Capitolo numero uno

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y/n pov
inserisco il cavo delle cuffie al telefono quando noto che la canzone scelta non parte, all'inizio pensai che fosse un errore di rete dato che ero su spotify, ma poi mi sono ricordata che la canzone era scaricata su scheda sd e che quindi sarebbe dovuta partire per forza.
"Ehm ciao" sento nelle cuffie e decido subito di sbloccare il telefono ma non vedo nessuna chiamata o messaggi lasciati in segreteria.
"No non sono lì" dice con voce quasi divertita
giro la testa a destra e manca per vedere se ci fosse qualcuno ma cosi non fù.
"Hey non ti spaventare, segui la mia voce" dice con tono abbastanza tranquillo che mi convisse a seguirlo.
la voce si faceva un po' distante ma vicina quindi non capii
"Ti aiuto io" disse la voce
appena due secondi dopo da quella frase, senti un calore alle mani come sei fosse lì adesso davanti a me, il calore però lo sentii spargersi anche sul petto, non capivo.
"Lo senti?" mi chiese.
io annui seplicemente per poi sentirmi trasportata da questo calore verso la scrivania dove c'era il mio computer che usavo sopratutto per scrivere e trasmettere musica.
Il computer si accese lentamente e partii una melodia molto dolce che decisi di seguire col corpo, iniziando cosi, un ballo trasportato da del calore e una dolce melodia.
Non sapevo chi fosse quella persona che mi parlava e trasmetteva calore, ma di certo mi aiutava a non pensare ad altro.
In questi giorni ho subito un lutto, è stato abbastanza pesante perchè quella persona era mio babbo, aveva un cattivo cancro partito dall'intestino, questo non gli permetteva di mangiare tranquillamente, poi il cancro si diffuse fino a portarlo via da me.
E' stato brutto perchè mi rimaneva solo lui, non ho potuto conoscere mia madre perchè è mancata durante il parto, ora sono sola..
"Hey a cosa sai pensando?" mi chiese la voce vedendomi distratta e con uno sguardo triste.
Io scuoto la testa in segno di negazione, "a nulla" dico per poi chiudere gli occhi in un sorriso di chi sa cosa significa stare male dall'interno
dopo questo sento come se una persona, un ragazzo più alto di me, mi venisse incontro stringendomi a sè senza dire parola.
Sento il calore diffondersi nel mio corpo finendo anche all'interno, decido di chiudere gli occhi e godermi quel momento nonostante sentii una lacrima tiepida fuoriuscirmi dagli occhi percorrendo tutta la guancia.
"Mi dispiace" sento dire da lui per poi sentire il calore diventare freddo per poi svanire nel nulla, la melodia si ferma e io rimango lì con le lacrime che camminavano sul mio viso per poi cadere nel pavimento in parquet.
"D-dove sei?" chiedo senza ricevere risposta.
scivolo lentamente su me stessa fino a sedermi sul pavimento ghiaccio.
Lascio cadere la schiena che si posa sull'armadio per poi far cadere le braccia nel vuoto e le gambe lungo il parquet.
Chi sei..?

A sip of destiny // ? x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora