sempre di stare sotto la doccia per piangere, così che gli altri non mi vedessero. Così da non sentirmi debole, non mi è mai piaciuto sentirmi così, ma in fondo lo ero. Ero più debole di qualsiasi persona presente in questo mondo, ma in tanto sono anche la più forte, perchè riesco a nasconderlo meglio. Lasciai ancora un po' che l'acqua scivolasse sul mio corpo ed alla fine uscii. Mi asciugai con un asciugamano e mi vestii accontentando le richieste di Bread. Misi una maglietta a giro maniche nera con un teschio con decori bianchi, era abbastanza scollata ed era di un nero trasparente quindi misi una fascia bianca sotto, e misi un jeans nero tutto strappato, sotto misi le mie fedeli convers. Presi il tubetto del correttore e lo spalmai sulle mie braccia e sotto gli occhi, così da coprire i tagli e le occhiaie. Legai i miei capelli un una coda disordinata e non mi truccai. Guardai l'orologio sulla mia scrivania, erano le 7.00. Presi lo zaino quasi vuoto e mi avviai al piano terra non scomodandomi di prendere i libri per la scuola. Andai in cucina e senza fare colazione presi le chiavi e il telefono ed uscii di casa. Cominciai a camminare velocemente cercando di non incontrare Bread. Ma la fortuna come al solito non era dalla mia parte, sentii qualcuno mettermi un braccio sulle spalle.
"Buongiorno piccola" dice Bread dandomi un bacio sulla fronte. Arricciai il naso per quel soprannome, non mi era mai piaciuto.
"giorno" dissi allontanando il suo braccio dalle mie spalle. Lui mi guardò per poi ridere, cosa aveva da ridere ora? rimise il braccio sulle mie spalle però questa volta mi strinse a se in modo che non potevo scappare.
"Ti devo ricordare che sei la mia nuova fidanzata?!" dice Bread, il suo respiro va a finire sul mio collo provocandomi dei brividi, ero così vicina da poter sentire il suo profumo, un misto di menta e vaniglia, era insopportabile.
"Sono costretta a essere la tua fidanzata ricorda" dico cercando di mettere una distanza maggiore fra noi due, cosa al quanto impossibile.
" Si ma questo la gente non lo deve sapere quindi sforzati di essere felice" dice facendo un sorriso.
" Ora protesti lasciarmi però" dico facendogli vedere che sto "sorridendo".
"In un rapporto c'è bisogno di contatto fisico quindi abituati ti bacierò e abbraccierò ogni volta che vorrò" sussurra al io orecchio.
"Si ma ora non c'è nessuno quindi potresti anche non fingere." dico cercando di spingerlo via.
"perchè non cominciamo da ora, dammi il bacio del buongiorno" dice mentre avvicina le sue labbra alle mie. Lui si ferma in mezzo al marciapiede e mi stinge per i fianchi così da evitare ogni mio movimento. Il tremolio delle mie gambe aumenta visibilmente, non poteva...non poteva baciarmi. La sua fronte tocca la mia e i suoi occhi neri cercano i miei azzurri. Il suo sospiro finisce sulle mie labbra, mandandomi brividi lungo la schiena. Il suo sguardo si sposta dai miei occhi alle mie labbra e la stessa cosa fa il mio. Per un momento il suo profumo non mi sembrato poi così rivoltante.
"Non...." le mie parole vengono interrotte dalle sue labbra che si poggiano violentemente sulle mie.
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La mia vita? Un inferno
RandomEd è successo che è arrivato quel momento. Quel momento dove cadi a pezzi, dove ti spezzi a metà. Dove tutte le certezze che avevi accumulato in quegli anni si spariscono e non ne resta più niente se non un pensiero confuso. Può essere un solo istan...